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Visualizzazione dei post da settembre, 2018
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Ricordo breve di Guido Ceronetti

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Interrompo brevemente la mia pausa estiva dopo aver sentito oggi alla televisione della scomparsa, all'età di 91 anni, del filosofo e scrittore Guido Ceronetti  - il "fustigatore mite", come lo ha ben definito il curatore del servizio del TG1, accostando insieme l'uomo, pacifico e vegetariano, e lo scrittore, l'acceso polemista dal pensiero libero e quasi sempre contro corrente. Affioratomi subito alla mente, all'apprendere la notizia, il ricordo di uno scambio di parole che ebbi con lui un pomeriggio di quasi venti anni fa, mi è venuto adesso voglia di condividerlo con i lettori di questo blog così come mi è rimasto inciso nella memoria. Lavoravo, all'epoca, come commesso in una libreria del centro di Firenze visitata occasionalmente da Ceronetti, in veste di cliente. Ma non di acquirente di libri, che aveva tutta l'aria di non potersi permettere, bensì di biglietti illustrati, di quelli che presentano un aforisma più o meno celebre accompagn