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Visualizzazione dei post da giugno, 2019
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Bellissimi coetanei: I miei dieci film degli anni '60 (meme cinematografico) /1

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A onor del vero, non avevo in programma di pubblicare altro in questo mese di giugno dopo l'impegnativa trilogia Mitchell-Mingus, ma, si sa, l'imprevisto è sempre in agguato e ha preso stavolta le sembianze di un meme cinematografico, per me irresistibile, lanciato dal blog Gramonhill nel post  Dieci bellissimi coetanei (I miei 10 film preferiti del 1987)  ma da me scoperto sul Moz'O'Clock  di  Miki Moz . Sebbene, a dirla tutta, neanche in questa occasione, come in molte altre, io sia riuscito a mantenermi granché fedele alla proposta originale. Miki, infatti, nel suo post [CINEMA] bellissimi coetanei (i miei dieci film preferiti del 1983)  ha elencato dieci film tutti distribuiti nelle sale nel suo anno di nascita, il 1983, mentre io, che come ho scritto in un mio commento al suo post, non saprei neanche da che parte cominciare a trovare dieci bellissimi veramente  miei coetanei, ho scelto di produrre, in alternativa, un elenco di dieci film distribuiti lungo

Sguardi sul futuro: Picnic at Hanging Rock Reloaded

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Prossimamente su questo blog. Perché? Perché se è vero che  everything begins and ends at exactly the right time and place ( Picnic at Hanging Rock , p.132) è altrettanto vero che...  It is happening now. As it has been happening ever since Edith Horton ran stumbling and screaming towards the plain. As it will go on happening until the end of time (Chapter Eighteen, incipit).

When Charlie speaks of Lester... - I quaranta anni di "Mingus" /3 (Finale)

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Charles Mingus parlava criticamente degli Americani, che con la loro cultura della Coca Cola non riuscivano a capire la statura intellettuale, il modo di vivere e pensare di popoli che hanno una storia di millenni... Cercavo di capire, di seguirlo in quel suo modo tipico di parlare, troppo chiuso per le mie orecchie poco use a quel linguaggio e a una serie di argomentazioni complesse portate avanti una dopo l'altra, che dall'estrema Asia al Mediterraneo, passando attraverso l'India e i paesi arabi, l'Egitto, toccava temi quali la religione, la vita, la politica, la musica di queste regioni... Isio Saba, fotografo e pioniere del jazz in Italia Ho terminato il post precedente scrivendo che avrei parlato del "metodo  operativo" di Pachita , ma con la precisazione che non sarebbe stato attraverso le descrizioni offerte nei suoi libri da Alejandro Jodorowsky , suo assistente per vari anni. Preferisco rivolgermi, allo scopo, all'opera di Carlos C

When Charlie speaks of Lester... - I quaranta anni di "Mingus" /2

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Charles Mingus odiava le limitazioni. Odiava le categorie. Jazz, classica, rock, folk... per lui non significavano nulla, erano solo delle restrizioni espressive. Sue Graham Mingus * * * L'esempio più bello, anche se non si tratta di un documento di natura jazzistica, è quello attuato dalla cantautrice canadese Joni Mitchell, artista famosissima che non ha certo operato in cerca di popolarità, che ha costruito uno splendido album dal titolo semplice e significativo: Mingus . All'interno di queste tracce sonore c'è tutta l'essenza della filosofia di Mingus: esprimere soprattutto se stessi. E infatti, questo è un album della cantante canadese, e non si distacca minimamente dai suoi lavori precedenti; eppure, il profumo di Mingus sembra colmargli le narici oltre che l'anima: quel sapore acro e amaro, dolce e fantasioso del grande contrabbassista sembra trasportato implicitamente nella personale espressione di Joni Mitchell, attuando proprio quel lavoro

When Charlie speaks of Lester... - I quaranta anni di "Mingus" /1

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When Charlie speaks of Lester / You know someone great has gone / The sweetest swinging music man / Had a Pork Pie hat on. Joni Mitchell, Goodbye Pork Pie Hat * * * Secondo post della nuova rubrica (o virtualmente tale) del blog dedicata agli anniversari e alle ricorrenze. Nel primo, ad aprile, ho voluto ricordare, seppur con due mesi di ritardo, il cinquantenario dell'uscita nelle sale di Brucia ragazzo brucia , del bravo regista italiano Fernando di Leo (1932-2003). Senza però concentrarmi sul film nella sua interezza, ma soltanto su una sua sottotrama che mi sono divertito a intitolare Snoopy vs Mickey Mouse , scegliendo così di isolare la parte più leggera di un film nell'insieme tutt'altro che leggero. Va poi da sé che neanche nei suoi toni da commedia Di Leo rinuncia a offrirci degli spaccati mordaci sulla società e le relazioni umane. L'avere inoltre io potuto coniugare in tal modo cinema e fumetto, mi ha anche motivato a chiedere a Lucius Etrus