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The complete Russ Manning - Volume uno





Questo post doveva essere, nel suo intento iniziale, una comune segnalazione di una novità editoriale, come mi è capitato di farne in passato in qualche rara occasione. Alla fine, però, certi dettagli del suo contenuto lo hanno reso ai miei occhi qualcosa di diverso (e di più) e mi hanno spinto a cancellare, almeno dal titolo, la dicitura segnalazione.
Per cominciare, il suo oggetto è uno degli auto-regali che mi sono fatto in occasione delle feste appena trascorse. Perché sono costretto ad ammettere che anche quest'anno, a dispetto della mia crescente indifferenza nei confronti della festa in sé, i giorni intorno al Natale continuano a essere quelli in cui le mie finanze sono messe a più dura prova. Gli editori approfittano del periodo per tirar fuori dal loro cappello le cose più stuzzichevoli ed io abbocco regolarmente... e felicemente.
Credo che avrò occasione di parlare nei prossimi mesi degli altri acquisti, quando avrò avuto tempo e modo di leggerli e assimilarli, mentre, in un certo senso, l'auto-regalo di cui mi occupo in questo post, il primo volume di The complete Russ Manning, mi tiene compagnia già da molto tempo. Forse qualcuno di voi ricorderà la presenza, all'interno del mio post sulle 10 serie a fumetti che hanno scandito i miei anni '70, di una collana chiamata Tarzan special. Ecco un sunto di cosa scrissi allora, circa sei mesi fa:
Acquistai Tarzan Special fin dal primo numero, nel giugno 1972, e divenne subito la mia serie a fumetti preferita. Nelle sue pagine sono raccolte tutte le tavole domenicali di Tarzan realizzate da Russ Manning tra il 14 gennaio 1968 e il 29 gennaio 1978.
Uno dei punti di forza della collana è senza dubbio il modo in cui Russ Manning si pone nei confronti del personaggio. Manning è il primo autore dei fumetti di Tarzan ad attenersi scrupolosamente al mondo creato da Edgar Rice Burroughs. Le sue sceneggiature tuttavia, pur prendendo spunto dai romanzi, appaiono di regola meglio congegnate e stemperano le goffaggini e ingenuità tipiche della narrativa del buon vecchio E.R.B.
Inoltre il disegno di Manning, caratterizzato da una nitidezza e un'eleganza fuori del comune, ha influenzato un'intera generazione di disegnatori di fumetti. Soprattutto le sue figure femminili, tra le meglio disegnate e tra le più sensuali e ammiccanti del mondo dei comics - perfino quando sono rappresentate, come nel caso della tavola qui riprodotta, in forme semi-animali - sono divenute nel tempo dei veri e propri modelli di riferimento nel campo del fumetto e dell'illustrazione.

Non è quindi strano immaginare che se c'era qualcosa che desideravo riassaporare di quegli anni lontani, in cartaceo e in lingua italiana, erano proprio le storie e i disegni di questa bella strenna natalizia.




Dal punto di vista tecnico, The complete Russ Manning è la riedizione in lingua italiana, a cura della Cosmo Editoriale (già protagonista di altre iniziative analoghe, vedi qui il sito) dell'omonima serie della Library of American Comics pubblicata oltreoceano dalla IDW publishing.
Prevista in quattro volumi (tutti già usciti in America), la collana raccoglie l'intera produzione sindacata del Tarzan di Russ Manning, vale a dire di tutte le strisce giornaliere e tavole domenicali del personaggio apparse sui quotidiani americani nell'arco di tempo che va dalla fine del 1967 (prima striscia giornaliera) alla metà del 1979 (ultima tavola domenicale). Il primo volume include, nelle sue 280 pagine, quasi 600 strisce giornaliere (Tarzan, Jad-Ben-Otho e Tarzan e il rinnegato) e 70 tavole domenicali (Tarzan torna nella terra degli uomini formica, Tarzan e il ritorno di Dagga Ramba e Korak e le ragazze elefante), le prime pubblicate in bianco e nero e le seconde a colori, così come sono uscite dallo studio di Russ Manning e apparse in origine sui quotidiani statunitensi.

