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Visualizzazione dei post da agosto, 2020
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The Studio Section Seven - Gli anni '80 /5: The Epic Years I

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E' la primavera del 1980 quando, a un anno esatto dal debutto di Heavy Metal  a opera della National Lampoon, la Marvel di Stan Lee decide di tentare a sua volta la strada dell' adult fantasy , lanciando sul mercato una rivista chiamata  Epic Illustrated . Ne affida la direzione alla mano esperta di  Archie Goodwin  - considerato uno dei migliori editor e sceneggiatori di fumetti di sempre - e l'illustrazione di copertina del primo numero a un maestro riconosciuto del fantasy qual è  Frank Frazetta . E già così ce ne è a sufficienza per attirare i fan del genere, anche se nelle pagine interne la Marvel punta, e punterà per l'intero ciclo delle pubblicazioni, al compromesso, scegliendo di affiancare a specialisti del genere fantasy alcuni  dei suoi migliori  "interni"  maturati nel genere supereroistico . Ma pur se contrassegnata da una buona partenza, e destinata ad evolversi qualitativamente con il tempo,  Epic Illustrated  durerà appena 34 numeri. A

Favole di vendetta [Facebook]

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Secondo Nietzsche due grandi 'favole di vendetta' si sono spartite il mondo: si è presa l’Occidente una; l’Oriente l’altra. Queste due favole parlano, rispettivamente, del figlio di un falegname che si pretese re e del figlio di un re che si pretese mendicante. Si trattò così, prima di tutto, di vendette contro la storia personale. O contro l'eredità paterna. O entrambe le cose. Il figlio del falegname divenne il profeta del “cento volte tanto fin da questa vita”. Il figlio del re giudicò già così ogni cosa di troppo.

Parmenide [Facebook]

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Pubblico qui oggi un secondo mio intervento su Facebook dopo il precedente  Sull'equivoco del Nirvana . Si tratta, anche stavolta, di un intervento minimale, di una "scheggia". E non perché non mi piaccia l'idea di presentare certi temi " forti" in forma più estesa (ritengo anzi che i tempi siano finalmente maturi per farlo), ma gli stessi motivi che mi impediscono di stare sul blog non mi permettono, in questo momento, di concepire niente del genere. E non è dopotutto detto che, mattoncino per mattoncino, uno non finisca per costruire ugualmente qualcosa... * * * La lezione di  Parmenide  (VI sec. a.C.) sulle due Vie, come ogni Sapere principiale , è eterna e sempre attuale. La verità è solo relativa alla via dell’Essere ( to eon ), mentre la via del non-Essere ( to me eon ) è "un sentiero su cui nulla si apprende" (παναπεύθεα ἓμμεν ὰταρπόν). Negando (ateismo) o ignorando (agnosticismo) la realtà dell’Essere, e facendo provenire dal