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Bordeaux, 7 rue des Faussets, 1936

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Capita talvolta di imbattersi, all'apparenza per caso, in vite così sopra le righe da sembrare partorite dalla penna di uno scrittore dalla fantasia più esuberante della media. Quella del fotografo, pittore e "creatore di oggetti" francese Pierre Molinier è senza dubbio una vita di questo tipo. « Notre mission sur terre est de transformer le monde en un immense bordel » proclamava come sintesi del suo manifesto. « Ce fut un homme sans moralité, il s'en fit gloire et honneur. Inutile de prier pour lui » scrisse nel 1950, sulla croce che decorava la sua sepoltura, al culmine di una messinscena anticipata della propria morte. A dire il vero non è neanche la prima volta in assoluto che mi occupo di lui in questo blog, sebbene in passato lo abbia fatto solo di sfuggita, all'interno del secondo post sul cinema della Storia dell'occhio . Mentre l'origine del mio interesse per le sue opere e la storia della sua vita risale a molto tempo fa: alla lettur...

Solve et Coagula - Nota al capitolo 4: Storia dell’occhio di Bataille /2

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E’ chiaro che il mondo è puramente parodistico, qualsiasi cosa si guardi è la parodia di un’altra, o ancora la stessa cosa sotto una forma ingannevole. Georges Bataille, L'ano solare , pag. 11 La metafora dell'Occhio Vladimir Kush - Flight of the sun   Storia dell'occhio sembra essere stato modellato essenzialmente dal suo autore su una struttura binaria. Da un lato c'è il racconto dei giochi erotici che intercorrono tra Simone e il narratore, e tra loro e gli altri personaggi del libro; dall'altro ci sono le varie epifanie dell'oggetto "occhio" che si manifestano nei momenti salienti della vicenda. Ma l'oggetto "occhio" ha anche la proprietà di evocare una varietà di oggetti che gli sono affini, con il risultato di formare una catena associativa . In realtà, Roland Barthes individua nella Storia dell'occhio  due diverse catene di associazioni, una primaria e una secondaria, che lui sceglie di chiamare, nella su...