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Ferragosto

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L’Italia – e non solo l’Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: «contaminazioni» tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l’immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti. Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane , Torino, Einaudi, 1976

L'Estate dei Fiori Artici - Citazioni d'apertura, Incipit e Quarta di copertina

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Concludo, con questo post, la serie di anteprime destinate a preparare la strada all'uscita del mio vero primo romanzo, L'Estate dei Fiori Artici . Le altre due sono 5 cartoline dall'Estate dei Fiori Artici e il recentissimo Indice dei nomi, delle opere e dei personaggi . * * * Comincio con le due citazioni da me poste in apertura del libro e che, unite insieme, sintetizzano l'idea fondamentale attorno a cui ho costruito la storia. La prima è del saggio africano Ogotemmêli , ed è riportata dall'etnologo francese Marcel Griaule nella sua opera più celebre,  Dio d’acqua : Gettare un nome significa gettare una forma, un supporto, e la forma migliore e il supporto più adatto a ricevere la forza vitale dell’essere (...) Lo stesso si può dire del disegno. Soprattutto se la materia con la quale si dipinge è efficace, soprattutto se le parole che accompagnano i gesti della mano sono esplicite e obbliganti. La seconda è invece dello psicologo junghiano Luigi Aurigemma...

Stand-by

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L'Occidente sognava di essere enciclopedia e bordello, palcoscenico e museo, Eden, politecnico, serraglio: una volta quel sogno si stava compiendo, nel Palais-Royal. Ma il sogno ebbe paura di se stesso. Ci accompagna, sospeso. Roberto Calasso, La rovina di Kash * * * Nell'immagine: Perspective du Palais Royal, fontaines et jardin de Versailles  (Scuola francese, fine del XVII secolo).

I libri nella mia vita - Progetto di autobiobibliografia

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Avevo inizialmente concepito questo post come parte della serie intitolata In compagnia dei lupi , e scritto questi due paragrafi: Ed ecco che dopo le primissime letture, e dopo l'arrivo dei Quindici , nella mia vita, sono arrivati anche i primi tre romanzi: Robinson Crusoe , Il libro della giungla e Il richiamo della foresta . L'avventura si affiancava così alla fiaba, prefigurando in tal modo i due ambiti essenziali con cui mi sarei poi confrontato, come lettore e come scrittore, nella mia vita adulta: il fantastico e il realismo. Una curiosità interessante è che all'interno di tutti e tre questi romanzi, i miei primi tre romanzi , siano presenti, con un ruolo più o meno significativo, i lupi. E che  Il richiamo della foresta , storia di un cane domestico che ridiventa lupo attraverso il graduale risveglio in lui delle memorie ancestrali della razza, sia stato scritto da un uomo, Jack London, soprannominato "the wolf" - il lupo. Ma è successo poi che...