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Visualizzazione dei post con l'etichetta Mito greco
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Trilogia delle Madri /19: Sulle rive del Mar Nero /2

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Risalendo dalla Colchide l'intera costa orientale del Mar Nero, e continuando poi verso ovest, incontriamo, più o meno al centro della costa settentrionale, la penisola conosciuta oggi come Crimea, ma che gli antichi Greci chiamarono Chersoneso taurico o Tauride. E' in questa terra remota che Oreste, insieme all'inseparabile amico Pilade, approda di nascosto dopo aver lasciato Argo su una nave condotta da cinquanta vogatori, per adempiere a un nuovo compito assegnatogli dal dio Apollo: raggiungere non visto il tempio di Artemide, trafugare la statuetta lignea della dea custodita al suo interno, e portarla in terra greca, in un luogo ove scorre un fiume alimentato da sette sorgenti. Ma nonostante tutte le loro cautele, i due amici finiscono per essere scoperti da dei pescatori, catturati e condotti al cospetto del re dei Tauri, Toante, che destina loro il trattamento riservato a tutti gli stranieri: essere sacrificati alla principale divinità del luogo, che è appunto Artem...

Trilogia delle Madri /18: Sulle rive del Mar Nero /1

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  " Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. " (Se non piego i Superi, muoverò l'Acheronte) ...Come [Giunone] questo ebbe detto, in terra calò spaventosa. Aletto, madre di lutti, delle dee Dire, dal luogo delle tenebre inferne, evoca: a cui miserevoli guerre e ire e insidie e delitti efferati son cari. L'odia il padre stesso Plutone, le sorelle tartaree  odiano il mostro, in tanti aspetti si cambia, tante ha orride forme, di tante serpi, nera, essa pullula. Virgilio,  Eneide 1 "Vengo dalla sede delle funeste sorelle." Aletto a Turno, re dei Rutuli e antagonista di Enea. 2   Un anno e mezzo fa, inizio 2020, ho finalmente trovato l'impeto necessario a prodigarmi in qualcosa che sognavo di fare da tempo: leggere da cima a fondo l' Eneide  di Virgilio , gustata prima d'allora solo a spezzoni (man mano che trovavo dei riferimenti di rimando in altri libri), con l'unica eccezione della  catabasi di Enea agli Inferi ...

Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta /15: Addio al Chautauqua?

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Nel finale del Chautauqua de Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta , leggiamo di Fedro che si imbatte in un altro equivalente della "sua" Qualità, dopo il Buddha e il Tao. E' l'anima come la descrive Socrate nel Dialogo di Platone  Fedro ,  che ha in se stessa la causa del proprio divenire ed è causa di tutte le cose . Del resto, aggiunge Pirsig: Non ci può mai essere una vera contraddizione negli elementi centrali delle filosofie monistiche. L'Uno indù dev'essere identico all'Uno greco, altrimenti sarebbero due. Nel Fedro , il viaggio dell'anima è rappresentato in forma mitica, con l'immagine di un auriga alla guida di un cocchio trasportato da due cavalli, l'uno bianco, placido, nobile d'aspetto; l'altro nero, caparbio, pieno di passione . Il primo conduce l'anima verso il mondo spirituale e l'Unità, il secondo verso il mondo materiale e il molteplice. Fedro si domanda se la condanna delle passioni tanto ra...

Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta. Un'indagine sui valori /12

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Nel post precedente ho accusato Pirsig di aver espresso in termini troppo terra terra il concetto del valore individuale. Lui mi avrebbe forse ribattuto con una delle frasi del suo libro divenute più celebri: In cima alle montagne non ci sono motociclette e, a mio avviso, ben poco Zen. Lo Zen è "lo spirito della valle", e non quello delle vette. Oppure:  Io sono convinto che la metafisica va bene se migliora la vita quotidiana; altrimenti è meglio lasciarla perdere. Tutto condivisibile. Ma io ho solo preso nota di un momentaneo cedimento di Qualità persuasiva che si accompagna ad altri nel libro e che spiega cosa intendevo dire quando, all'inizio di questa serie di post, ho scritto che non ero uscito al cento per cento soddisfatto dalla lettura de  Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta . Che rimane comunque per me un caposaldo della letteratura filosofica e uno dei libri più importanti del XX secolo, per la sua capacità di scuotere alle fondamenta le f...

The Studio Section Seven - Gli anni '80 /1: Nelle spire di Medusa

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Ogni mia immagine deve essere letta come una carta dei tarocchi. La mia opera si situa laddove si incontrano l’undicesimo e il ventesimo secolo; le immagini sono virtualmente araldiche. Barry Windsor-Smith Riprendono con questo post, dopo una lunga pausa, le pubblicazioni di una delle serie regine del mio blog, The Studio , dedicata all'opera di Barry Windsor-Smith , Michael William Kaluta , Bernie Wrightson e Jeffrey Jones (nell'ordine in cui li ho introdotti nelle Sezioni 1-4). Con una nuova Section dedicata stavolta agli anni '80: uno dei decenni più esaltanti, per quel che riguarda l'attività artistica dei nostri quattro eroi. Eravamo intanto rimasti, forse lo ricorderete o forse no, all'autunno del 1979 e alla fine dell'esperienza collettiva di The Studio. Che ha almeno una conseguenza positiva: l'abbandono di quella rigidità di vedute che ha caratterizzato la produzione, per tre anni e passa, dei quattro artisti e penalizzato non poco...