Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2015
Questo sito utilizza cookie di Google e di altri provider per erogare servizi e analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google per le metriche su prestazioni e sicurezza, per la qualità del servizio, generare statistiche e rilevare e contrastare abusi. Navigando nel blog accetti l'uso dei cookie e il trattamento dati secondo il GDPR. Per maggiori dettagli leggere l'Informativa estesa.

Solve et Coagula - Pagina 107

Immagine
Capitolo 9 - parte 6 Davanti al computer acceso, Luisa inserì la chiavetta nella porta USB e attese che l’apertura automatica visualizzasse il suo contenuto sullo schermo. Poi cliccò con il tasto destro sul file che aveva nominato semplicemente disegno e lo aprì nel visualizzatore immagini di Windows. Ai suoi due amici aveva solo detto che una volta a casa avrebbe loro mostrato la scannerizzazione di un disegno di suo padre, così all’apparizione dell’immagine fece subito seguito un’esclamazione di meraviglia. «Hel!» aggiunse Fabrizio. «E lo ha fatto tuo padre? Non sapevo che fosse così bravo a disegnare» osservò Giulia. «Io avevo visto i suoi disegni del tempo del liceo» spiegò loro Luisa, «ma non sapevo che avesse ripreso. Comunque non ha importanza, non è questo il punto. Non vi siete accorti di una cosa? Guardate con attenzione il lato sano del volto…». Giulia capì subito a cosa si riferiva l’amica. «Cazzo! E’ lei, non ci sono dubbi. E tu non ne sapevi niente? Quan

Boomstick Award 2015 !

Immagine
Terminato il ciclo di post sulla vita e l'arte di Tyra Kleen (non sapete chi è? Leggete i quattro post che le ho dedicato!) contavo di scrivere la nuova pagina di Solve et Coagula , che freme nelle mie dita, e passare poi al seguito di Apollo servo di Admeto . Ma ecco che, in uno stesso giorno, mi piovono addosso due Boomstick Award che devo e voglio onorare al più presto... adesso! . O quasi. Voglio prima ringraziare pubblicamente i due blog che mi hanno premiato: Obsploitation di The Obsidian Mirror e Sicilianamente di Alessia H.V. (i link ai loro blog li trovate più in basso) e bearmi delle loro motivazioni. Ecco cosa dicono di me (!): ...in poco più di un anno è riuscito a mettere in piedi un vero capolavoro che guardo con malcelata invidia. Il fatto poi di essere il commentatore più assiduo di Obsploitation aggiunge solo punti... (Obsploitation) L'uomo dalle molte che vite che nemmeno un gatto potrebbe immaginarsele e di cui ancora sappiamo troppo poco! (

Tyra Kleen, questa sconosciuta? /4 di 4

Immagine
Al suo ritorno in Europa, nel 1921, Tyra Kleen approdò prima di tutto in Olanda, dove contribuì con 60 pagine di illustrazioni a un'opera di un'orientalista olandese, Angelino de Kat, dal titolo  Mudra's op Bali. Handhoudingen der Priesters ('s-Gravenhage, 1922). Ormai altrettanto etnografa che artista, anche l'anno successivo, in Svezia, fu coinvolta in un altro progetto a tema orientale. Insieme a una sua connazionale, la studiosa di cultura giapponese Ida Trotzig, allestì una mostra alla  Liljevalchs konsthall , dove le due donne esposero le loro collezioni di reperti orientali, rispettivamente balinesi e giapponesi. Il titolo dell'esposizione era, non a caso,  Due dame giramondo  ( Två vittberesta damer ). Anche il 1923 la vide protagonista di una mostra, al Victoria and Albert Museum di Londra stavolta, dove espose una serie di illustrazioni sui mudra che avrebbe poi fatto confluire nel suo libro Mudrās: the ritual hand-poses of the Buddha prie

Michelino, la mia prima rivista

Immagine
Dopo un post sulla collana La stella d'oro , della quale faceva parte il mio primo libro letto, e altri tre dedicati alla mia prima enciclopedia, I quindici , in questo nuovo capitolo del mio Progetto di autobiobibliografia mi occupo della prima rivista che abbia fatto ingresso nella mia vita, nella primavera del 1967: Michelino . Michelino  era un periodico delle edizioni Fabbri che mia madre mi acquistava ogni settimana in edicola. Pubblicato per circa sei anni, dal 1961 al 1967, dal 1962 fu affiancato dal  Mensile di Michelino . Io, oggi come oggi, ne possiedo ventuno numeri, che vanno dall'aprile all'ottobre del 1967, ed è a questi ventuno numeri che farò riferimento come standard della rivista in questo post. Michelino si presenta come una rivista di 32 pagine formato A4, comprensive della copertina e di un inserto centrale staccabile di 12 pagine. Accanto ad alcune pagine di contenuto variabile, ospitava un buon numero di rubriche fisse che spesso occupav

