The Studio - Section Five: Jones, Kaluta e Wrightson /2
La condivisione di uno stesso spazio si rifletté (inevitabilmente?) anche sulle carriere dei nostri tre giovani artisti, che proprio tra la fine degli anni' 60 e i primi anni '70 si trovarono spesso a comparire, con le rispettive opere, sulle pagine di una stessa pubblicazione. Si trattava, nella stragrande maggioranza dei casi, di fanzine, cioè di pubblicazioni amatoriali o semiprofessionali, in genere stampate in bianco e nero, e anche destinate il più delle volte a vita breve o brevissima, perfino di un solo numero. Gli stessi Jeff Jones, Michael Kaluta e Berni Wrightson ne realizzarono una che subì proprio questa sorte. Intitolata Abyss, può essere considerata il primo tentativo, in ordine di tempo, dei tre amici, colleghi e coinquilini di unire i rispettivi talenti per produrre qualcosa di esclusivamente loro, libero da ogni pressione esterna che non fosse quella, inevitabile, del pubblico dei lettori che doveva giudicare il loro lavoro e sostenerli economicamente. Anche se Abyss, il cui primo e unico numero vide la luce nel novembre 1970, fu - come raccontato da Wrightson in A look Back - soprattutto un'idea di Bruce Jones:
Bruce arrivò in città parlando di arte, deplorando il fatto che quasi tutte le riviste in giro fossero brutte com'erano. Bruce era un perfezionista al limite della follia. Era terribilmente deluso dalla constatazione che dai tempi della EC non fosse ancora stato fatto niente di altrettanto buono e decise di correre ai ripari.
Dal punto di vista tecnico, la rivista fu concepita secondo una struttura perfettamente quaternaria, con ciascuno dei quattro autori che si prende per sé una pagina di copertina e otto pagine interne. L'unica "asimmetria" percettibile è dovuta alla scelta di Michael Kaluta di non riempire le otto pagine di albo a sua disposizione con un'unica storia, bensì con due storie di quattro pagine ciascuna. Per quel che riguarda invece la copertina, per il fronte la scelta cadde su un disegno di Wrightson, mentre le illustrazioni di Jeff Jones, Bruce Jones e Kaluta andarono a occupare rispettivamente la seconda, la terza e la quarta di copertina.
Nelle pagine interne domina, con tre storie - The Hunter and the Hunted di Kaluta, Specimen di Bruce Jones e Union di Jeff Jones - l'horror fantascientifico, a cui si aggiungono il fantasy della seconda storia di Kaluta, The Apprenticeship, e il comico grottesco di Wrightson, che, per sua ammissione a corto di idee, scelse la via più facile limitandosi, con le sue Wrightson's Revolting Rhymes, a fare la parodia delle tradizionali Nursery Rhymes.
Ma alla fine, a dispetto dell'impegno profuso e della qualità oggettiva della pubblicazione, il risultato non fu quello sperato. Wrightson ricorda che il loro guadagno fu, a conti fatti, di 25 dollari a testa. Per fare un confronto, lo stesso Wrightson e Vaughn Bodé per una storia di tre pagine di Purple Pictography ricevevano dalla rivista Swank un compenso di 700 dollari.
Ma alla fine, a dispetto dell'impegno profuso e della qualità oggettiva della pubblicazione, il risultato non fu quello sperato. Wrightson ricorda che il loro guadagno fu, a conti fatti, di 25 dollari a testa. Per fare un confronto, lo stesso Wrightson e Vaughn Bodé per una storia di tre pagine di Purple Pictography ricevevano dalla rivista Swank un compenso di 700 dollari.
Due pubblicità da due fanzine del 1970, This Is Legend #1 (a sinistra) e Infinity #2 (a destra), che mostrano la pagina iniziale di quattro delle cinque storie contenute in Abyss. |
Il favoloso quartetto non era però disposto ad arrendersi così facilmente e tentò di autofinanziarsi con l'Abyss Portfolio, una collezione di stampe artistiche, con tiratura limitata a 500 copie, a cui ognuno dei quattro contribuì con un'illustrazione numerata a mano e autografata per 500 volte. A completare il tutto, due illustrazioni (non autografate) di Richard Corben (altro grande artista che meriterebbe una serie di post a sé).
Comunque sia, neanche questa operazione si rivelò sufficiente a risollevare le sorti della prozine, che rimase così una delle tante pubblicazione one shot della storia del fumetto.
Comunque sia, neanche questa operazione si rivelò sufficiente a risollevare le sorti della prozine, che rimase così una delle tante pubblicazione one shot della storia del fumetto.
