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Visualizzazione dei post con l'etichetta Friedrich Nietzsche
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Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta. Un'indagine sui valori /3

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La seconda parte de Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta  e la relativa parte di Chautauqua iniziano con la rievocazione della fase degli studi universitari di Fedro, i suoi due anni - dai quindici ai diciassette - trascorsi a studiare biochimica. E' allora che lui comincia a dare la caccia al fantasma della razionalità. Il mutamento si verificò in Fedro quando, in seguito alla sua esperienza di laboratorio, incominciò a interessarsi alle ipotesi in quanto entità a se stanti. Aveva avuto più volte occasione di notare che la formulazione delle ipotesi, che potrebbe sembrare la parte più difficile del lavoro scientifico, era invariabilmente la più facile. (...) Mentre verificava l'ipotesi numero uno col metodo sperimentale gli veniva in mente un'altra fiumana di ipotesi, e così verificando queste ultime. Alla fine gli parve fin troppo evidente che, col proseguire delle verifiche, il numero delle ipotesi non diminuiva, anzi andava via via aumentando . Nes...

Favole di vendetta [Facebook]

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Secondo Nietzsche due grandi 'favole di vendetta' si sono spartite il mondo: si è presa l’Occidente una; l’Oriente l’altra. Queste due favole parlano, rispettivamente, del figlio di un falegname che si pretese re e del figlio di un re che si pretese mendicante. Si trattò così, prima di tutto, di vendette contro la storia personale. O contro l'eredità paterna. O entrambe le cose. Il figlio del falegname divenne il profeta del “cento volte tanto fin da questa vita”. Il figlio del re giudicò già così ogni cosa di troppo.

The Pleasure of Pain II - Sul sadismo inconscio delle masse: una riflessione [Alessia H. V.]

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* * * Alessia H. V., Shattered , ink on paper, 2018 Eye on the TV ‘Cause tragedy thrills me Whatever flavour It happens to be like¹ *** La folla, quando il corpo cessò di dibattersi, andò via.² *** Ogni giorno ingurgitiamo una quantità immane di informazioni. Notizie di cronaca, sportive, gossip di vario genere ottenebrano le nostre capacità mentali ed intellettive sostituendosi a momenti di silenzio e a vuoti necessari alla riflessione e alla costruzione personale. La massiccia presenza dei media nelle nostre vite non è più una novità dagli anni ‘50 circa e neanche la dipendenza da essi riguardo le questioni impalpabili che regolano e interessano il mondo al di fuori di casa nostra; ne ha parlato e denunciato Orwell in 1984 , profetizzando quella manipolazione dell’informazione cui oggi, suppongo personalissimamente, siamo perennemente abituati: alleanze, accordi sul nucleare, emergenze umanitarie costituiscono fra le basi più consistenti di quella che...

Alice in Wonderland o delle Sei Cose Impossibili

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E adesso? Adesso che cavolo scrivo? Ecco la mia reazione a caldo davanti a questa pagina bianca (o grigio scura) che dovrebbe esser riempita nientemeno che da un elenco di "sei cose impossibili". Siamo, per chiarire, dalle parti di un meme, o tag che dir si voglia, in cui sono stato coinvolto dall'amico blogger Roberto Nicolini del blog OpinioniWeb-xyz . La nomina, o  S-TAG-giata  come l'ha definita lui, risale in verità a una quantità spropositata di tempo fa, precisamente all'ottobre 2017, ma rimanda e rimanda mi trovo solo ora a provare a cavarne fuori qualcosa. "Provare" è la parola giusta, visto che ho stavolta la netta sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di più difficile del solito. Per fortuna, almeno il nome del meme mi suona bene: Alice in Wonderland . E mi invoglia a procedere nonostante tutto. In fondo, come si fa ad astenersi dal partecipare a un meme/tag che omaggia nel nome una delle tue opere letterarie preferite? Orsù, dunq...

