Bathory II: Darvulia (seguito e conclusione)

Più grandi sono le leggende, più risibili i fatti. Tutto quello che avevo creduto vero non trovava riscontro. Non c'erano vampiri né bagni nel sangue. Ma quel che più mi sconcertava era la sparizione della strega Darvulia. Divenne una sfida per me, una spia del cardinale Forgach, scoprire cosa si nascondeva dietro questi strani eventi. Ci eravamo lasciati nel post precedente con queste considerazioni di frate Peter. La risposta al suo interrogativo finale arriva in realtà quasi subito nel film, ma solo per lo spettatore. Accade nel momento in cui Erzsébet scopre nel suo laboratorio-ospedale il marchio di Thurzó: il re nero degli scacchi. (Ma si noti anche, accanto al re, un attrezzo di Erzsébet che, se usato, può simulare all'apparenza il morso di un vampiro; come dire che quel burlone di Juraj Jakubisko non si è fatto mancare davvero niente in questo film). Ma perché il re nero degli scacchi dovrebbe rappresentare la firma di Thurzó? Perché gli s...