Quel che debbo ai Quindici /2: Digressione intorno alla figura dell'eroe nell'infanzia.

L’uomo ordinario svolge un’attività, l’eroe compie atti. Henry Miller Premetto che questo sarà un post molto al maschile . Nel senso che mi rifaccio completamente o in gran parte al mio vissuto personale per occuparmi di un genere di esperienza che è, per quanto ne so, differenziato sessualmente. E aggiungo qui che mi piacerebbe molto anche leggere una riflessione di questo tenore svolta al femminile. Dico per cominciare, e sempre in base alla mia esperienza personale e ai miei ricordi, che arriva prima o poi un tempo nell'infanzia in cui un certo tipo di letture deve cedere il primato a un tipo di letture un po' diverso. Le fiabe, con il loro corredo di animali parlanti, fate e principi, smettono di appagarci e cominciamo a sentire il bisogno di un altro tipo di storie e di protagonisti, che siano più simili a noi nella nostra apparenza di sangue e di carne. Mentre per i luoghi sembra piuttosto valere il principio opposto: che debbano cioè assumere un'appar...