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Visualizzazione dei post con l'etichetta Autobiografia
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L'alfabeto della mia scrittura

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Non avrei mai immaginato di dover presentare due meme di seguito, ma quando stamani mi sono imbattuto in questo bel gioco letterario nel blog di Chiara Solerio Appunti a margine , non ho proprio resistito. Il gioco è semplice: si tratta di collegare un particolare che riguarda la nostra scrittura a ciascuna delle 21 lettere che compongono l'alfabeto italiano. Io ho seguito il consiglio di Chiara di compilare la lista in modo istintivo, senza pensarci troppo, e in effetti questo post mi è nato tra le mani d'impeto, senza arzigogoli o censure. Non mi resta così che augurarvi buona lettura oltre che, naturalmente, lanciarvi l'invito di unirvi alle danze. * * * A come Autobiografia . La mia scrittura, e mi riferisco qui in particolare al mio romanzo in corso d'opera, poggia su una solida base autobiografica. Ho fatto mia questa citazione di Henry Miller di un passo del filosofo americano Ralph Waldo Emerson: E poi, a poco a poco, i romanzi cederanno i...

Day of the VIBA (Very Inspiring Blogger Award)

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Post aggiornato il 06/08/2019 E' arrivato per me il momento di onorare, anche se solo a metà, il Very Inspiring Blogger Award conferitomi da uno dei blogger più ispirati in circolazione, Ariano Geta , alcuni giorni fa. La sua motivazione mi ha fatto correre un brivido di piacere lungo la schiena: Perché di blog così finemente (ma non pedantemente) intellettuali ce ne sono pochi. Wow! Mentre le regole da rispettare, per i premiati, sono solo due: 1. raccontare 7 fatti curiosi / inusuali / scemi / buffi / particolari della propria vita 2. nominare a propria volta altri 15 blogger che in qualche modo ci hanno ispirati Non onorerò, come ho scritto, il premio per intero perché non ho il tempo materiale, adesso, di cercare altri quindici nomi e scrivere altre quindici motivazioni, dopo i sette e le sette del Boomstick . Ma ho comunque voluto fare un esperimento e ho scoperto che, sommando i blog da me nominati nei vari awards lo scorso anno e questo, il risultato fa prop...

7 schizzi di figura umana (1966-1971)

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Alvaro - Era il "briosciaro". Passava nella nostra via nel pomeriggio, in sella a una bicicletta accessoriata con un contenitore di legno pieno di brioche. Non appena qualcuno di noi lo scorgeva arrivare ci precipitavamo. La sua speciale magia era la spolverata di zucchero a velo con cui abbelliva e insaporiva la brioche subito prima di consegnarcela. * * * Angiolino - Era il padrone e gestore del negozio di alimentari dove si serviva la mia nonna materna. Dovevo tenerlo d'occhio mentre faceva i conti, perché mia nonna era convinta che "grattava". Ma per me era un vero idolo, perché mi teneva da parte ogni settimana le locandine dei film che proiettavano nel cinema del quartiere e che gli affiggevano in negozio per pubblicità. Avevo finito per crearmi una discreta collezione, ma il pezzo che consideravo in assoluto il più pregiato era questo: * * * Il giornalaio - Erano due per la verità. Mia nonna preferiva il chiosco nella piazza centr...

Solve et Coagula - Nota al Capitolo 5 /3: Oltrememorie

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Il prossimo ospite (sarà per caso che si tratti anche stavolta, come per Csáth, di un suicida, di una  suicida per l'esattezza?) è  Marina Cvetaeva (1892-1941). In realtà, per le sue tematiche, avrebbe potuto benissimo trovare posto nella precedente parte della Nota: Giocare all'amore, giocare alla morte , ma il risultato sarebbe stato un post sovraccarico, troppo lungo e troppo denso. Marina Cvetaeva è conosciuta, si può dire per consenso unanime, come una delle massime voci liriche del Novecento, ma anche le sue pagine di prosa sono da considerarsi fra le più alte di quel secolo. Ne sono un esempio i sei racconti autobiografici sugli anni dell'infanzia, raccolti in italiano in un volumetto rilegato dal titolo  Il diavolo. Tra questi sei racconti risalta poi su tutti, a mio avviso, l'ultimo e il più lungo,  La casa vicino al Vecchio Pimen , che occupa ben cinquanta pagine delle centocinquanta complessive del volume. Ed io posso riportarne...