Solve et Coagula - Pagina 142
Parte seconda - Capitolo 1 /14
Era rimasta fuori forse la domanda principe, la più decisiva: In che cosa
e perché lei stava cercando di coinvolgerlo? Ma a trattenere Massimo dal porla
c’era la quasi certezza che non avrebbe ottenuto risposte convincenti. Nessuna
di quelle che aveva ascoltato finora lo era fino in fondo. Avevano sì una loro
logica, ma del tipo più contorto. Decise così di ripiegare, per il momento, su una domanda dall'apparenza più innocua.
«Perché la tua casa è in vendita?».
Il nuovo sorriso malizioso che affiorò sul volto di Paula
sembrò smentire subito i calcoli di Massimo. Forse era troppo sospettoso, ma
neanche quella domanda sembrava destinata a evocare quella risposta limpida che aveva sperato.
«Questa non è la mia casa, ma quella di mio padre, che è
venuto a mancare alcuni mesi fa» replicò la donna in tutta calma. «Pensavi davvero
che trascorressi la mia vita nell’oscurità, come un vampiro?».
In effetti Massimo era arrivato a pensarlo, ma non disse
nulla.
«La mia casa si trova fuori paese» continuò lei, «e non è così facile da
raggiungere se non si conosce la strada. Inoltre in questo
momento è agibile solo in parte. Lavori in corso. Non mi andava di farti fare
tutta quella strada per farti ritrovare in mezzo alla polvere e all’odore di
vernice».
«Capisco» replicò Massimo, che cominciò a chiedersi se
l’intenzione di Paula non fosse per caso quella di fargli passare lì la notte,
mentre lei la avrebbe con ogni probabilità trascorsa nella parte agibile del suo alloggio. Era stato in realtà attraversato a più riprese, negli ultimi minuti, dall’immagine di una notte passata
al suo fianco, in un letto a due piazze, e non riuscì a evitarsi di provare un po’ di
delusione. Ma tanto valeva, già che erano entrati nel discorso, venire subito
al punto.
«Immagino tu sappia consigliarmi un posto dove passare la notte qui
in paese. Un ostello o qualcosa del genere».
Paula sorrise di nuovo, ancor più ammiccante di prima, e
Massimo si sentì suo malgrado rianimato nella sua speranza. Ma tutto quello che
lei fece fu di indicare la sagoma nera dello zaino posato a terra, nell’ombra profonda della stanza vicino
all’ingresso, e chiedergli se quello fosse tutto il suo bagaglio.
«È tutto lì» le confermò lui. «Buona parte
di quello che avevo portato con me è andato perduto, per le ragioni che sai».
Lei annuì compiaciuta. «Molto bene. Anche a me piace viaggiare
leggera».
«Però non hai risposto alla mia domanda» Massimo la rimproverò blandamente,
sebbene fosse anche curioso del possibile senso racchiuso in quel misterioso riferimento
all’ingombro del suo bagaglio.
«Hai ragione, scusami. Rimedio subito. Il posto
dove dormirai stanotte è la cuccetta di un vagone-letto».
«Che significa?» protestò lui allarmato. «Dopo avermi fatto
venire fin qua, vuoi rispedirmi subito via?».
Ma la ragazza stavolta invece di rispondere, sollevò il braccio sinistro e
controllò il suo orologio da polso.
«Abbiamo abbastanza tempo per una cenetta. Ma non preoccuparti, andremo
in un posto alla buona e vai più che bene vestito così. Poi questa sera, da Cambridge»
aggiunse con finta noncuranza – e a Massimo sembrò che l’occhio sinistro della
donna avesse ripreso all’improvviso a convogliare più luce dell’altro, «prenderemo un
treno per Londra, e poi ancora uno per Dover. Io adoro viaggiare nelle ore notturne. E
tu?».
Anche a me piace viaggiare durante la notte. Dunque si va a Dover... :P Un faro, c'entrerà qualcosa???
RispondiEliminaAnch'io ho dei bei ricordi di viaggi notturni in treno, Glò, soprattutto di uno in Germania.
EliminaE sì, si va anche a Dover, ma non solo... ;D
Ma povero Massimo! Lui che si aspettava una serata tranquilla e diversamente piacevole viene sballottato chissà dove! Io avrei detto che non mi piace viaggiare di notte! 😁
RispondiEliminaNon è che il nostro abbia poi molte opzioni a disposizione, Annalisa. O così, o... forse peggio!
EliminaCiao Ivano, a momenti mi perdo la puntata...
RispondiEliminaCapisco che la curiosità sia troppo forte, che comunque Paula abbia un forte carisma su Massimo ma forse non bisognerebbe darle retta. :)))
ps perchè non riesco a condividere su g+? Mi compare un triangolino rosso
Ciao Patricia! La volontà di Massimo è chiaramente intorpidita e le sue possibilità di azione e reazione abbastanza limitate.
EliminaIl problema del triangolino rosso credo sia dovuto al passaggio dal vecchio al nuovo G+. L'ho incontrato anch'io a volte ma si è sempre risolto da sé dopo poco tempo.
Caspita, questa donna promette bene... farà girare Massimo come una trottola, temo. Intanto comincia con la trasferta su treno. :-)
RispondiEliminaEh sì, qui siamo proprio davanti al tema classico della femme fatale ;-)
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