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Visualizzazione dei post con l'etichetta Hel
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Solve et Coagula - Pagina 108

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Capitolo 9 - parte 7 Fabrizio ritenne di dover intervenire di nuovo. «E’ quasi mezzanotte e secondo me è meglio se ci dormiamo sopra. Che ne dite se ci vediamo di nuovo domani pomeriggio?». «Per fare cosa?» gli domandò Luisa. «Per fare il punto della situazione e studiare un piano un po’ meno rischioso. Ognuno di noi tre cerca nel frattempo di mettere in fila tutto quello che sa, o crede di sapere, di tutta questa storia». «E intanto il tempo passa». «Capisco la tua necessità di avere delle risposte, Luisa, ma la fretta porta raramente a qualcosa di buono» insistette Fabrizio. La ragazza rifletté alcuni istanti. «E va bene, ma se domani non uscirà fuori niente di concreto farò a modo mio». Dopodiché accompagnò i due amici fino alla soglia dell’appartamento e li congedò velocemente. Rimasta sola, Luisa cominciò a guardarsi intorno. Il soprabito di Alessandra non era appeso all’attaccapanni dell'ingresso e questo significava che non era ancora rientrata. Si c...

Solve et Coagula - Pagina 107

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Capitolo 9 - parte 6 Davanti al computer acceso, Luisa inserì la chiavetta nella porta USB e attese che l’apertura automatica visualizzasse il suo contenuto sullo schermo. Poi cliccò con il tasto destro sul file che aveva nominato semplicemente disegno e lo aprì nel visualizzatore immagini di Windows. Ai suoi due amici aveva solo detto che una volta a casa avrebbe loro mostrato la scannerizzazione di un disegno di suo padre, così all’apparizione dell’immagine fece subito seguito un’esclamazione di meraviglia. «Hel!» aggiunse Fabrizio. «E lo ha fatto tuo padre? Non sapevo che fosse così bravo a disegnare» osservò Giulia. «Io avevo visto i suoi disegni del tempo del liceo» spiegò loro Luisa, «ma non sapevo che avesse ripreso. Comunque non ha importanza, non è questo il punto. Non vi siete accorti di una cosa? Guardate con attenzione il lato sano del volto…». Giulia capì subito a cosa si riferiva l’amica. «Cazzo! E’ lei, non ci sono dubbi. E tu non ne sapevi niente? Quan...

Solve et Coagula - Pagina 100

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Capitolo 8 - parte 10 «La farò breve, adesso. Io di quella cosa stavo vedendo solo una parte, perché era voltata di tre quarti rispetto a me. Ma dopo un po' cominciò a voltarsi lentamente nella mia direzione e allora… allora». Una nuova interruzione. Per permettergli di aprire stavolta uno dei cassetti bassi e profondi della parte inferiore di uno dei mobili della stanza ed estrarne una cartella di plastica di grande formato, di quelle che Luisa aveva visto talvolta in mano agli studenti delle scuole d’arte. Anche suo padre ne aveva frequentata una da ragazzo, ma per quanto ne sapeva lei aveva smesso di disegnare quasi subito dopo averla conclusa. «Non sono mai riuscito a spiegarlo a parole, nemmeno a me stesso, quindi ho provato con il disegno. Questo è il massimo che sono riuscito a fare…». Aperta la cartella si era messo a sbirciare tra i fogli, fino a quando non aveva trovato il foglio giusto. Ma poi, dopo averlo estrasse di mezzo agli altri, ne aveva mostrato a Lu...

Solve et Coagula - Pagine 48 e 49

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Capitolo 4 - parte 10 Solo quando ebbe varcato la soglia del portone si fermò per riprendere fiato. La sua era stata una fuga in piena regola, si disse, ma da cosa? Era forse fuggita da Fabrizio?, dal Ragnarock?, da se stessa? Se fossero state vere le prime due ipotesi, una o entrambe, il suo comportamento era come minimo ambivalente dal momento che era impegnata, in quegli stessi giorni, in manovre di avvicinamento in piena regola sia nei confronti di Fabrizio sia del Ragnarock. Se invece fosse stata vera l’ultima delle tre, allora non le sarebbe valso a niente fuggire, perché si sarebbe portata dietro se stessa ovunque. Ma la vera risposta poteva trovarsi altrove. Forse la sua serata era stata semplicemente condizionata dall’incubo che aveva avuto quel pomeriggio e tutto le era apparso più nero di quanto fosse in realtà. Con questo pensiero, solo in piccola parte rassicurante, cominciò a salire la prima delle numerose rampe di scale che l’attendevano. Aveva in realtà sempre ...

Solve et Coagula - Pagina 47

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Capitolo 4 - parte 9 «Lo abbiamo deciso di concerto io e Giulia» mentì «come modo per ricambiare la tua gentilezza. Quella di averci prima invitato a casa tua e adesso al Ragnarock, intendo». Fabrizio sorrise e annuì, ma Luisa dedusse, dalla sua espressione, che non doveva essere stata molto convincente. Cercò così di sviare il discorso dicendo la prima cosa che le passò per la testa: «Perché volevi vedere il concerto degli Hel? È un gruppo che ti piace?». « Delle … non degli » la corresse lui «le Hel sono un gruppo formato da sole donne… tre per l’esattezza». «In ogni caso» aggiunse «non so dirti se mi piacciono o no perché non le ho mai sentite suonare. A dirla tutta, non le avevo neppure mai sentite nominare prima di parlare con Eva Luna». «Hai visto Eva Luna?». «L’ho invitata nel mio studio, come ho fatto con voi. Con lei, ovviamente, il motivo dell’incontro era più definito». «I tuoi Tarocchi Babilonesi, immagino». Fabrizio annuì. «E cosa ne pensa?». «Ti...