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Visualizzazione dei post con l'etichetta Georges Bataille
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The Pleasure of Pain II - Da Sade a Pasolini /2: La Scuola del libertinaggio

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* * * Nel capitolo dedicato a Sade del suo saggio  La letteratura e il male , Georges Bataille scrive che opere come  Psychopathia sexualis  "hanno significato sul piano di una coscienza obiettiva di comportamenti umani, ma situata al di fuori dell'esperienza della verità profonda rivelata da questi comportamenti"*. Chissà se con queste stesse parole Bataille non abbia anche voluto ribattere a Maurice Heine , studioso a cui si deve la prima trascrizione e pubblicazione postuma di molti dei manoscritti inediti del Marchese, quando scrive, a proposito de Le centoventi giornate di Sodoma , che è... ...un documento di singolare valore, e contemporaneamente il primo saggio positivo (a parte quello dei confessori) in vista della classificazione delle anomalie sessuali. L'uomo cui spetta il merito di aver cominciato a osservarle metodicamente e a descriverle sistematicamente, un secolo prima di Krafft-Ebing e di Freud, si è meritato...

The Pleasure of Pain II - Sul sadismo inconscio delle masse: una riflessione [Alessia H. V.]

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* * * Alessia H. V., Shattered , ink on paper, 2018 Eye on the TV ‘Cause tragedy thrills me Whatever flavour It happens to be like¹ *** La folla, quando il corpo cessò di dibattersi, andò via.² *** Ogni giorno ingurgitiamo una quantità immane di informazioni. Notizie di cronaca, sportive, gossip di vario genere ottenebrano le nostre capacità mentali ed intellettive sostituendosi a momenti di silenzio e a vuoti necessari alla riflessione e alla costruzione personale. La massiccia presenza dei media nelle nostre vite non è più una novità dagli anni ‘50 circa e neanche la dipendenza da essi riguardo le questioni impalpabili che regolano e interessano il mondo al di fuori di casa nostra; ne ha parlato e denunciato Orwell in 1984 , profetizzando quella manipolazione dell’informazione cui oggi, suppongo personalissimamente, siamo perennemente abituati: alleanze, accordi sul nucleare, emergenze umanitarie costituiscono fra le basi più consistenti di quella che...

The Pleasure of Pain II - Da Sade a Pasolini /1: Erotismo e distruzione

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Revisionato il 12/11/2022 * * * Léonor Fini, L'ange de la anatomie (1949) Chiedo che sulla mia fossa vengano seminate delle ghiande, affinché in seguito il terreno della suddetta non resti sguarnito e il bosco torni a essere bello come prima: in tal modo le tracce della mia tomba scompariranno dalla faccia della terra come mi auguro che il ricordo di me si cancelli della memoria degli uomini. (Dal testamento del marchese de Sade) Doppiamente beffato quindi il marchese de Sade, se teniamo fede a questa citazione di apertura, dopo che n on solo il suo nome è stato accolto laddove gli compete di diritto, la storia della letteratura da un lato e dell'erotismo dall'altro, ma pure, declinato in un -ismo, all'interno di una disciplina che, beffa delle beffe, ha come obbiettivo il bene dei singoli individui e, di riflesso, della società tutta. Questo almeno a partire dal 1886, anno di pubblicazione di Psychopathia sexualis , nelle cui pagine lo psichiatr...

Scrittura e mondo reale (Re-edit)

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Nota: Questo post è una versione riveduta di un mio articolo apparso il 29 febbraio 2012 sul mio precedente blog Power Spot . * * * La letteratura (l’immaginario) si è sostituita a ciò che era prima la vita spirituale, la poesia (il disordine delle parole) agli stati di trance  reali . L’arte costituisce un piccolo campo libero al di fuori dell’azione, e paga la sua libertà con la rinuncia al mondo reale. Questo prezzo è alto e non ci sono scrittori che non sognino di ritrovare il reale perduto… Georges Bataille,  Su nietzsche , pag. 29 La breve ma densa citazione da Bataille che avete appena letto si apre con una intuizione che mi appare allo stesso tempo singolare e profonda: alle esperienze della vita spirituale e della trance si sono con il tempo sostituite rispettivamente la letteratura e la poesia. E' un'intuizione che deve certamente qualcosa a Friedrich Nietzsche (non a caso si trova all'interno di un'opera dedicata, almeno nominalmente...

I miei sette personaggi letterari preferiti

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Circa due mesi fa, il 6 agosto, Daniele Imperi ha pubblicato sul suo blog il post I miei sette personaggi letterari preferiti . Come mi accade in genere in questi casi, mi sono sentito spinto a lasciare un commento di risposta e ho così elencato a mia volta i miei sette personaggi letterari preferiti. Che sono, in ordine sparso: 1) Simona della “Storia dell’occhio” di Bataille. 2-3) Sia Margherita che il Maestro, protagonisti del romanzo-capolavoro di Bulgakov. 4) Teresa, la protagonista del libro “Lilla Stjaerna” di John Ajvide Lindqvist. 5) Eli, ancora da Lindqvist (“Lasciami entrare”). 6) Carmilla. 7) Marcel, alter ego di Proust nella Recherche. Ma ora che mi accingo a dedicare loro un post, mi si pone anche un dilemma: i sette nomi sono gli stessi di due mesi fa oppure, a mente fredda, è cambiato qualcosa? Vediamolo subito. 1) Simona (italianizzo per praticità il nome femminile francese Simone, che crea evidenti problemi di genere nella nostra lingua scritt...

Solve et Coagula - Nota al capitolo 5 /1: Et in Arcadia ego

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La parte di  Solve et Coagula  che si è appena conclusa è l'ultima formata tutta di post apparsi in precedenza sul Dedalo delle storie di Romina Tamerici . I rimanenti quattro costituiranno l'inizio del sesto capitolo della storia. Dopodiché dovrò cominciare a produrre nuove pagine. Non so se vi riuscirò allo stesso ritmo frenetico di un tempo, ma di sicuro seguirò le stesse regole: schegge di circa 500 parole, affidate alla quasi totale improvvisazione e postate lo stesso giorno o al massimo il giorno successivo alla stesura. Premesso questo, veniamo adesso allo specifico di questa nota, cioè all'analisi del capitolo 5 , che ho aperto con una riflessione di Luisa che, per la prima volta in due anni, ha come la sensazione di comprendere qualcosa di Alessandra e del suo mondo. E si chiede se la sua misteriosa inquilina non sia ancora partecipe, almeno in una certa misura, di qualcosa che lei ha invece perduto. O che le è stato sottratto. Ripropongo qui, ai fini di...