Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Yukio Mishima
Questo sito utilizza cookie di Google e di altri provider per erogare servizi e analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google per le metriche su prestazioni e sicurezza, per la qualità del servizio, generare statistiche e rilevare e contrastare abusi. Navigando nel blog accetti l'uso dei cookie e il trattamento dati secondo il GDPR. Per maggiori dettagli leggere l'Informativa estesa.

The Pleasure of Pain II - Le quaranta giornate di Sade & PoP II Extended: Bilancio in breve di uno Speciale

Immagine
Considero che sia ormai tempo, alle soglie della pausa invernale, di fare un bilancio di questa lunga cavalcata autunnale che ha visto sommarsi insieme lo speciale The Pleasure of Pain II: Le quaranta giornate di Sade e il suo Extended , per un totale di 70 giorni e 22 post - 14 miei e 8 a opera dei seguenti guest-blogger (in ordine di pubblicazione): Max, T.O.M., Ariano Geta, Alessia H.V., Lucius Etruscus (2 post), Simona B, Cassidy. Settanta giorni e ventidue post a cui vanno poi aggiunti i trenta giorni e i diciassette post dello Speciale primaverile del blog The Obsidian Mirror, The Pleasure of Pain: inside, outside and all around the hellbound heart , di cui il mio Speciale è la prosecuzione autorizzata. Per un totale complessivo - e per oggi è l'ultima operazione aritmetica - di 100 giorni e 39 post di piacere e sofferenza. Riandando ora indietro con il pensiero a circa cinque mesi fa, ossia al vero inizio del mio lavoro sullo Speciale, posso dire che di quel ch...

The Pleasure of Pain II: Madame de Sade di Yukio Mishima [Ariano Geta]

Immagine
* * * Era probabilmente inevitabile che l'autore di Confessioni di una maschera - memoriale di un uomo non ancora trentenne che si eccita sessualmente solo immaginando di compiere atti di estrema violenza ai danni di ragazzi giovani, ma senza mai eseguire realmente tali fantasie – si interessasse a de Sade. Yukio Mishima aveva mostrato sin da fanciullo un'inclinazione straordinaria alla creazione letteraria, benché suo padre avesse progettato per lui una carriera meno "frivola". Nato nel 1925 e avendo quindi trascorso la sua adolescenza nel Giappone militarista impegnato in un'impossibile guerra contro Stati Uniti e Inghilterra, aveva però dimostrato (come d'altronde molti altri letterati nipponici di quei decenni) un interesse vivo e profondo per la cultura europea. Sebbene in quegli anni si diffondesse sempre più la retorica nazionalista della "superiorità morale" dei giapponesi rispetto ai "corrotti" occidentali (temat...