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Visualizzazione dei post con l'etichetta Suspiria de profundis
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Trilogia delle Madri /18: Verso il Mar Nero /5

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E' tempo di riprendere, dopo l'intermezzo ricreativo dedicato al film The Editor , la progressione ufficiale di questa serie di articoli, e insieme il lento ma inesorabile cammino verso il Mar Nero. Più in particolare, questo post porta finalmente a conclusione il trittico relativo alla tragedia Eumenidi di Eschilo, ispiratomi, come forse ricorderete, da una frase del Supiria de Profundis di Thomas De Quincey, che non sarà male ripetere qui ancora una volta: Erano queste le Semnai Theai, o Dee Sublimi, erano queste le Eumenidi o Graziose Signore (così chiamate dall’antichità in trepida propiziazione) dei miei sogni di Oxford. L'analisi approfondita di  Eumenidi  - accompagnata da quella di altre parti dell' Orestiade  e dal confronto con il brano di Plutarco tratto dalla  Vita di Marcello  e con le posteriori tragedie di Sofocle e Euripide - mi ha appunto permesso di mostrare fin qui quanto si assomiglino, per caratteristiche e funzioni, le du...

Trilogia delle Madri /16: Verso il Mar Nero /4

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Come forse ricorderete, nel post precedente ho adombrato l'ipotesi di una possibile identità tra le due triadi divine delle Erinni e delle Madri . Identità suggerita, da un lato, dalla similitudine tra la follia di Oreste perseguitato dalle Erinni e quella simulata da  Nicia , che in Vita di Marcello di Plutarco  si finge perseguitato dalle Madri, dall'altro, dagli epiteti Semnai Theai e Eumenidi, propri delle Erinni, con cui Thomas de Quincey  appella le sue Madri in Suspiria de Profundis . In più, a rafforzare l'ipotesi, si può chiamare in causa la natura tipicamente sotterranea propria a entrambe le triadi. Ma poiché, infine, tutto rimane a livello congetturale, lasciamo per il momento in sospeso la questione intanto che, per proseguire al meglio questo discorso (che, lo ricordo, procede impercettibilmente in direzione delle rive del Mar Nero) è necessario immergerci più in profondità nella tragedia di Eschilo , Eumenidi , terza e conclusiva dell' Oreste...

Trilogia delle Madri /15: Verso il Mar Nero /3

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MENELAO  Ma quali allucinazioni ti ammalano? ORESTE  Mi è sembrato di scorgere tre vergini nere come la notte. MENELAO  So a chi ti riferisci, ma non voglio pronunciare il loro nome. ORESTE  Esigono reverenza: hai fatto bene a non nominarle. (Euripide,  Oreste , 407-410) Dee sconosciute a voi mortali, da noi malvolentieri nominate. (Mefistofele a Faust) Abbiamo già incontrato la seconda di queste citazioni nell'ormai lontano secondo post di questa serie, dedicato a  Plutarco e Goethe . E sappiamo che è tratta dal  Faust  di Goethe ed è riferita alle Madri. La prima proviene invece dalla tragedia  Oreste  di Euripide  ed è riferita alle Erinni, dee deputate a perseguitare senza sosta gli assassini dei propri congiunti. Come è appunto il caso di Oreste, colpevole di aver ucciso la madre Clitemnestra per vendicare l'assassinio da parte di lei del marito Agamennone. Ma aggiungiamo adesso, a questo pri...

Trilogia delle Madri /2 - Le origini: Plutarco e Goethe

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Chi è disceso fino alle Madri non ha più nulla da temere. J.W. Goethe, Faust, II,2  * * * Non so quanto mi costerà rompere ciò che noi alchimisti abbiamo sempre chiamato Silentium. L'esperienza dei nostri confratelli ci ammonisce a non turbare le menti profane con la nostra sapienza. Io, Varelli, architetto in Londra, ho conosciuto "Le Tre Madri" e per loro ho creato e costruito tre dimore: una a Roma, una a New York e l'altra a Friburgo, in Germania. Solo troppo tardi scoprii che da questi tre punti esse dominano il mondo col dolore, con le lacrime e con le tenebre. Mater Suspiriorum , Madre dei Sospiri, la più anziana delle tre, abita a Friburgo. Mater Lacrimarum , Madre delle Lacrime, la più bella, governa a Roma. Mater Tenebrarum , la più giovane e la più crudele, impera su New York. E io ho costruito le loro sedi oscene, scrigni dei loro segreti. Madri, matrigne che non partoriscono la vita, sorelle, signore degli orrori della nostra...

Trilogia delle Madri /1 - Le origini: Thomas de Quincey e il Suspiria de profundis

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Tra i film che ho visto più volte nella mia vita figurano senza dubbio i primi due capitoli della Trilogia delle madri di Dario Argento : Suspiria e Inferno , due pellicole che hanno il potere di solleticare come poche altre un certo mio gusto per il gotico, il misterioso e l’occulto; solleticazione che si potenzia poi in notevole misura ogni volta che a questi tre elementi si accompagnano i temi del mito e della leggenda. E poiché sono abbastanza sicuro che non tutti tra voi abbiano ben presente queste due pellicole, voglio darne un’idea generale prima di affrontarle da un altro punto di vista, più specifico e circoscritto. E voglio farlo, come specificato dal titolo del post, partendo dalle origini. Tutto comincia con un sogno, o una visione, dello scrittore inglese Thomas De Quincey – ammiratissimo da Baudelaire e noto soprattutto per le sue Confessioni di un oppiomane – la cui descrizione è oggetto del capitolo finale di una sua opera del 1845, Suspiria de Profundis ....