Questo sito utilizza cookie di Google e di altri provider per erogare servizi e analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google per le metriche su prestazioni e sicurezza, per la qualità del servizio, generare statistiche e rilevare e contrastare abusi. Navigando nel blog accetti l'uso dei cookie e il trattamento dati secondo il GDPR. Per maggiori dettagli leggere l'Informativa estesa.

The Studio Section Six - 1976-79: Gli anni di The Studio /5




Dopo che Barry Smith, nel 1974, aveva dato vita alla Gorblimey Press, fu poi la volta di Berni Wrightson, un triennio più tardi, di fondare la sua personale casa editrice: la Tyrannosaurus Press. Non che morisse dalla voglia di farlo, memore com'era della tutt'altro che esaltante esperienza vissuta a suo tempo con Abyss, ma è comunque indubitabile che nel 1977, cioè nel pieno dell'esperienza di The Studio, il nostro vedesse ancora nell'autopubblicazione l'opzione privilegiata, se non esclusiva, per commercializzare la sua versione illustrata del Frankenstein di Mary Shelley. Chissà quindi che faccia avrebbe mai fatto, se qualcuno venuto dal futuro gli avesse allora rivelato che la sua Grande Opera sarebbe stata infine pubblicata, sei anni più tardi, proprio dalla Marvel, cioè dalla stessa casa editrice con cui lui aveva praticamente rotto ogni rapporto fin dai tempi di un'altra esperienza per lui poco fortunata incentrata su una storia a fumetti dell'howardiano King Kull.
Ma torniamo alla casa editrice, il cui nome, Tyrannosaurus Press, non è forse la scelta che più ti aspetti dal Maestro del macabro, ma che lui motivò con il portarsi con sé fin dagli anni dell'infanzia, accanto alla passione per la creatura di Mary Shelley, anche quella, molto meno esclusiva, per i dinosauri. Aggiungeremo qualcos'altro fra breve al riguardo di questa seconda passione, ma non prima di aver speso ancora delle parole sull'altra, che è poi quella con la P maiuscola.
Nel 1977, Wrightson non ha ancora realizzato tutte le illustrazioni che ha in mente per il suo Frankenstein, ma ritiene comunque che sia ormai tempo di utilizzare la sua neonata Tyrannosaurus Press per proporne almeno una parte. Un po' per impazienza, certo, ma anche e soprattutto perché pensa, in questo modo, di potersi finanziare la stampa del volume una volta ultimato. Progetta così di realizzare alcuni portfolio - almeno due ma non più di tre, per non diffondere anzitempo un numero eccessivo di illustrazioni - che presentino in anteprima, in forma di stampe di grande formato, alcune delle immagini che poi confluiranno nel Frankenstein.
Il primo di questi portfolio, con sei stampe in bianco e nero, vede la luce nello stesso 1977, in un'edizione dalla tiratura limitata in mille copie, numerate e autografate dall'artista, che va presto esaurita; il secondo appare invece l'anno successivo, con le stesse caratteristiche del precedente ma con tiratura raddoppiata, e in più una sorpresa destinata a premiare i fan per il successo garantito all'iniziativa: un'illustrazione che non è previsto appaia nell'edizione definitiva del volume ed è quindi concepita per essere di esclusivo possesso degli acquirenti il portfolio.

A sinistra: la copertina del primo portfolio, che dopo la sostituzione della dicitura "portfolio" con "illustrated by"
diventerà anche il frontespizio dell'edizione Marvel. A destra: la copertina del secondo portfolio.

Molto interessante, del secondo portfolio, anche la quarta di copertina (riprodotta qui sotto), che rivela come, nel 1978, Wrightson fosse ancora fermo sul numero di cento illustrazioni da lui concepito inizialmente. Solo successivamente l'artista, resosi conto che una simile quantità di immagini era sproporzionata rispetto alla quantità di testo, portò il numero a cinquanta, sebbene poi l'edizione definitiva ne ospitò alla fine ancora meno: solo quarantatré. Sempre la stessa quarta di copertina rivela inoltre chiaramente come Wrightson prevedesse allora di pubblicare il volume in una data non troppo lontana: o la fine del 1980 o l'inizio del 1981.

