Solve et Coagula - Nota al Capitolo 5 /3: Oltrememorie

Il prossimo ospite (sarà per caso che si tratti anche stavolta, come per Csáth, di un suicida, di una suicida per l'esattezza?) è Marina Cvetaeva (1892-1941). In realtà, per le sue tematiche, avrebbe potuto benissimo trovare posto nella precedente parte della Nota: Giocare all'amore, giocare alla morte , ma il risultato sarebbe stato un post sovraccarico, troppo lungo e troppo denso. Marina Cvetaeva è conosciuta, si può dire per consenso unanime, come una delle massime voci liriche del Novecento, ma anche le sue pagine di prosa sono da considerarsi fra le più alte di quel secolo. Ne sono un esempio i sei racconti autobiografici sugli anni dell'infanzia, raccolti in italiano in un volumetto rilegato dal titolo Il diavolo. Tra questi sei racconti risalta poi su tutti, a mio avviso, l'ultimo e il più lungo, La casa vicino al Vecchio Pimen , che occupa ben cinquanta pagine delle centocinquanta complessive del volume. Ed io posso riportarne...