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Visualizzazione dei post con l'etichetta Autobiobibliografia
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Anastatika Diabolik e Quella volta che...

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Quella volta che… in uno dei tanti controlli di frontiera in Messico un militare, dopo aver scoperto che ero italiano, si rivelò essere un fan di Diabolik. Questa frase è comparsa la prima volta in questo blog all'interno del mio post di partecipazione a un vecchio meme, partito da un vecchio blog di nome Diegozilla , oggi rimosso, e subito rilanciato dal tuttora attivo (per nostra fortuna)  Ariano Geta in questo suo post . Il meme, intitolato  Quella volta che ..., richiedeva, a chi aderiva, di postare una serie di aneddoti legati al proprio passato. Quello sopra citato è il nono dei sedici aneddoti personali da me rievocati. All'epoca - parliamo del 1995 - era in corso la rivolta nel Chiapas e i posti di blocco, con relativi controlli, erano la regola in Messico, e mi aveva non poco stupito incontrare, in occasione di quel particolare controllo, un fan di Diabolik. Si trattava di un ufficiale dell'esercito, gentile e simpatico, come, per la verità, tutte le altre person...

Imparare dalla sinistra: Kathy Martin e il collettivo comunista Josephine James

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Lo stimolo a tornare a scrivere sul blog, dopo una così lunga pausa, poteva provenirmi solo da un tema forte, qual è nel mio caso l'autobiobibliografia, da me considerata da sempre la colonna portante e la principale ragion d'essere di Cronache del Tempo del Sogno . Più in particolare, torno a parlare di una vecchia collana di libri da edicola che ha già fatto capolino più volte in passato in questo blog, La stella d'oro , formata di 76 volumetti pubblicati dall'editore Arnoldo Mondadori tra il 1965 e il 1968 (più una fugace coda di quattro numeri, usciti nelle edicole nel 1970), concentrandomi però, stavolta, solamente su una delle serie pubblicate all'interno della collana, quella relativa al ciclo di storie con protagonista  Kathy Martin , infermiera di professione e investigatrice per caso. La ragione di questa mia scelta? L'essermi io trovato coinvolto, in giovanissima età, nella lettura di alcune storie d...

Sui sentieri dell'Autobiobibliografia con Memo Vagaggini

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L'esercizio proposto da Henry Miller nel suo saggio I libri nella mia vita , e che io ho battezzato con il nome un po' impronunciabile di Autobiobibliografia ,è una fonte continua di scoperte e sorprese, capace anche di mettere in luce connessioni nascoste e insospettate nel nostro più generale percorso di vita. Questo post, una dimostrazione pratica di Autobiobibliografia, è dedicato proprio all'emergere, nel corso del mio esercizio, di una di queste connessioni.* Tutto inizia poco dopo la metà degli anni '60, quando ricevo in regalo, credo in occasione di un compleanno,  Il libro della giungla  nell' edizione integrale Mursia , che altro non era che una riedizione leggermente modificata dell'opera di Rudyard Kipling così come l'aveva proposta per decenni la Casa Editrice A. Corticelli . Proprio questa piccola casa editrice, fondata nel 1922 e specializzata in edizioni illustrate per ragazzi, era stata assorbita, al momento in cui aveva cessato ...

Miao, il mio primo giornalino /2

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Ad attendervi, in questo post, c'è la seconda parte del tour illustrato attraverso le pagine di Miao numero 58, uscito nelle edicole nell'estate del 1967, in data 22 luglio. Dopo aver preso in considerazione le prime 14 pagine del fascicolo, è il turno oggi delle pagine da 15 a 26, più l'inserto per i genitori. Voglio però cominciare con qualcos'altro, una curiosità che riguarda il numero 55 del giornalino, pubblicato in data... ecco è proprio questo il punto. Guardate un po' l'immagine qui sotto (meglio se nella versione ingrandita con un magico click): Come avrete notato, ho messo in evidenza la data 10 giugno 1957 stampata sulla copertina, che avrebbe invece dovuto riportare la data 10 giugno 1967. Che cosa sarà mai successo? Un momentaneo sbandamento della linea temporale? Uno scherzo degli alieni? Una svista dell'addetto alla composizione tipografica? Bene, mentre voi vi formate la vostra opinione, io, che me lo sono già fatta, vado avant...

Miao, il mio primo giornalino /1

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Introduzione Questo post vuole essere, fin dal titolo, una sorta di post gemello del più antico Michelino, la mia prima rivista . Era da molto che desideravo realizzarlo e se adesso finalmente riesco è perché il mio consueto itinerario di fine mese tra le bancarelle dell'usato mi ha portato stavolta un frutto insperato: ben diciassette numeri di Miao più un Super Miao . Ho parlato di frutto insperato perché, come sa bene chi da bambino l'ha conosciuta, si trattava di una pubblicazione in cui le pagine da ritagliare non erano, come in Michelino , riunite in un inserto centrale staccabile bensì sparse per tutto il fascicolo, che perciò finiva di norma distrutto. Era per la verità contemplata, come vedremo, la possibilità di salvare le storielle dei vari personaggi, ma anche così delle trentadue pagine interne se ne salvavano appena dodici. Per quel che riguarda me, da bambino amavo destreggiarmi con carta, forbici e colla, e una volta che avevo ritagliato tut...