A sinistra: la quarta di copertina del secondo portfolio. A destra: l'illustrazione esclusiva
del secondo portfolio, destinata a non apparire nel volume.

Le cose andarono tuttavia molto diversamente, in ogni senso. Per cominciare, la stessa Tyrannosaurus Press ebbe vita brevissima e si limitò a dare alle stampe, oltre ai due portfolio citati, solo un paio di poster: uno, a colori, si intitola Ode to a Scottish Prayer ed è quello che appare in alto in apertura del post; l'altro, in bianco e nero, riguarda ancora una volta il capolavoro di Mary Shelley e riproduce un'illustrazione che finirà poi per diventare la copertina del terzo e ultimo portfolio su Frankenstein, pubblicato nel 1980 non dalla casa editrice di Wrightson, già defunta, bensì dalla francese Éditions du Triton. Come i precedenti due, anche questo portfolio, stampato in 1200 copie, è numerato e autografato dall'artista, ma ha la particolarità di proporre sei illustrazioni tutte non destinate a comparire nel volume, alcune addirittura pescate tra quelle giudicate insufficienti da Wrightson e da lui sostituite con una nuova versione (vedi, al riguardo, il post precedente). Comunque sia, la quarta di copertina rivela stavolta che Wrightson, nel 1980, ha almeno già chiara in mente la struttura definitiva del suo Frankenstein, anche nel numero delle illustrazioni, già ridotto a quarantatré.

A sinistra: la copertina del terzo e ultimo portfolio. A destra: la quarta di copertina del terzo portfolio.

Ma se Wrightson si stancò presto della sua Tyrannosaurus Press (come anche, più in generale, dell'esperienza di The Studio), una sorte non troppo diversa era toccata, poco prima, a un suo progetto che aveva a che fare proprio con i dinosauri. Il "tirannosauro" era infatti stato preceduto dall'allosauro... ma anche dal diplodoco, dall'adrosauro, dal plesiosauro e dal triceratops... dopo che a metà del 1976, in coincidenza quindi della nascita di The Studio, a Wrightson era balenata l'idea di realizzare e pubblicare qualcosa di analogo a THE MONSTER, Color the Creature Book, il coloring book di grande successo da lui realizzato anni prima in collaborazione con Phil Seuling, il noto organizzatore della Convention del fumetto di New York City oltre che inventore delle fumetterie. Con la differenza che stavolta avrebbe fatto tutto lui da solo, i testi come i disegni, e che al posto dei mostri ci sarebbero stati i dinosauri. Fa però in tempo a realizzare soltanto cinque dei sedici disegni previsti, prima di avere un ripensamento e fermarsi:
Dopo aver disegnato cinque immagini, decisi di non farne di niente del libro. Prima di tutto, non ero più convinto della dell'idea dei dinosauri, e poi non riuscivo a immaginare un bambino che si dedicasse a colorare cose del genere. Se si osserva il triceratops si capisce quel che voglio dire. Il disegno è pieno di steli d'erba. Nessun bambino si proverà mai a colorarli uno per uno. Semplicemente decisi che non era un'idea fattibile. La miglior cosa da fare era che colorassi i disegni io stesso per poi metterli in vendita come stampe a colori.


Berni Wrightson, Allosaurus

Berni Wrightson, Diplodocus

Berni Wrightson, Hadrosaurus

Berni Wrightson, Plesiosaurus

Berni Wrightson, Triceratops


Ed è così che andarono le cose. Nel 1977 la Land of Enchantment produsse e mise in commercio cinque stampe d'arte a colori con i dinosauri di Wrightson, in tiratura limitata a sole cento copie ciascuna numerate e autografate dall'artista.
Le altre undici immagini previste rimasero invece solo nella mente di Wrightson che decise di aver detto abbastanza sull'argomento dinosauri, almeno per il momento. Non bisogna del resto trascurare il dettaglio che alcune di queste immagini - quelle relative al diplodoco, all'adrosauro e al triceratops - appaiono decisamente insolite nella produzione complessiva dell'artista. Per l'assenza in esse di quei caratteri di macabro e grottesco che sono l'indiscusso suo marchio di fabbrica e che, in questo caso particolare, si conservano intatti solo nell'allosauro e nel plesiosauro.


