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Visualizzazione dei post con l'etichetta Dio di illusioni
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Solve et Coagula - Nota al capitolo 3 /2: Il libro posseduto da Dioniso /2

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Così si esprime lo scrittore ed editore Roberto Calasso, in uno dei suoi tanti scritti dedicati al mito: Dioniso pose piede in Germania dopo una lunga assenza dall'Europa, che durava dai tempi della Firenze di Pico e di Ficino, di Poliziano e di Botticelli, dove era stato adorato come dio dei misteri e del divino delirio. A fondare il suo culto era bastata allora una frase di Platone, netta e tagliente: "La follia è superiore alla temperanza ( sophrosýnē ), perché questa ha un'origine solamente umana, quella invece divina". Ben più timida, ben più castigata era la Germania del primo Ottocento...* Si dovette attendere, appunto, Nietzsche. Nicolas Poussin, Bacchus et Erigone. Lo stesso filosofo abbandonerà però, nel giro di pochi anni, il solco che aveva tracciato con la Nascita della tragedia . Si sottrarrà all'influenza di Schopenauer e Wagner, abbandonerà ogni illusione sulla possibilità di una rinascita del mito dionisiaco nella collettività ...

Solve et Coagula - Nota al capitolo 3 /1: Il libro posseduto da Dioniso /1

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Il terzo capitolo di Solve et Coagula è decisamente bibliofilo, infarcito com'è di riferimenti a libri di vario genere. Si comincia con il Diario di Anais Nin e si prosegue con Il libro dell'Es , Le mille e una Notte , Follia di McGrath e Dio di Illusioni di Donna Tartt, per finire con l' Edda di Snorri. Sono naturalmente tutti libri che ho letto, anche se con il Diario di Nin sono al momento fermo, proprio come Giulia nel mio racconto, a metà del secondo dei sei volumi. Per quanto riguarda poi Le mille e una notte , anche in questo caso è vero che come Luisa ho letto da cima a fondo l'interminabile edizione integrale, ma mai consiglierei a qualcuno di imitarmi. Poiché però, tra tutti questi libri che ho citato, la parte del leone nella mia storia la fa sicuramente Dio di illusioni , è proprio a tale romanzo che voglio dedicare nello specifico questa nota. 1. Dio di illusioni E' un libro che amo molto e che ho voluto perciò omaggiare con l'...

Solve et Coagula - Pagina 31

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Capitolo 3 - parte 6 Luisa scoprì la sera stessa com’erano andate effettivamente le cose. Per cominciare, la ragazza a cui lei aveva prestato Dio di illusioni era impossibilitata a partecipare alla festa e aveva quindi affidato a un loro comune amico e compagno di studi nonché, per l’occasione, accompagnatore di Giulia, il compito di riportarle finalmente il libro. Nulla di strano in tutto ciò, almeno fino al momento in cui Giulia salì in macchina e notò il libro posato sul cruscotto, lasciandosi sfuggire un’esclamazione di sorpresa. «E questo?» chiese «Che ci fa qui?». «Non è mio e per la verità non l’ho nemmeno letto» le spiegò l’amico «devo solo riportarlo a una ragazza che sarà presente alla festa. Perché?». «Perché è uno dei miei libri preferiti in assoluto» rispose Giulia, che poi aggiunse con voce eccitata «voglio che tu mi faccia conoscere questa ragazza, appena arriviamo». Anche Luisa rimase inizialmente stupita dalla singolare coincidenza. Poi volle scoprire ...

Solve et Coagula - Pagine 29 e 30

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Capitolo 3 - parte 4 Andarono avanti ancora per un po’ a discutere in questi termini. L’interesse di Giulia per la psicanalisi, che aveva avuto un’improvvisa impennata in quegli ultimi mesi, si insinuava sempre più spesso nelle pieghe delle loro conversazioni e cominciava a dare, pensò Luisa, i suoi frutti perversi. Tanto per cominciare, non c’era il minimo dubbio che tutto quel che le stava succedendo con Alessandra e Fabrizio fosse determinato, almeno per un buon 90%, dal suo inconscio. «Hai letto Il libro dell’Es , no?» spiegò ancora Giulia «Noi non siamo altro che pedine che esso muove a suo piacimento senza alcuna partecipazione da parte del nostro io cosciente». Ma era forse soprattutto Adler a fare al suo caso suo. Infatti, chi meglio di lui aveva approfondito in ogni dettaglio i complicati retroscena psicologici in base ai quale l’essere umano finisce invariabilmente per manifestare nel suo comportamento esteriore l’esatto contrario di quello che sente dentro di sé...