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Visualizzazione dei post da agosto, 2017
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Meriem, la prima tarzanide /4

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Dall'8 aprile al primo luglio 1920, cioè nello stesso anno di uscita del film, il giornale Indiana Weekly Messenger ospita, in 14 installazioni di una pagina ciascuna, il romanzo  The Son of Tarzan , con il testo però raggruppato in diciotto anziché ventotto capitoli come nell'originale di Edgar Rice Burroughs . Ognuna delle quattordici installazioni è preceduta dalla seguente illustrazione di apertura. Chi l'ha realizzata è chiaramente lo stesso autore, a me ignoto (non sono neanche riuscito a decifrare la firma), delle immagini che intervallano qua e là il testo, alcune delle quali, naturalmente, raffigurano anche Meriem. Ecco tre esempi prelevati da tre diverse pagine, nell'ordine la IX, la X e la XIII. Nell'immagine a sinistra Meriem è insieme a Tarzan e a Jane, che si trovano in Africa alla ricerca del figlio Jack. Non sanno ancora che il Korak di cui Meriem fa menzione è in realtà proprio loro figlio. L'immagine al centro mostra inve

Meriem, la prima tarzanide /3

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Meriem , come già accennato di passaggio nel post precedente, è solo apparentemente la figlia dello sceicco. Il suo vero nome è in realtà Jeanne Jacot ed è figlia di un militare francese, Armand Jacot, principe di Cadrenet ma anche convinto repubblicano, che evita per questo di fregiarsi pubblicamente del titolo. Lo sceicco l'aveva soltanto rapita mentre il padre era dislocato in Africa, come generale della legione straniera. E' forse a causa di tutto ciò che la nostra jungle girl va presto incontro a una strana mutazione fisica che la caratterizzerà, sebbene a fasi alterne, per alcuni decenni? Quel che succede è presto detto: sebbene il suo creatore Edgar Rice Burroughs dica e ribadisca in  The Son of Tarzan  che i suoi capelli sono neri, così come mostrato sia sulla copertina di  All-Story Weekly  del 4 dicembre 1915 sia nelle illustrazioni interne della prima edizione in volume del 1917, Meriem diventerà bionda sulle copertine di varie edizioni successive del roman

Meriem, la prima tarzanide /2

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Nel romanzo  The Son of Tarzan , Meriem ha, tra le altre caratteristiche, quella di essere rapita in continuazione, talvolta con l’opzione aggiunta del tentativo di stupro. Rapita in origine da uno sceicco arabo, si trova poi nel corso del romanzo a esserlo da scimmioni, indigeni africani, uomini bianchi e di nuovo dallo stesso sceicco. La storia racchiude inoltre un po' tutti i cliché del  romance  tradizionale: i due protagonisti che a un certo punto della vicenda credono l'amato/a morto/a; il rivale in amore che giunge a un passo dal realizzare il proprio progetto prima che la "resurrezione" del vero amato rimetta tutto in gioco; il "colpo di scena" finale, dove si scopre che dietro le spoglie della trovatella araba si nasconde in realtà una aristocratica europea - così che è anche abolito ogni possibile ostacolo di convenienza sociale alla celebrazione delle nozze, giacché i due innamorati si scoprono di pari rango. E ciò nonostante, un  Edgar Ric

Marlowe vs Phantom - Lucius Etruscus mi intervista sul fumetto!

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Tra i tanti piccoli avvenimenti che hanno caratterizzato questa mia tutt'altro che inattiva estate si è insinuata, molto gradita, anche la richiesta da parte del noto e attivissimo blogger Lucius Etruscus di sottopormi una serie di 11 (undici) domande sul fumetto . Un vero invito a nozze per me. Leggerete, beninteso, del mio personale rapporto con la nona arte, sebbene non mi sia astenuto dall'esporre, ogni volta che lo reputavo utile, una serie di dati oggettivi, che mi auguro potranno interessare anche chi ha gusti diversi dai miei. Mi pare, del resto, che lo stesso Lucius abbia voluto sottolineare con divertimento questa caratteristica dell'intervista, facendomi indossare i panni di uno dei miei personaggi preferiti, The Phantom, e battagliare con il suo Marlowe, che se interpreto bene impersona, per l'occasione, l'Etrusco con i suoi personali gusti in materia. Questo sono i link ai cinque post in cui si divide l'intervista, pubblicata sul blog

Top 5 Summer - 2017 edition

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#top5summer Sull'ardente soglia del Ferragosto, Glò del blog La Nostra Libreria mi ha onorato di una nomina per la nuova edizione del meme Top 5 Summer , proposto ogni estate dalla blogger Elisabetta Brustio di Grafica Creattiva . Anche se stavolta, a differenza degli anni passati, non si tratta più di creare una Top 5 musicale, ma di scegliere una singola voce per tre diverse sezioni: colonna sonora della tua estate, ricetta di cucina, consiglio di lettura. Premesso ciò, veniamo ai cinque punti del meme. 1) scegli la colonna sonora della tua estate. Cioè, nelle parole di Elisabetta: la tua canzone preferita, quella che continui a canticchiare nella testa e che fischietti sotto la doccia, mentre cucini, guidi la tua auto o mentre ti occupi delle faccende di casa . Neanche questa estate, come già lo scorso anno, ho una canzone preferita che mi passi per la mente o che io mi diletti a canticchiare o fischiettare. Ci sono comunque delle canzoni che mi succe

Meriem, la prima tarzanide /1 (1915-1920)

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Se mi si chiedesse di scegliere da quale "categoria" di donne vorrei vivere circondato in un ipotetico Paradiso che contemplasse una simile possibilità, la mia scelta cadrebbe senza dubbio sulle tarzanidi. Per questo meditavo da tempo di redigere altri post in tema, dopo quello di un po' di tempo fa su  Luana , tarzanide nata nel 1968 per il grande schermo e successivamente approdata ad altri medium di massa: alla pagina scritta, attraverso la novelization di Alan Dean Foster; all'illustrazione, grazie ai pennelli di Frank Frazetta; al fumetto, con le matite e le chine di Russ Manning prima e di Esteban Maroto poi. Casomai vi foste persi tutto ciò, questo è il link di recupero:  Luana, la figlia della foresta vergine . Con il presente post intendo proseguire la rassegna sulle tarzanidi cinematografiche iniziata allora, ma procedendo stavolta in ordine cronologico, cioè dalla prima di loro,  Meriem , la cui origine è però letteraria. La prima tarzanide nasce i

Miao numero 1 - Aprile 1965

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Nell'aprile 1965 esce per la prima volta nelle edicole  Miao , un giornalino composto di brevi storie mute e di pagine di attività destinato ai bambini dell'età prescolare e del primo ciclo scolastico. Il fascicoletto, dal costo di lire 120, si presenta come un mensile di ventiquattro pagine (più quattro di copertina) che si sviluppano in senso orizzontale, nel formato 23,8 x 13,4 cm. Periodicità e numero di pagine sono tuttavia destinate a cambiare molto presto: grazie al grande successo di vendite, fin dal numero 4 le uscite diventano quattordicinali, mentre dal numero successivo, il 5, le pagine passano a trentadue. Non è senza un po' di orgoglio che vi presento adesso un vero post "da collezione": la scansione completa del primo numero del giornalino. E per chi fosse interessato, su questo stesso blog, è possibile visionare anche le scansioni integrali di Miao numero 58 e di Super Miao numero 6 Buona lettura/visione! Miao numero 1 - Aprile 1965