* * *

The Studio - Complete Comics Chronology IX: April 1971 - September 1971

Puoi vedere le immagini in formato più grande cliccandoci sopra.

Barry Windsor-Smith: Cover + "The Tower of the Elephant" (20 pg)
Conan the Barbarian #4 - Marvel Comics group, April 1971 (Comic-book)
Editor: Stan Lee
Writer: Roy Thomas (adaptation from an original story by Robert E. Howard)
Inker: Sal Buscema
Bernard Albert Wrightson: "Night Prowler!" (4 pg)
House of Mystery #191 - DC Comics, April 1971 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando
Writer: Len Wein
Bernard Albert Wrightson: Inkong on "What the Gods Have Joined Together" (19 pg)
Sub-Mariner #36 - Marvel Comics group, April 1971 (Comic-book)
Editor: Stan Lee
Writer: Roy Thomas
Penciler: Sal Buscema
Jeffrey Catherine Jones: "Fourteen Months!" (4 pg)
The Witching Hour #14 - DC Comics, April 1971 (Comic-book)
Editor: Murray Boltinoff
Writer: Gerry Conway
Michael William Kaluta: Cover + "Fem-Lib" (6 pg)
+ "Swinging Encounter Group Unltd." (centerspread)
Blast #2 - G. & D. Publications, Inc., Maj 1971 (Magazine)
Writer: Bob Smolin ("Fem-Lib")
Barry Windsor-Smith: Cover + "Zukala's Daughter" (19 pg)
Conan the Barbarian #5 - Marvel Comics group, Maj 1971 (Comic-book)
Editor: Stan Lee
Writer: Roy Thomas
Inker: Frank Giacoia
Barry Windsor-Smith: "The Frost Giant's Daughter" (11 pg)
Savage Tales #1 - Curtis Magazines (Marvel), Maj 1971 (Magazine)
Editors: Stan Lee and Roy Thomas
Writer: Roy Thomas
Barry Windsor-Smith: "Ware the Winds of Death" (10 pg)
Astonishing Tales #6 - Marvel Comics group, June 1971 (Comic-book)
Editor: Stan Lee
Writer: Gerry Conway
Inker: Bill Everett
Barry Windsor-Smith: Cover + "Devil-Wings Over Shadizar!" (20 pg)
Conan the Barbarian #6 - Marvel Comics group, June 1971 (Comic-book)
Editor: Stan Lee
Writer: Roy Thomas
Inker: Sal Buscema
Bernard Albert Wrightson: Cover + "Macabre Mystery" (1 pg)
+ "Eerie Adventure" (1 pg) + "Monsters" (1 pg) + "Science-Fiction" (1 pg)
DC 100-Page Super Spectacular #4 - DC Comics, Summer 1971 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando
Michael William Kaluta: "The Amazons Of Reeds Crossing" (4 pg)
Billy the Kid #85 - Charlton Comics, July 1971 (Comic-book)
Editor: Sal Gentile
Barry Windsor-Smith: Cover + "The Lurker Within" (19 pg)
Conan the Barbarian #7 - Marvel Comics group, July 1971 (Comic-book)
Editor: Stan Lee
Writer: Roy Thomas (adaptation from an original story by Robert E. Howard)
Inker: Sal Buscema, Dan Adkins
Bernard Albert Wrightson: Inking on "Peril in Plastic" (22 pg)
Green Lantern #84 - DC Comics, July 1971 (Comic-book)
Editor: Julius Schwartz
Writer: Denny O'Neil
Penciler: Neal Adams
Bernard Albert Wrightson: Cover + Title page + "Swamp Thing" (8 pg)
House of Secrets #92 - DC Comics, July 1971 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando
Writer: Len Wein
Michael William Kaluta: "The Man Who Cheated Time" (7 pg)
Superman #240 - DC Comics, July 1971 (Comic-book)
Editor: Julius Schwartz
Series: The Fabulous World of Krypton
Jeffrey Catherine Jones: "Quest" (7 pg)
Vampirella #12 - Warren Publishing, July 1971 (Magazine)
Editor: James Warren
Barry Windsor-Smith: Cover* + "The Keepers of the Crypt" (19 pg)
Conan the Barbarian #8 - Marvel Comics group, August 1971 (Comic-book)
Editor: Stan Lee
Writer: Roy Thomas (adaptation from an original story by Robert E. Howard)
Inker: Tom Sutton, Tom Palmer
* Inking by Sal Buscema, Alterations on woman by John Romita
Bernard Albert Wrightson: Cover
House of Mystery #193 - DC Comics, August 1971 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando
Bernard Albert Wrightson: Cover
House of Secrets #93 - DC Comics, August 1971 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando
Bernard Albert Wrightson: Cover
House of Mystery #194 - DC Comics, September 1971 (Comic-book)
Editor: Joe Orlando


