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In compagnia dei lupi /2: La favola antica

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Introduzione in due quadri con seguito De te fabula narratur Orazio , Satire I, 1, 62-72 Giacomo Di Chirico, Quinto Orazio Flacco "Niente basta mai" sentiamo dire, "perché si vale quanto si possiede". A gente così, che cosa si può fare? Lasciarla nella sua grettezza, visto che ci razzola di gusto: come quel riccone spilorcio che ad Atene - si racconta -, di fronte agli acidi commenti altrui, sprezzante ragionava: "Se il popolo mi fischia, ci penso io, a casa, ad applaudirmi, ogni volta che contemplo le monete nel forziere". Brucia di sete, Tantalo. Come vorrebbe poter bere l'acqua: ma il fiume beffa le sue labbra. Ah, ridi? Eppure, basta cambiare il nome, e protagonista della favola sei tu : tu che sacchi ammassati dappertutto te li covi con gelosa sorveglianza, e non puoi fare a meno di curarli come oggetti sacri, di goderli come quadri. E' di te che parla la favola di Hans Christian Andersen Thora Hallager, Hans...