Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Lautréamont
Questo sito utilizza cookie di Google e di altri provider per erogare servizi e analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google per le metriche su prestazioni e sicurezza, per la qualità del servizio, generare statistiche e rilevare e contrastare abusi. Navigando nel blog accetti l'uso dei cookie e il trattamento dati secondo il GDPR. Per maggiori dettagli leggere l'Informativa estesa.

L'Estate dei Fiori Artici - Il nuovo banner

Immagine
  Salvo nuova censura del Komitato Zuckenberg, questa che vedete è la nuova testata della mia Pagina Facebook L'Estate dei Fiori Artici , realizzata nello stile, collaudato da anni, delle testate annuali di questo blog: un mosaico di immagini che condensano per quanto possibile il contenuto. Ho comunque anche fatto del mio meglio per non ripetermi troppo e presentare, accanto agli inevitabili must, anche qualche dettaglio non affrontato nei precedenti post di presentazione del mio libro ( 5 cartoline dall'Estate dei Fiori Artici ;  Indice dei nomi, delle opere e dei personaggi ;  Citazioni d'apertura, Incipit e Quarta di copertina ;  The Director's Cut ; La Filmografia ). E potevo farvi mancare il consueto indice numerato delle immagini? Non sia mai. Se poi la testata dovesse davvero finire censurata da Facebook (o io espulso a vita, cosa che non escludo affatto prima o poi succeda), a maggior ragione ne deve restare testimonianza qui, in questo spazio nemico di og...

The Pleasure of Pain II Extended - Da Sade a Pasolini /3: La bibliografia di Salò o le 120 giornate di Sodoma

Immagine
Revisionato il 22/11/2022 La lingua esprime la realtà attraverso un sistema di segni. Invece un regista esprime la realtà attraverso la realtà. Ecco, questa è forse la ragione per cui mi piace il cinema e lo preferisco alla letteratura. Pier Paolo Pasolini * * * Salò sarà un film "crudele", talmente crudele che (suppongo) dovrò per forza distanziarmene, fingere di non crederci e giocare un po' in modo agghiacciante.   Pier Paolo Pasolini * * * Riprendiamo, per un momento, il passaggio del precedente post in cui de Sade, introducendo al lettore le sue Centoventi giornate , sottolineava come il libertinaggio trovasse la sua età dell’ora in un’epoca di massimo squilibrio - un’epoca, in questo caso del passato, in cui “ci si guardava bene dal perseguire e punire crimini di tal fatta, come invece sarebbe accaduto in seguito”. È evidente qui come de Sade giochi su una commistione di finzione e realtà – presente del resto in ogni opera dello scrittore...

The Pleasure of Pain II: Il Divin Marchese e il Conte immaginario, citazioni a confronto

Immagine
Revisionato in data 29/10/2022 * * * Max Ernst, Napoleon in der Wildnis (1941)  Così si esprime  il critico letterario  Jean Paulhan  (1884-1968) nel suo libro Le Marquis de Sade et sa complice ou Les revanches de la Pudeur (ed. it. Scritti inediti sull'opera di Sade , Longo, 1992): Se Justine ha meritato d'essere la bibbia - almeno in una determinata epoca della loro vita - di Lamartine, di Baudelaire e Swinburne, di Barbey d'Auriville e di Lautréamont, di Nietzsche, di Dostoïevsky e di Kafka (o, su un piano leggermente diverso, di Ewerz, di Sacher-Masoch e di Mirbeau) è perché questo strano benché apparentemente semplice libro, che gli scrittori del XIX secolo hanno passato il loro tempo - senza quasi mai nominarlo - a esaltare, a mettere in pratica, a rifiutare, pone una domanda così fondamentale che non sono bastate le opere di un intero secolo a dare una risposta...* Esisterebbe quindi, secondo Paulhan, un'influenza diretta di de ...

The Pleasure of Pain II: Il mal d’aurora, ovvero il disfacimento della morale secondo Lautréamont [T.O.M.]

Immagine
* * * Io faccio in modo d’usare il mio genio per dipingere le delizie della crudeltà! Voglia il cielo che il lettore, fatto ardito e un po’ feroce come ciò che leggerà, trovi speditamente l’erta e selvaggia via nella palude atroce di queste cupe pagine, colme di malsania. ¹ Aria. Quasi mi manca l’aria. Una sensazione di violenza psicologica mai provata prima. Asfissiante. Ossessiva. Opprimente. Sono settimane ormai che vivo dentro questa gigantesca bolla che comprime letteralmente il mio corpo e soffoca il mio spirito in un’atmosfera di terrore. L’idea che malauguratamente mi è balzata in mente per onorare lo speciale ottobrino di Ivano Landi ne è stata cagione. Ma ormai non posso più tirarmi indietro. Potrei voltare le spalle a ciò che ho visto, ma sarebbe ormai troppo tardi. Non si torna indietro dopo aver guadato l’infernale fiume che bagna Babilonia, la grande prostituta, madre di abomini e di lordure! ² Nevrotico. Isterico. Scrivo e cancello subito via gli inter...