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Visualizzazione dei post con l'etichetta Marcel Proust
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Alice in Wonderland o delle Sei Cose Impossibili

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E adesso? Adesso che cavolo scrivo? Ecco la mia reazione a caldo davanti a questa pagina bianca (o grigio scura) che dovrebbe esser riempita nientemeno che da un elenco di "sei cose impossibili". Siamo, per chiarire, dalle parti di un meme, o tag che dir si voglia, in cui sono stato coinvolto dall'amico blogger Roberto Nicolini del blog OpinioniWeb-xyz . La nomina, o  S-TAG-giata  come l'ha definita lui, risale in verità a una quantità spropositata di tempo fa, precisamente all'ottobre 2017, ma rimanda e rimanda mi trovo solo ora a provare a cavarne fuori qualcosa. "Provare" è la parola giusta, visto che ho stavolta la netta sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di più difficile del solito. Per fortuna, almeno il nome del meme mi suona bene: Alice in Wonderland . E mi invoglia a procedere nonostante tutto. In fondo, come si fa ad astenersi dal partecipare a un meme/tag che omaggia nel nome una delle tue opere letterarie preferite? Orsù, dunq...

Breve guida illustrata ad alcuni luoghi artificiali della letteratura e dintorni /2

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Se con la prima parte di questo mio articolo sui luoghi artificiali nella letteratura e nell’arte avevo spaziato in lungo e in largo, in questa seconda seguo un movimento inverso, centripeto. I luoghi sono sempre due - la città e l’albergo – ma racchiusi stavolta in una sola opera: Il tempo ritrovato , ultimo dei sette volumi in cui è suddiviso, per pure ragioni editoriali, il romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. Per essere più precisi, li ho rintracciati in una parte del volume compresa tra la pagina 112 e la pagina 180 (dell'edizione BUR del 1994, nella traduzione di M.T. Nessi Somaini). E poiché i vari estratti che ho selezionato si intrecciano tra loro al punto da comporre un'unica trama, non mi è neanche possibile in questo caso separare tra loro i due luoghi e presentarli in due sezioni distinte. Inoltre, così come nella prima parte dell'articolo mi ero sovrapposto a The Obsidian Mirror nella scelta del ponte, stavolta la sovrapposizion...

Summer Cocktail: I benefici dell'adulterio, la Top Five dell'estate e chi più ne ha...

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Questo che avete sotto gli occhi è il mio ultimo post prima della pausa estiva del blog, che mai ho sentito così necessaria come quest’anno. Intendiamoci, amo fare blogging e le mie motivazioni a continuare il viaggio nella blogosfera sono più forti che mai. Ma scrivere e pubblicare post uno di seguito all’altro, per tutto l'anno, non sempre è conveniente. È un po’ come costringere l’operaio di una fabbrica a lavorare dodici mesi su dodici. Qualunque imprenditore serio sa che questo fa male non solo all’operaio, ma anche alla fabbrica e al mercato. E d'accordo che scrivere post non è un lavoro in senso stretto e che tutto avviene su base volontaria, ma, nel bene e nel male, i ritmi ce li dettiamo comunque da soli dall’alto e siamo allo stesso tempo il padrone e l’operaio della fabbrica, con le rispettive responsabilità. Di qui la mia decisione di tornare ai bei tempi andati, quelli in cui esisteva ancora il canonico mese di ferie e le autostrade si riempivano di colpo di...

