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Non ho dimenticato... Alessandro Momo /2 di 2

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Si sentiva un'aria di cambiamento, gli anni '70 stavano rinnovando miti e liturgie anche nel nostro cinema, dopo che per anni non era venuto fuori niente di nuovo. Era un processo lento, ricordo che non ci sentivamo capiti, che critici e registi parlavano ancora un linguaggio da vecchi. Mentre noi andavamo allo sbaraglio, felici della nostra sincerità, che spesso sembrava solo sprovvedutezza. Ecco, questo era il nostro mondo, di Alessandro e mio. Eleonora Giorgi Alessandro Momo non morì subito. Se i dati della stampa in questo caso sono esatti, l’incidente avvenne alle 14,35 (ora in cui l’orologio da polso di Momo cessò di correre) sul lungotevere Cadorna, all’altezza dell’ostello della gioventù, e lui morì alle 23,05, dopo un inutile, estremo tentativo dei medici di strapparlo alla morte. Ebbe se non altro il tempo di scambiare alcune frasi con il padre prima di essere portato in sala operatoria. A caldo i giornali furono densi di dettagli sull’incidente e...

Non ho dimenticato... Alessandro Momo /1 di 2

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E' che in quegli anni, per quelli come lui... cioè giovani, ragazzi che si esponevano, che ci credevano... in qualsiasi cosa credessero, morire era più facile. Eleonora Giorgi Questa estate ho avuto voglia di rivedermi, uno di seguito all'altro, i tre film con Alessandro Momo che avevo veduto negli anni '70, in occasione della loro prima distribuzione nelle sale:  Malizia ,  Peccato veniale e  Profumo di donna . Famoso al di là dell’immaginabile (per chi non c’era) negli anni ’70, grazie soprattutto a Malizia , film culto di un’intera generazione che gli procurò anche una nomination al nastro d’argento di Taormina come miglior attore esordiente, Alessandro Momo è presto sfuggito alla memoria collettiva oltre che alla memoria, a compartimenti stagni questa, degli addetti ai lavori. Per dire, il Dizionario del cinema italiano  della Gremese, anno di uscita 1991, nel secondo dei due volumi dedicati agli attori passa con disinvoltura da Domenico ...