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I mitologi dove meno te li aspetti

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Quando ho iniziato a tesserlo, questo post doveva essere nelle mie intenzioni il terzo della serie intitolata al Re dei gatti e il tramonto degli oracoli . Però più andavo avanti, più vedevo assottigliarsi il filo che lo collegava ai due post che lo precedevano. Ho quindi deciso che i post intitolati al Re dei gatti sarebbero rimasti alla fine due, e che sarebbero confluiti, insieme a questo e agli altri di argomento simile che seguiranno, in un affresco di più ampio respiro sul mito, che mi permetta di proseguire nel solco tracciato ma con una maggiore libertà e fluidità. Anche perché sistematicità e compiutezza, come sapeva bene Platone, sono quanto di più anti-mitologico si possa immaginare. Fatta questa premessa, mi sento adesso libero di dare il via alle danze (a ritmo di Baccanale, per cominciare), partendo da un mio ricordo di gioventù molto particolare. * * * 1. La tela di Penelope Nei miei ricordi, il panorama delle edicole nella prima metà degli anni sett...