* * *


L'immagine di apertura del post è: Berni Wrightson, Ode to a Scottish Prayer (Tyrannosaurus Press, 1977).

La citazione di Bernie Wrightson è tratta da: B. W., A Look Back. Underwood-Miller 1979, 1991. Edited by Christopher Zavisa. Traduzione dall'inglese mia.

Commenti

  1. Sai che non riesco a ricordare all'epoca dove ho incontrato per la prima volta quelle tavole di Frankenstein? Comunque grazie per un'altra puntata della storia di un artista che ho scoperto grazie a te - visto che conoscevo il suo lavoro senza sapere fosse suo! - e che ormai può considerarmi suo fan;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per l'interesse, Lucius. E per esserti arruolato tra i fan del grande Berni :-)
      Sulle tavole di Frankenstein non so che dirti, neanche credo che quel volume sia mai stato edito in Italia... probabilmente le hai viste in rete.

      Elimina
    2. Probabilmente mi confondo. Ricordo che da ragazzo, quando anch'io come Berni mi innamorai del Frankenstein, mi capitò per le mani un giornale con una bellissima illustrazione, che ho conservato per anni ma che dubito di avere ancora. Forse è solo il ricordo che me la fa collegare a queste illustrazioni...

      Elimina
    3. Chissà, forse era davvero un'illustrazione di Wrightson... dopotutto il volume circola dal 1983 e alcune illustrazioni descritte in questo post addirittura dal 1977.

      Elimina
  2. Sbaglio o avevi abbandonato da un po' di tempo questa serie di post?
    Comunque i disegni sui dinosauri non avrebbero sfigurato in un testo divulgativo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, Marco, non ho mai abbandonato questa serie. Il precedente post di "The Studio", sempre su Wrightson e Frankenstein, risale al 30 aprile. E' semplicemente il mio ritmo di produzione di post a essere diminuito sensibilmente per ragioni pratiche.
      Riguardo poi al possibile valore documentario delle immagini di dinosauri, sono d'accordo su tutte a eccezione del plesiosauro. Prima di tutto, ho dei dubbi che una dentatura di quel tipo sia verosimile, inoltre se osservi bene i pesci sulla sinistra noterai che hanno un'aria cartoon-esca. Anche i loro occhi sono posizionati come su un volto umano anziché laterali.

      Elimina
    2. Sì, forse quello è il meno riuscito, concordo.

      Elimina
    3. Più che il meno riuscito direi il più genuinamente wrightsoniano ;-)

      Elimina

Posta un commento

Chi commenta su questo sito lo potrà fare solo da loggato con Google. Deve quindi essere consapevole che il suo username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile. Potrà portare al Profilo di Blogger o a quello di Google+ a seconda della impostazione che si è scelta.
Gli utenti possono eliminare i commenti che hanno inserito. A una eliminazione definitiva provvederà direttamente l'amministratore del sito nel minor tempo possibile. Gli estremi dell'account saranno memorizzati per facilitare commenti successivi.
Tutti i commenti contenenti link per scambio visite o con link che indirizzano a contenuti non attinenti a quanto trattato nei post saranno celermente rimossi dal blog.

Post popolari in questo blog

Non ho dimenticato... Alessandro Momo /2 di 2

Non ho dimenticato... Alessandro Momo /1 di 2

10 serie a fumetti che hanno scandito i miei anni '70

Vikings S03 E07-10: La presa di Parigi

Il libro azzurro della fiaba - I sette libri della fiaba Volume 1

Sette opere d'arte per sette poesie

I misteriosi Quindici