Solve et Coagula - Pagina 105
Capitolo 9 - parte 4
Per quanto riguardava invece se stessa, Luisa si sentiva
perfino sollevata. Con la questione Hel ormai alle spalle, avrebbe potuto
dedicarsi a tempo pieno al tentativo di risolvere l’enigma rappresentato dal
disegno di suo padre. Ma da che parte doveva cominciare? La risposta era: «Da
Alessandra»; non aveva altra scelta, anche se era tutto da vedere se sarebbe o no riuscita a tirarle fuori qualcosa. Le avrebbe mostrato una foto di suo padre
(ma non ancora il “mezzo ritratto” che lui aveva le aveva fatto) e le avrebbe
chiesto se ricordava di aver visto quell’uomo nel loro appartamento in passato,
almeno una volta. E se la sua risposta fosse stata la più probabile, cioè che
non lo ricordava, allora cosa avrebbe fatto? Si sarebbe sentita costretta a
mostrarle il disegno? Cercò di immaginarsi la scena. «Sai Ale? L’uomo della
foto, mio padre, ha fatto questo ritratto di te, ma lui dice di non conoscerti.
Buffo, no?» E lei? E lei, niente. Ogni possibilità di prevedere qualcosa degli
eventi futuri si fermava lì e lasciava il posto, nella mente di Luisa, al buio
più totale. E la cosa la spaventava, molto più di quanto si fosse resa conto
fino a quel momento.
«Che ne dite di lasciarci tutta questa storia alle spalle, fin
da subito?» osservò all’improvviso Giulia, interrompendo il lungo momento di
silenzio in cui tutti e tre loro si erano abbandonati alle proprie riflessioni
interiori.
«In fondo» continuò, interpellando Fabrizio «Tu non hai
nessun bisogno di Eva Luna per promuovere i tuoi tarocchi. Sono così belli che
parlano da soli. Non sei d’accordo Lu’?».
«Sì, certo che sono
d’accordo» assentì Luisa. «La casa editrice te li acquisterà subito, Fabrizio,
vedrai. A proposito, hai novità sulla Torre?».
Ricordava come solo la sera prima si fosse ingenuamente spinta
a suggerire a Fabrizio, sull’onda della scoperta del racconto di Bradbury, di
trasformare la Torre in un faro. Ma lui aveva respinto l’idea dicendo che si
sarebbe preso una libertà eccessiva nei confronti del simbolismo originario di
quell’Arcano. Finché si trattava di sostituire il Diavolo con Pazuzu poteva
ancora andare; in fondo si trattava di Tarocchi babilonesi e il cambio era più
di forma che di sostanza, ma come avrebbe giustificato la scelta di
sostituire la Torre con un faro?
Luisa si era però appropriata, nel frattempo, di una nuova
variazione sul tema: la torre degli dei di cui aveva parlato suo padre quel
pomeriggio, durante il resoconto della sua esperienza con l’LSD. Avrebbe dovuto
proporla come la sera prima aveva fatto con il faro di Bradbury?
Fabrizio la guardò e sorrise. «Sai che la tua citazione del
faro di ieri sera mi ha fatto ricordare di qualcosa? Appena sono arrivato a
casa mi sono messo alla ricerca di alcuni vecchi fogli di carta che contenevano
il racconto di un mio vecchio amico, un tipo davvero strano che voleva
diventare uno scrittore. Chissà, forse alla fine lo è diventato davvero, a mia
insaputa».
«Voleva a ogni costo» continuò dopo una breve pausa «che io
illustrassi un suo racconto che aveva a che fare con la magica città di
Adocentyn. Sapete di cosa si tratta?».
Luisa e Giulia risposero di no.
Nemmeno io! Ascoltiamo! *_*
RispondiEliminaComunque mi piace come riesci a creare atmosfere narrative che ad ogni scheggia mantengono un comune filo, nonostante magari certi episodi vengono messi in stand by perché vi è necessità di dire dell'altro prima!
Forse l'impressione è accentuata dalla pubblicazione a schegge. Forse in un libro completo la cosa salterebbe meno all'occhio. Forse.
EliminaSono curiosa come una scimmia!!!!!
RispondiEliminaps ma non era anche i papà di Luisa che voleva fare lo scrittore? O mi sbaglio? Sai la memoria non è più quella di una volta.... :)))
Spero di riuscire a sbrogliarmela anche con questa :P
EliminaEra Luisa stessa che aveva fatto un timido tentativo di avventurarsi nella scrittura tra la fine delle superiori e l'inizio dell'università :)
Te l'ho detto che la memoria... :))))
EliminaTante cose nella testa ma quella proprio non c'è più!
Dai, è normale perdere simili dettagli secondari in una storia così labirintica. Prima o poi mi sa che mi ci perdo dentro pure io ^^
EliminaEffettivamente sta diventando complicata... però aumenta anche la curiosità!
Elimina*_*
EliminaPrometto che a breve inizio a recuperare la tua blog novel :P Mi solletica da molto, ma davvero fatico a trovare il tempo da dedicare -_-
RispondiEliminaSei la benvenuta! Siamo tutti in difficoltà con il tempo, ma spero che tu riesca a trovarlo ^_^
EliminaE son qui!!! ^_^ Ora che ho recuperato (finisco i restanti post questa notte) sarò un assillo XD
EliminaVoglio sapere della città magica :P
Ottima pensata, quella di collegare la torre degli dei con la Torre dei tarocchi. Sono fiera di Luisa.
RispondiEliminaPerò ora entra in mezzo anche il racconto di Fabrizio... ma a questo punto lo sai già! ;)
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