Tyra Kleen, questa sconosciuta? /3 di 4

Immagine
Tyra Kleen condensò l'esperienza del suo viaggio in India in un nuovo libro,  Strövtåg i Orienten  ( Escursioni in Oriente ), che fece pubblicare a Stoccolma nel 1911. Ecco come lei stessa scelse di presentare il volume nell'introduzione: Quelle che seguono non vogliono essere nulla di più delle impressioni visive superficiali di un perdigiorno o di un vagabondo che viva e goda di quello che vede, libere da approfondimenti di qualsiasi genere. Ma a dispetto di questo tentativo di auto-svalutazione, già tra le pagine di questo libro si annidavano le premesse della grande svolta umana e artistica che attendeva l'artista svedese. Non erano state infatti le attrazioni turistiche del subcontinente asiatico, i suoi tanti monumenti e templi, a solleticare l'attenzione della donna, ma piuttosto la luce e i colori dei luoghi e la bellezza e la grazia dei loro abitanti. Rimase soprattutto colpita dall'isola di Ceylon (l'odierno Sri Lanka) dove trovò che i rag

Solve et Coagula - Pagina 106

Immagine
Capitolo 9 - parte 5 «Adocentyn è una città immaginaria citata per la prima volta, almeno così scrive il mio ex amico nel suo racconto, nel Picatrix , un testo medievale arabo. Pare che Ermete Trismegisto l’avesse costruita da qualche parte in Egitto e avesse eretto al suo centro un castello con quattro porte, tutte sormontate dalla statua di un animale guardiano in cui aveva insufflato dentro uno spirito vivente e parlante. Sulla porta a est dominava un’aquila, su quella a ovest un toro, su quella a sud un leone e su quella a nord un cane. Un particolare strano quest'ultimo, no?». «Cosa è strano?» domandò Giulia. «I primi tre animali sono quelli che simboleggiano gli evangelisti o che compaiono nella Sfinge, ma non il cane» intervenne Luisa. Fabrizio annuì compiaciuto. «Brava, è esattamente la risposta che avrei dato io. C’è un cane al posto dell’angelo». «E come lo spieghi?» gli chiese. «Mi sono fatto un'idea proprio stamani, ma la mia potrebbe anche essere u

Tyra Kleen, questa sconosciuta? /2 di 4

Immagine
Come ho scritto nella prima parte dell'articolo, per la giovane  Tyra Kleen  fu l'ultimo decennio dell'Ottocento quello della formazione, trascorso prima in Germania (a Dresda dal 1890 al 1892, a Karlsruhe dal 1892 al 1894, e successivamente, fino al 1895, a Monaco di Baviera), dove apprende le tecniche basilari e subisce, nell'ultimo periodo, l'influenza di Max Klinger , poi a Parigi, dove assimila gli stilemi dell'Art Nouveau e dell'arte simbolista. Sempre in Francia, nel 1896, espone per la prima volta le sue opere. Mentre è del 1897 il suo primo lavoro professionale come illustratrice, la già citata versione svedese di Dreams di Olive Schreiner. Ma è durante il soggiorno italiano, dal 1899 al 1906, che le opere di Tyra Kleen testimoniano della sua raggiunta maturità stilistica. Nel post precedente avevo già inserito due immagini esemplificative del primo, ma non ultimo, periodo italiano dell'artista, entrambe del 1905. Queste che seguono

Tyra Kleen, questa sconosciuta? /1 di 4

Immagine
Con questo post continuo il mio viaggio nella cultura svedese, con il proposito di presentarne aspetti a noi poco conosciuti. Dopo le poesie-canzoni di Dan Andersson e la musica classica di Lars Erik-Larsson , ho scelto stavolta di dedicare un articolo in quattro parti all'arte di Tyra Kleen, scrittrice, pittrice, illustratrice, viaggiatrice ed etnografa svedese. Ma Tyra Kleen non è un'artista poco conosciuta soltanto alle nostre latitudini. Per il web, si tratta quasi di un oggetto non identificato , almeno a giudicare dalla scarsità di pagine prodotte su di lei. Basta una visita a Wikipedia per rendersene conto: solo la versione svedese dell'enciclopedia né da notizia e lo fa con meno di dieci righe di testo. Ecco la mia traduzione: Tyra (anche Thyra) Kleen, nata il 29 marzo 1874 a Stoccolma e ivi morta il 17 Settembre 1951, è stata un'artista e scrittore svedese. Alcune sue illustrazioni portano la firma T.Kn. Il padre di Tyra Kleen era il diplomatico Fr

Solve et Coagula - Pagina 105

Immagine
Capitolo 9 - parte 4 Per quanto riguardava invece se stessa, Luisa si sentiva perfino sollevata. Con la questione Hel ormai alle spalle, avrebbe potuto dedicarsi a tempo pieno al tentativo di risolvere l’enigma rappresentato dal disegno di suo padre. Ma da che parte doveva cominciare? La risposta era: «Da Alessandra»; non aveva altra scelta, anche se era tutto da vedere se sarebbe o no riuscita a tirarle fuori qualcosa. Le avrebbe mostrato una foto di suo padre (ma non ancora il “mezzo ritratto” che lui aveva le aveva fatto) e le avrebbe chiesto se ricordava di aver visto quell’uomo nel loro appartamento in passato, almeno una volta. E se la sua risposta fosse stata la più probabile, cioè che non lo ricordava, allora cosa avrebbe fatto? Si sarebbe sentita costretta a mostrarle il disegno? Cercò di immaginarsi la scena. «Sai Ale? L’uomo della foto, mio padre, ha fatto questo ritratto di te, ma lui dice di non conoscerti. Buffo, no?» E lei? E lei, niente. Ogni possibilità di preve