I libri, i quadri e le quattro stagioni

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Reduce di fresco dall'esperienza di giudice onorario del concorso Segui Hashtag ideato dalla solita, attivissima Ximi Blogghidee , condivido adesso con piacere questa bella iniziativa inaugurata da Cristina M. Cavaliere con il post I quadri, i romanzi e... le quattro stagioni . Si tratta di abbinare un romanzo e un dipinto a ognuna delle quattro stagioni. Un'associazione che si presume intuitiva, ma senza che questo significhi che sia anche semplice o immediata. Un esempio pratico: per l'inverno avevo dapprima pensato a Shining , per poi accorgermi ben presto che non è in realtà il libro di Stephen King che io associo a questa stagione, bensì il film che ne ha tratto Stanley Kubrick (e che in effetti ho trovato ben più memorabile). Comunque sia, alla fine ho assolto anche a questo compito, piacevole ma non facile, nel modo che potrete scoprire continuando a leggere. * * * Stagione 1. Primavera Il libro: Le nozze di Cadmo e Armonia di Roberto Calasso (Ade...

Ritrovare la propria voce nella scrittura: Sei pastiches di Proust, una lettera di Artaud e un aneddoto

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Marcel Proust sentì a un certo punto della sua attività di scrittore, alle soglie del grande compito della Recherche , l’esigenza di ritrovare la propria voce, liberandola dall’influsso di quei grandi della letteratura che più degli altri si erano intrufolati nella sua scrittura, alterandola. Per imparare a riconoscere lo stile, e quindi i vizi, di ognuno di loro e limitarne i danni, scelse la via paradossale dell'imitazione e confezionò una dozzina di Pastiches -  imitazioni letterarie, appunto - tutte incardinate su un unico tema: un caso di cronaca guidiziaria, svoltosi tra la fine del 1907 e l'inizio del 1908, conosciuto come “Caso Lemoine”. Lui stesso ne dette un riassunto all’inizio di Pastiches et mélanges - raccolta di suoi testi brevi, compilata su richiesta dell’editore Gaston Gallimard e pubblicata nel 1919 per i tipi della Nouvelle Revue Française : Forse ci si è dimenticati, dopo dieci anni, che Lemoine, avendo falsamente preteso di aver scoperto il segr...

[Guest blogger per un giorno] Memoria e resurrezione degli io nell'opera letteraria di Marcel Proust e Henry Miller

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E' apparso oggi, nel blog dell'amico Massimiliano Riccardi , il post che ho preparato per l'evento in corso della Community Blogger & Blog , creata e animata da Ximi-Blogghidee . L'evento, come molti di voi già sanno, si intitola Guest blogger per un giorno ed è stato ideato da Ximi per festeggiare il traguardo dei 4000 (o 4100) iscritti alla sua Community. Non è stato facile per me scrivere il post in tempi rapidi a causa del sovraccarico di impegni che ha caratterizzato la settimana appena trascorsa, ma in un modo o nell'altro ci sono riuscito e, per fortuna, con un risultato che mi soddisfa a sufficienza. Ecco l'incipit: Non essendo io un grande fruitore di critica letteraria non faccio molto testo, ma non ricordo che mi sia mai capitato di trovare accostati tra loro i nomi di Marcel Proust e Henry Miller. Eppure che il romanziere francese sia stato uno dei modelli letterari dello scrittore americano, come testimonia anche la prima delle due cit...

Tre pianeti in Scorpione e altri messaggi da Pacific Palisades /1

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... scrivevo nel modo in cui credevo che uno scrittore dovesse scrivere. Con i Tropici mi son detto: "Al diavolo tutto questo, farò quel che mi piace, buono o cattivo che sia". Henry Miller Introduzione E' il 1975 quando l'editore francese Christian de Bartillat si reca, per la seconda volta a distanza di un anno, a casa di Henry Miller a Pacific Palisades. De Bartillat è uno degli editori europei di Miller e la sua intenzione stavolta è quella di rivolgere allo scrittore americano una lunga serie di domande. L'esito finale di questa conversazione tra i due, svolta in francese, sarà la stesura e la pubblicazione di un libro-intervista in tre parti intitolato Flash-back. Entretiens à Pacific Palisades. Conversazioni a Pacific Palisades , dunque. Questo testo, che ho letto tra venerdì e sabato della scorsa settimana, è la prima intervista a Henry Miller che leggo in assoluto e l'esperienza è stata così folgorante che ho sentito subito la nece...