Trilogia delle Madri /4 - Le origini: Zarathustra e Il tramonto degli oracoli

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Dopo aver ascoltato la profezia di un indovino, sul prossimo avvento di un’era di apatia per gli uomini, Zarathustra si immalinconisce e nel giro di poco diventa proprio il genere di uomo decadente descritto dall’indovino. Per tre giorni vaga senza pace, senza toccare cibo né bevanda, e senza proferire parola, finché non sprofonda in un lunghissimo sonno. Fa anche un sogno, che al risveglio racconta ai suoi discepoli, nella speranza che qualcuno di loro sia in grado di interpretarlo. Ecco la parte iniziale del resoconto del sogno di Zarathustra in una vecchia versione italiana* del libro di Nietzsche ( Così parlò Zarathustra, Parte II, L’indovino ): Sognai di aver rinunziato a tutta la vita. Ero diventato guardiano notturno dei morti, lassù nella solitaria rocca di morti, fra i monti. Lassù vigilavo i sarcofaghi e le cupe volte erano piene di trofei. Mi guardava dai vitrei sepolcri, sopraffatta, la vita. Respiravo l’odore d’un’eternità fatta polvere: pesante e polverosa ...

Trilogia delle Madri /3 - Le origini: Goethe e Nietzsche

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Ricercare alla luce è uno scherzo, ma nelle tenebre si annidano i misteri. (Goethe, Faust, 1147 ) * * * La chiave saprà scovare il giusto luogo: seguila nella sua discesa! ti guiderà alle Madri. Questa chiave è in realtà un oggetto molto speciale, un oggetto magico che, nel momento in cui Mefistofele lo consegna a Faust, cresce di dimensioni e diventa luminoso. Ciò a cui mi sembra si avvicini di più è la corona luminosa che Arianna consegnò a Teseo per farsi guidare nel labirinto cretese. Come la corona, anche la chiave di Mefistofele ha la funzione di fare da guida in un luogo cui si rischierebbe altrimenti di perdersi per sempre. Ma se tutti abbiamo una pur vaga idea della natura del labirinto al cui centro dimora il Minotauro, che luogo è quello che abitano le Madri? Solo attraverso la descrizione anticipata che Mefistofele fa a Faust del viaggio che lo attende noi arriviamo a saperne qualcosa, mentre per tutto il tempo in cui Faust effettivamente lo compie,...

Tre pianeti in Scorpione e altri messaggi da Pacific Palisades /1

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... scrivevo nel modo in cui credevo che uno scrittore dovesse scrivere. Con i Tropici mi son detto: "Al diavolo tutto questo, farò quel che mi piace, buono o cattivo che sia". Henry Miller Introduzione E' il 1975 quando l'editore francese Christian de Bartillat si reca, per la seconda volta a distanza di un anno, a casa di Henry Miller a Pacific Palisades. De Bartillat è uno degli editori europei di Miller e la sua intenzione stavolta è quella di rivolgere allo scrittore americano una lunga serie di domande. L'esito finale di questa conversazione tra i due, svolta in francese, sarà la stesura e la pubblicazione di un libro-intervista in tre parti intitolato Flash-back. Entretiens à Pacific Palisades. Conversazioni a Pacific Palisades , dunque. Questo testo, che ho letto tra venerdì e sabato della scorsa settimana, è la prima intervista a Henry Miller che leggo in assoluto e l'esperienza è stata così folgorante che ho sentito subito la nece...

Scrittura e mondo reale (Re-edit)

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Nota: Questo post è una versione riveduta di un mio articolo apparso il 29 febbraio 2012 sul mio precedente blog Power Spot . * * * La letteratura (l’immaginario) si è sostituita a ciò che era prima la vita spirituale, la poesia (il disordine delle parole) agli stati di trance  reali . L’arte costituisce un piccolo campo libero al di fuori dell’azione, e paga la sua libertà con la rinuncia al mondo reale. Questo prezzo è alto e non ci sono scrittori che non sognino di ritrovare il reale perduto… Georges Bataille,  Su nietzsche , pag. 29 La breve ma densa citazione da Bataille che avete appena letto si apre con una intuizione che mi appare allo stesso tempo singolare e profonda: alle esperienze della vita spirituale e della trance si sono con il tempo sostituite rispettivamente la letteratura e la poesia. E' un'intuizione che deve certamente qualcosa a Friedrich Nietzsche (non a caso si trova all'interno di un'opera dedicata, almeno nominalmente...