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The Studio - Complete Comics Chronology II: June 1968 - Spring 1969
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Jeffrey Catherine Jones: "A Change in the Moon!" (8 pg) Eerie #15 - Warren Publishing, June 1968 (Magazine) Editor: James Warren Writer: Clark Diamond | |
Michael William Kaluta: "A Hole In Space" part II (6 pg) + 1 illustration w/ Steve Hockman Spa Fon #4 - E.C., June 1968 (Fanzine) Editor: Rich Hauser | |
Bernard Albert Wrightson: 2 illustrations + Back Cover Spa Fon #4 - E.C., June 1968 (Fanzine) Editor: Rich Hauser | |
Bernard Albert Wrightson: "A Case of Coscience" (10 pg.) (Link) Castle of Frankenstein #16 - Gothic Castle Publishing Company, July 1968 (Magazine) Editor: Bhob Stewart | |
Bernard Albert Wrightson: 1 illustration Amra Vol. II #49 - Terminus, August 1968 (Fanzine) Editor: George H. Scithers | |
Jeffrey Catherine Jones: Cover Trumpet #8 - Tom Reamy, September 1968 (Fanzine) Editor: Tom Reamy | |
Bernard Albert Wrightson: Back cover Trumpet #8 - Tom Reamy, September 1968 (Fanzine) Editor: Tom Reamy | |
Jeffrey Catherine Jones: 1 illustration ERBdom #25 - Camille Cazedessus Jr., October 1968 (Fanzine) Editor: Camille Cazedessus Jr. | |
Bernard Albert Wrightson: Profile w/ 4 illustrations Squa Tront #2 - E.C., October 1968 (Fanzine) Editor: Jerry Weist | |
Michael William Kaluta: "Artificial Limbs" (1 pg) Gothic Blimp Works #2 - East Village Other, Winter 1968 (Fanzine) Editor: Vaughn Bodé | |
Bernard Albert Wrightson: Illustration Fandom Annual #2 - SFCA, 1969 (Fanzine) Editor: G.B. Love | |
Michael William Kaluta: Illustration w/ Steve Hickman Fandom Annual #2 - SFCA, 1969 (Fanzine) Editor: G.B. Love | |
Jeffrey Catherine Jones: 1 Illustration Seraphim #4 - Tom Veilleux, 1969 (Fanzine) Editor: Tom Veilleux | |
Bernard Albert Wrightson: 1 Illustration Seraphim #4 - Tom Veilleux, 1969 (Fanzine) Editor: Tom Veilleux | |
Bernard Albert Wrightson: 1 Illustration + Inside back cover Squa Tront #3 - E.C., 1969 (Fanzine) Editor: Jerry Weist | |
Bernard Albert Wrightson: 1 illustration Trumpet #9 - Tom Reamy, 1969 (Fanzine) Editor: Tom Reamy | |
Barry Windsor-Smith: Illustration (Daredevil) Voyage to the Center of Comics #1 - Bob Wiacek, 1969 (Fanzine) Editors: Bob Wiacek; Steve Mitchell | |
Barry Windsor-Smith: "The Rage of Blastaar" (15 pg) + Cover X-Men #53 - Marvel Comics group, February 1969 (Comic-book) Editor: Stan Lee Writer: Arnold Drake Inker: Mike Esposito | |
Barry Windsor-Smith: Cover Captain Marvel #11 - Marvel Comics group, March 1969 (Comic-book) Editor: Stan Lee | |
Barry Windsor-Smith: "If In Battle I Fall..." (20 pg) + Cover art (w/ Gene Colan [Daredevil figure], John Romita) Daredevil #50 - Marvel Comics group, March 1969 (Comic-book) Editor: Stan Lee Writer: Roy Thomas; Inker: Johnny Craig | |
Bernard Albert Wrightson: "The Man Who Murdered Himself" (3 pg) The House of Mystery #179 - DC Comics, March 1969 (Comic-book) Editor: Joe Orlando Writer: Marv Wolfman Series: Cain's True Case Files | |
Barry Windsor-Smith: Cover w/ Herb Trimpe Marvel Super-Heroes #19 - Marvel Comics group, March 1969 (Comic-book) Editor: Stan Lee | |
Barry Windsor-Smith: "Twas the Night before Christmas" (page 2 except for panel 1, all of page 3, and the first two panels of page 4) Nick Fury Agent of SHIELD #10 - Marvel Comics group, March 1969 (Comic-book) Editor: Stan Lee Writers: Gary Friedrich and Frank Springer; Inker: Johnny Craig |
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L'immagine di apertura del post è: Berni Wrightson, Descent Into the Maelstrom (1976, detail).
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Chissà quanto varranno oggi quelle stampe in tiratura limitata...
RispondiEliminaNon hanno prezzi proibitivi, Ariano. Ho visto in rete in vendita tutto il portfolio a 250 euro.
EliminaBeh, diamine, allora un appassionato può permettersi di comprarsele.
EliminaSì, Ariano. Anche per questo ho deciso di pubblicare la cronologia completa. Chi volesse avere proprio tutto dei magnifici quattro, può riuscirci ;D
EliminaLetto assieme al post precedente!
RispondiEliminaStoria particolare. Non sempre questi supergruppi funzionano o hanno vita lunga, però poi col tempo vengono sempre rivalutati.
In realtà si può dire che tutti i protagonisti di questa storia siano stati premiati dalla sorte, Marco. Nel senso che si sono tutti conquistati abbastanza presto un posto al sole e lo hanno mantenuto nel corso dei decenni, con molti alti e pochissimi bassi, anche dal punto di vista economico.
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