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The Studio - Section Five: Jones, Kaluta e Wrightson /1




Nota introduttiva: Con questo post, il trentaduesimo della serie, inizia la Section Five e, insieme, la Fase Due di The Studio. A distinguerla sarà anzitutto, rispetto alla Fase Uno, un cambio radicale di struttura, che farà sì che tutti i post saranno divisi d'ora in poi in due parti, con la metà inferiore che proporrà un minuzioso database sulla produzione di storie a fumetti, o di illustrazioni collegate al fumetto, dei quattro artisti che abbiamo imparato a conoscere nelle rispettive quattro sezioni della Fase Uno: Barry Windsor-Smith, Michael William Kaluta, Bernie Wrightson e Jeffrey Cartherine Jones. Mi sembrava giusto farlo, dopo che la mia scelta, in realtà inevitabile, di citare per sommi capi la loro produzione artistica, aveva lasciato fuori, altrettanto inevitabilmente, molte cose di valore.
Ho tuttavia scelto di trascurare ugualmente, per il momento, per pure ragioni di fattibilità, l'enorme mole di illustrazioni prodotte nell'insieme dai quattro autori per i paperback di fantascienza e del fantastico in generale, oltre che per le riviste del settore. Le inevitabili eccezioni alla regola riguardano quegli universi letterari le cui storie e i cui protagonisti si sono conquistati un posto di rilievo anche nel mondo del fumetto. Si spiega così la presenza in questa sezione di database di pubblicazioni che riservano uno spazio quasi esclusivo all'illustrazione rispetto al fumetto, com'è per esempio nel caso, per rimanere a questo post, di fanzine come ERBdom o Amra, dedicate rispettivamente alle creature letterarie di Edgar Rice Burroughs e Robert E. Howard.
E se è vero che esistono già nel web cronologie singole, più o meno complete, relative ai quattro artisti di The Studio, questa mia è comunque la prima, che io sappia, che offre un percorso "a quattro", oltre a una visione di insieme istantanea che permette di non dover passare continuamente da un link all'altro come è invece negli altri casi. Di link in realtà ve ne sono anche nella mia lista, ma portano semplicemente al post in cui ho trattato in modo più approfondito la particolare opera o pubblicazione citata, a parte un super link finale che permette di raggiungere, con un solo click, la relativa Gallery di The Studio.
La metà superiore dei post manterrà invece l'usuale formula narrativa, e, almeno per quel che riguarda questa Section Five, proporrà al suo interno un percorso attraverso anni già presi in esame nelle prime quattro sezioni, ma incentrato stavolta sulle collaborazioni tra i quattro artisti anziché sui loro percorsi individuali.


* * *

1. Tutto cominciò così (Reprise) 

Per quel che ricordo, incontrai Michael [Kaluta] e Bernie Wrightson alla convention di New York City, nell’autunno del 1968. Michael potrebbe obiettare qualcosa, perché è lui il “gigante della memoria”. Ma io ricordo che sia andata così. Eravamo là per mostrare in giro le  nostre prime cose. Io ero arrivato a New York l’anno prima e avevo già all’attivo un paio di lavori [professionali]. La mia memoria è incerta sui dettagli, ma ricordo che Bernie aveva un mucchio di disegni fatti con la penna a sfera che vendeva a 5 e 10 dollari. Michael era più il tipo da portfolio. Ho menzionato Bernie in questa domanda su Michael perché fu lui a presentarci.

Così Jeffrey Catherine Jones, rispondendo nel 1999 ad alcune domande per il numero 7 di Comic Book Profiles, dedicato all'amico e collega Michael William Kaluta, ricorda come tutto ebbe inizio.
Si può dire che proprio allora, sul finire degli anni '60, e in quel modo, con l'incontro tra loro di tre dei quattro futuri protagonisti, nacque l'embrione di quell'esperienza artistica che sarebbe poi divenuta nota, almeno agli addetti ai lavori, come "la scuola di The Studio".
Il grande assente era Barry Smith, che si trovava comunque a sua volta già nella Grande Mela, arrivato da un sobborgo di Londra in un giorno d'estate di quello stesso 1968, solo e senza soldi ma con in tasca un diploma di Maestro d'arte e un sogno: disegnare da professionista i supereroi Marvel. E vi riuscì, conquistandosi anche il primato di primo disegnatore assunto dalla "casa delle idee" senza un vero curriculum alle spalle, da poco più che semplice appassionato. Tutto questo, forse lo ricorderete, l'ho raccontato in apertura della serie, esattamente due anni fa. Se ho voluto ripeterlo qui, non è soltanto per rinfrescarvi la memoria degli inizi, ma anche perché proprio Barry Smith sparirà per un po' dalla scena di The Studio.


