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The Studio Section Four: Jeffrey Catherine Jones /5

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L’elemento sensuale è molto importante nella mia opera. Senza, essa sembrerebbe vuota. È ciò che in parte mi risuona quando osservo i Maestri: Rodin, Degas, Whistler. Non empatizzo però altrettanto bene con un pittore come Delacroix. Mi sembra che affronti la sensualità con la mano pesante. * * * La svolta fondamentale nella cronologia di Idyl arriva nella tavola ospitata sul numero di National Lampoon del febbraio 1974 (e riprodotta, ingrandibile, qui a sinistra), dove il personaggio Idyl trova infine una fisionomia definita e diventa il protagonista fisso della striscia. Si tratta di una donna, come spiegherà anni dopo Jeff Jones in un'intervista: …nata già incinta, una donna realizzata, che rifiutava la logica maschile. Idyl non ha mai partorito e non lo avrebbe fatto neanche in futuro. Era inconsapevole del suo stato, così come era inconsapevole delle sue braccia. Era il suo stato naturale… una anti-caricatura della percezione ordinaria. “Anti-caricatu...

The Studio Section Four - Jeffrey Catherine Jones /4

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Sono un romantico e un pittore, e amo le donne... le forme femminili riflettono la luce con una tale semplicità e una tale bellezza. (Jeffrey Catherine Jones) * * * Nella seconda puntata dello speciale in due parti dedicato al  National Lampoon  avevo mostrato come, grazie alla lungimiranza del direttore artistico Michael Gross, sia  Jeff Jones  che  Vaughn Bodé  fossero approdati, pressoché in contemporanea, nella sezione  Funny Pages  dell’irriverente magazine. Per la precisione, Jeff Jones esordisce nel numero del gennaio 1972 con la prima tavola di  Idyl , Vaughn Bodè nel successivo numero di Febbraio, con la prima tavola di un rinnovato  Cheech Wizard . Vaughn Bodé, da parte sua, non era nuovo a questo genere di iniziative. Fin dal 1969, le pagine della rivista “per soli uomini”  Cavalier  ospitavano con regolarità le tavole autoconclusive del suo  Deadbone Erotica,  a cui si erano aggiunt...