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Visualizzazione dei post con l'etichetta Tabù
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È solo un gioco!

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Il post che vi presento oggi è davvero solo un gioco. Un quiz che mi è venuto in mente di proporvi dopo uno scambio di commenti con Chiara Solerio, la blogger di Appunti a Margine . Del resto anche un blogger integerrimo come Miki Moz di recente ne ha proposto uno sul suo blog: moz-ruzzle (per la cronaca: ho partecipato ma non ho vinto). Quindi, perché non farlo io? Inoltre, per non essere troppo da meno di lui, anch'io propongo un premio al vincitore. Solo che mentre nel suo caso il premio consisteva nell'ambitissima Moz-intervista (per farvi capire quanto sia ambita, vi dico che io mi sono prenotato l'estate scorsa e ancora non è arrivato il mio turno), nel mio caso dovrete accontentarvi di apparire nel mio blog con una normale intervista in cinque domande, del tipo di quella che ho fatto ad Alessia H.V. Se vi va di partecipare, potrete postare le risposte nei commenti. Ovviamente, il primo che posta le due risposte esatte vince. C'è però un limite tempo...

I miei tabù nella scrittura

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Ed ecco il meme che mi ero ripromesso di scrivere dopo averne scoperto l'esistenza, quattro giorni fa, su Penna blu  di Daniele Imperi. Tutto è però partito da Cristina M. Cavaliere e dal suo blog  Il Manoscritto del Cavaliere . Alla fine del post potete trovare l'elenco, forse incompleto, degli altri blogger che finora hanno aderito all'iniziativa. Ognuno di noi ha dato, come è giusto che sia, la sua personale interpretazione e spesso anche un diverso titolo al meme. Io ho scelto, dal canto mio, di dividere il meme in tre sezioni. La prima l'ho dedicata ai tabù veri e propri; la seconda ai generi narrativi che non apprezzo e perciò detesterei scrivere; la terza ai generi narrativi che mi piace leggere e che potrebbe anche piacermi affrontare come autore, ma con i quali probabilmente non mi cimenterò mai. Non ho invece preso in considerazione i generi letterari di cui non ho esperienza diretta come lettore, né quelli che sono una cosa diversa dal rom...