Best of the Seventies Part I (Left to right): Michael Wm. Kaluta, Barry Smith, Bernie Wrightson.


Ma anche i natii sul suolo americano, Jones, Kaluta e Wrightson, erano giunti a loro volta, come Smith, da altrove a New York City, ognuno da una parte diversa degli States. I tre poi, dall'inizio degli anni '70, scelsero di condividere anche gli spazi di un unico grande appartamento situato nella 79sima strada. Kaluta e Wrightson occuparono il piano superiore, i coniugi Jones - Jeff e Louise, la futura Louise Simonson - il piano inferiore. Ma nel tempo si avvicendarono anche altri futuri protagonisti del fumetto, come, per esempio, Bruce Jones e Alan Weiss.

Inoltre, come ho già detto in almeno un'altra occasione, lo stesso appartamento divenne un punto di riferimento per l'élite dei fumettisti, e degli illustratori, newyorkesi dell'epoca. Alla sera del venerdì, ai residenti si aggiungevano altri esordienti loro pari, o nomi già affermati, tutti a scambiarsi tra loro esperienze e suggerimenti tenici.
Vivere insieme voleva così dire non solo far meglio fronte alle spese dell'affitto, ma anche offrirsi la possibilità di vivere in un ambiente stimolante e ricco di insegnamenti, oltre che darsi mano a vicenda in vista delle scadenze di consegna. Come avrebbe ricordato in seguito Bernie Wrightson:
Mi facevano correre. Impedivano che mi abbandonassi alla pigrizia. Solo vederli lavorare mi spronava e pungolava… qualche volta mi faceva perfino vergognare di fare qualcosa di meno del mio meglio.


Best of the Seventies Part II (Left to right): Bruce Jones, Jeffrey Jones, Louise Jones (Louise Simonson).


* * *

2. The Studio - Complete Comics Chronology I: Summer 1965 - June 1968

Puoi vedere le immagini in formato più grande cliccandoci sopra.

Jeffrey Catherine Jones: "KU! Primordial" (10 pg)
FANTASY ILLUSTRATED #4 - Bill Spicer, summer 1965 (Fanzine)
Editor: Bill Spicer
Jeffrey Catherine Jones: "John Carter" (2 pg)
ERBdom #14 - Camille Cazedessus Jr., october 1965 (Fanzine)
Editor: Camille Cazedessus Jr.
Bernard Albert Wrightson: Drawing on Fan letter page
Creepy #9 - June 1966 (Magazine)
Jeffrey Catherine Jones: "Alien Autumn"
FANTASY ILLUSTRATED #5 - Bill Spicer, summer/fall 1966 (Fanzine)
Editor: Bill Spicer
Jeffrey Catherine Jones: Illustrations + Back cover
ERBdom #19 - Camille Cazedessus Jr., december 1966 (Fanzine)
Editor: Camille Cazedessus Jr.
Jeffrey Catherine Jones: "Dragon Slayer" (5 pg)
MONSTERS AND HEROES #2 - M&H Publications, 1967 (Fanzine)
Editor: Larry Ivie
Writer: Louise Jones
Barry Windsor-Smith: Around 30 back covers for three different titles.
Fantastic; Terrific; Fantastic & Terrific - Odham Press, UK, 1967-1968 (Comic-books)
Editor: Alf Wallace
Michael William Kaluta: "A Hole In Space" part I (7 pg) + Back cover
Spa Fon #3 - E.C., June 1967 (Fanzine)
Editor: Rich Hauser
Jeffrey Catherine Jones: "Angel of Doom!" (6 pg)
Creepy #16 - Warren Publishing, August 1967 (Magazine)
Editor and writer: Archie Goodwin
Link
Jeffrey Catherine Jones: "To Slay a Dragon!" (6 pg)
Eerie #11 - Warren Publishing, September 1967 (Magazine)
Editor and writer: Archie Goodwin
Jeffrey Catherine Jones: "Pharsalus The Triumph of Caesar" (5 pg)
Mandrake the Magician #8 - King Features, September 1967 (Comic-book)
Editor: Bill Harris
Writer: Raymond Marais
Series: Great Battle of History
Jeffrey Catherine Jones: "Fort Sumter - Where Burst the Flames of War!" (4 pg)
The Phantom #25 - King Features, September 1967 (Comic-book)
Editor: Bill Harris
Writer: Raymond Marais
Series: Battlefield: The Civil War
Michael William Kaluta: Cover + 1 Illustration (w/ Steve Harper)
+ 7 pg. “Eyes of Mars”
Graphic Showcase #1 - CCAS Publications, Fall 1967 (Fanzine)
Editor: T.Long
Link
Jeffrey Catherine Jones: "Vampyrus!" (7 pg)
Eerie #12 - Warren Publishing, November 1967 (Magazine)
Editor: James Warren
Jeffrey Catherine Jones: Cover + "I Am a Barbarian" (5 Illustrations)
ERBdom #22 - Camille Cazedessus Jr., November 1967 (Fanzine)
Editor: Camille Cazedessus Jr.
Bernard Albert Wrightson: Illustration (2 pg)
Amra Vol. II #45 - Terminus, December 1967 (Fanzine)
Editor: George H. Scithers (?)
Bernard Albert Wrightson: "Michael Clayton of Galvan" (12 pg)
Nozdrovia #1 - Richard Patt, 1968 (Fanzine)
Editor: Richard Patt
Jeffrey Catherine Jones: "The Screaming Skull" (3 pg)
Boris Karloff Tales of Mystery #21 - Gold Key, March 1968 (Comic-book)
Bernard Albert Wrightson: 2 Illustrations (2 pg.)
MONSTERS AND HEROES #3 - M&H Publications, March 1968 (Fanzine)
Editor: Larry Ivie
Jeffrey Catherine Jones: Cover
Trumpet #7 - Tom Reamy, Maj 1968 (Fanzine)
Editor: Larry Ivie
Bernard Albert Wrightson: Cover, Ad for Prism fanzine
Contact #1 - June 1968 (Fanzine)


