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Visualizzazione dei post con l'etichetta Pier Paolo Pasolini
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Ferragosto

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L’Italia – e non solo l’Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: «contaminazioni» tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l’immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti. Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane , Torino, Einaudi, 1976

Incantesimi cinemusicali /11 - Che cosa sono le nuvole?

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Questo undicesimo Incantesimo cinemusicale , che segue di circa un anno il precedente, va a completare la mia partecipazione al meme (o tag), da me scoperto a casa di  Miki Moz , sui nostri Bellissimi coetanei (i dieci film preferiti del nostro anno di nascita) , che nel mio caso ho però presentato in una versione diluita che va dal 1960 al 1968. Approfitto così dell'occasione per un riepilogo dei dieci film da me chiamati in causa nei tre post in cui ho suddiviso il meme: Il villaggio dei dannati ( Village of the Damned , UK, 1960) Atlantide continente perduto ( Atlantis: The Lost Continent , USA, 1961) Hallucination ( The Damned , UK, 1962) Giovani prede ( Mikres Afrodites , Grecia, 1963) Il giovedì (Italia, 1964) La decima vittima (Italia/Francia, 1965) Andrej Rublëv  (CCCP, 1966) Operazione diabolica ( Seconds , USA, 1966) Io sono curiosa ( Jag är nyfiken - en film i gult , Svezia, 1967) Capriccio all'Italiana (Italia, 1968) Ma se una part...

The Pleasure of Pain II - Le quaranta giornate di Sade & PoP II Extended: Bilancio in breve di uno Speciale

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Considero che sia ormai tempo, alle soglie della pausa invernale, di fare un bilancio di questa lunga cavalcata autunnale che ha visto sommarsi insieme lo speciale The Pleasure of Pain II: Le quaranta giornate di Sade e il suo Extended , per un totale di 70 giorni e 22 post - 14 miei e 8 a opera dei seguenti guest-blogger (in ordine di pubblicazione): Max, T.O.M., Ariano Geta, Alessia H.V., Lucius Etruscus (2 post), Simona B, Cassidy. Settanta giorni e ventidue post a cui vanno poi aggiunti i trenta giorni e i diciassette post dello Speciale primaverile del blog The Obsidian Mirror, The Pleasure of Pain: inside, outside and all around the hellbound heart , di cui il mio Speciale è la prosecuzione autorizzata. Per un totale complessivo - e per oggi è l'ultima operazione aritmetica - di 100 giorni e 39 post di piacere e sofferenza. Riandando ora indietro con il pensiero a circa cinque mesi fa, ossia al vero inizio del mio lavoro sullo Speciale, posso dire che di quel ch...

The Pleasure of Pain II Extended - Da Sade a Pasolini /7: Vittime e superstiti delle Centoventi giornate

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Salò  è un mistero medievale, una sacra rappresentazione, molto enigmatica. Quindi non deve essere capito, guai se fosse capito. Voglio dire il film. Certo che rischio io stesso di essere capito male, ma è intrinseco al film anche questo. (Pier Paolo Pasolini) * * * Avvertenza! Questo post contiene alcune foto dal contenuto  violento e potenzialmente offensivo. Nel post precedente ho messo a confronto, in una tabella, il numero complessivo dei personaggi del romanzo de Le centoventi giornate di Sodoma con quelli del film di Pier Paolo Pasolini Salò o le 120 giornate di Sodoma . Vale la pena, adesso, fare un confronto analogo anche tra il numero delle vittime e dei superstiti al termine delle centoventi giornate. Chi sono questi superstiti e in accordo a quali logica hanno risparmiata la vita? Vediamolo, cominciando dal romanzo del Marchese de Sade . Naturalmente sono salvi i quattro libertini organizzatori di tutto, così come è abbastanza naturale,...

The Pleasure of Pain II Extended - Da Sade a Pasolini /6: Salò o le 120 giornate di Sodoma, i nomi e i volti

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Questo è il film dell'adattamento. Ho finito col dimenticare com'era l'Italia fino a una decina di anni fa e anche meno, e, poiché non ho altra alternativa, ho finito con l'accettare l'Italia com'è diventata. Una immensa fossa di serpenti, dove, salvo qualche eccezione e alcune misere élites, tutti gli altri sono appunto dei serpenti, stupidi e feroci, indistinguibili, ambigui, sgradevoli. (Pier Paolo Pasolini) Questo film va talmente al di là dei limiti che ciò che dicono sempre di me dovranno poi esprimerlo in altri termini. E' un nuovo scatto. Un nuovo regista. Pronto per il mondo moderno. (Pier Paolo Pasolini) * * * Salò o Le 120 giornate di Sodoma è l'unico film di Pier Paolo Pasolini a non avere una sceneggiatura completa scritta di suo pugno, nonostante di sceneggiature del film ne esistano ben tre. E' senza dubbio curioso notare come tutto sia incominciato, nel 1972, dall'idea di Enrico Lucherini , capo ufficio ...