Solve et Coagula - Pagina 133
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Parte seconda - Capitolo 1/5 Dopo aver terminato il racconto della sua versione dei fatti – o doveva chiamarla deposizione? - Massimo osservò il sovrintendente di polizia e il medico allontanarsi da lui e mettersi parlottare in disparte, in prossimità della finestra. Quel loro scambio di parole, pensò, stava decidendo della sua sorte e sentì rafforzarsi il suo senso di impotenza. Si chiese poi se non lo stessero privando dei suoi diritti, a interrogarlo così senza un avvocato o un rappresentante delle autorità del suo paese d’origine; ma non osava né protestare né fare domande, neanche a proposito degli eventi che avevano portato alla morte del suo amico Maurizio, sulla cui natura continuavano a tenerlo all’oscuro. Poteva solo attendere, attendere e sperare che si decidessero a sbottonarsi. Ma la cosa che trovava di gran lunga più assurda era il desiderio che provava, anche in quel frangente così disperato, di tornare a contemplare il ritratto di Paula Susi, quasi si fosse tra