* * *


L'immagine di apertura del post è un dettaglio della copertina di Unknown Worlds #2 del marzo 1975 di Michael William Kaluta.
Clicca sull'icona a lato per la visualizzazione intera.

Commenti

  1. Molto accurato come i post precedenti. Io ammetto di aver seguito sempre poco il fumetto americano, quindi ho molto da imparare. Ho qualche cognizione in più (ma senza esagerare ;-) per gli argentini e ovviamente gli italiani.

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    1. Sicuramente questi quattro tipi, cinque se ci aggiungi Bruce Jones, appartengono al gotha del fumetto fantastico americano. Un'ottima iniziazione, quindi ^__^

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  2. Ammetto che mi era sconosciuto.
    Tutt'altra storia per Wrightson di cui ho apprezzato le illustrazioni anche in Unico Indizio La Luna Piena di Stephen King.

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    1. Vero che Wrightson allargò la sua fama negli anni '80, grazie alle collaborazioni con Stephen King in Unico indizio la luna piena e Creepshow. Non ho ben capito, però, a chi ti riferisci con quel "mi era sconosciuto"... a Jeff Jones o a Mike Kaluta?

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  3. Beh, sai che apprezzo molto questa tua serie di post,considerando anche il fatto che i ragazzi di "The Studio" sono tra i miei disegnatori ed illustratori di comics preferiti.

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    1. Spero che apprezzerai allora anche la scelta dell'introduzione del database, che da adesso offre la possibilità di seguire, passo per passo, tutta l'evoluzione della loro carriera artistica. Centinaia su centinaia di caselle... un lavoro certosino ma in fin dei conti appassionante.

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  4. All'inizio il nome Section 5 non mi ricordava niente, poi ho visto le copertine dei fumetti e allora "ah, ecco!".
    Grazie per il post accurato!

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    1. Proprio così, Francesca. E' una delle serie classiche del blog, che riprende dopo alcuni mesi di pausa.
      Grazie a te per il commento :-))

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  5. I miei sensi di archivista vibrano sensibilmente per questo gioiello che hai iniziato: addirittura le copertinine! Mi inchino ^_^

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    1. Grazie per l'approvazione, Lucius ^__^ Come sai, ho anch'io la vocazione dell'archivista e mi sembrava arrivata l'occasione di giovarmene.
      E avrai anche notato come le copertinine diventino poi copertinone entrando nella Gallery collegata. Nel complesso, credimi, un gran lavorone.

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  6. Ok, ho cominciato questo percorso.
    Quando leggo di queste aggregazioni di artisti/disegnatori la mia mente comincia a sognare xD

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    1. Eh sì, Alessia. Ed erano i tempi, che oggi sembrano quasi non essere mai esistiti, in cui tutto avveniva senza la rete di connessione globale a cui siamo abituati oggi. Si sceglieva di buttarsi e ci si imbarcava per l'ignoto o quasi.
      Ciao a presto ^__^

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