Utilizzo come esempi, per non rischiare lo sfascio del volume con le scansioni a pagina intera, due immagini prelevate dal web:


Tavola domenicale #1977 (dall'edizione americana IDW)

Strisce giornaliere #8932-8934 - Dal sito Winkbooks


Un simpatico dettaglio, su cui mi era caduto l'occhio fin da bambino, riguarda la striscia giornaliera del 2 aprile 1968, dove viene mostrata, caso più unico che raro, una donna ho-don nuda dalla cintola in giù. E se anche qualcuno, lo stesso Manning o uno dei suoi assistenti, ha pensato più prudente metterci una pezza sopra, più o meno alla lettera, con l'applicazione di una retinatura a mutanda, l'effetto di mascheratura è di dubbia efficacia.



Chissà se lo stesso Manning non avrebbe invece preferito poterla vedere stampata così...



Ma torniamo adesso, dopo questa parentesi semiseria, ai dati tecnici. Posso aggiungere che il volume comprende, oltre alla parte a fumetti, un'introduzione a cura di William Stout (uno degli assistenti di studio di Manning) e un articolo di Henry G. Franke III, direttore dell'associazione letteraria The Burroughs Bibliophiles. Ecco alcuni stralci dall'introduzione di Stout:
Come il suo eroe Harold Foster - noto per Prince Valiant e Tarzan - Russ Manning è forse uno degli sceneggiatori più sottovalutati del fumetto. I suoi splendidi disegni sono così affascinanti che è facile capire come possano mettere in ombra i testi. Era un narratore nato, capace di raccontare le storie di Tarzan nell'Africa contemporanea tanto quanto trasportare l'Uomo Scimmia nella Pal-Ul-Don infestata dai dinosauri. Russ faceva sembrare la scrittura molto più semplice di quanto fosse.
[...]
Era un grande fan e lettore di fantascienza, ragion per cui lasciò Tarzan of the Apes per disegnare le strisce di Star Wars [nel biennio 1979-1980. Morirà l'anno successivo].




Russ era uno scrittore istintivo. Non scriveva soggetti completi, non strutturava la trama e non divideva la storia in sequenze da otto a dodici settimane. Voleva decidere strada facendo, in base al conflitto principale della storia, alle identità dell'avversario e degli altri personaggi principali, come l'eroe potesse sbaragliare il nemico e come la storia potesse concludersi. Questo metodo organico e malleabile rendeva la produzione ogni volta una novità, più divertente e molto meno simile a un lavoro.

* * *

Scheda tecnica

Titolo: Strisce Quotidiane 1967 - 1969
Editore: COSMO EDITORIALE
Collana: TARZAN THE COMPLETE R. MANNING - N° 1
Serie: COSMO BOOKS - N° 5
Pagine: 288
Prezzo: € 39,90
Data di uscita: 30/10/2015

Commenti

  1. Manning era uno di quei pochi in grado di disegnare un 'anatomia perfetta, senza le esagerazioni di tanti fumettari dei giorni nostri, forse oltre che sottovalutato è stato anche dimenticato troppo in fretta.
    Se non lui, almeno la sua opera.

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    1. In realtà, Nick, se fai un giro nel web ti rendi facilmente conto di come Manning sia uno degli autori di fumetti più amati, almeno dalla generazione pre-manga e pre-McFarlane, due dei principali motori in negativo a cui si deve la rapida perdita di ogni senso estetico nel campo del fumetto.
      Il grande successo ottenuto da questa serie penso sia la conferma di questo grande amore.

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  2. Bello questo auto regalo *__* Elegante lo stile di Manning ed è vero che tanta bellezza finisce per mettere in secondo piano i testi!
    Curiosa la censura alla donna fornita di coda :D ma non mi stupisce visti i tempi!

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    1. Già così è strano che sia riuscita a superare i rigidissimi parametri della Comics Code Authority dell'epoca. Fino ad allora i nudi nella produzione sindacata erano stati solo suggeriti mai mostrati ^^

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  3. Ho letto questo post con l'acquolina alla bocca, da appassionato di fumetti puoi capirmi. Bello, davvero bello il tuo modo di raccontare questo mondo.

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    1. Grazie mille, Massimiliano :))
      A voler essere fiscali, avrei anche potuto dar conto di due piccoli difetti di stampa. Ma non ho voluto farlo, per non rischiare di sminuire il valore di un'opera che vale comunque tutti gli euro investiti.

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    2. Hai fatto bene, refusi, errori, son cose che capitano. Io di cartaceo non ho più nulla di Manning, ho solo le scan di tarzan supere special editi dalla Cenisio

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    3. Io avevo tutto il digitale in lingua inglese, che adesso però è diventato superfluo.
      Mentre conserverò comunque gli scan di Tarzan special che mi hai fatto avere tu per l'edizione, a cui sono legato.

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  4. Lo stile è molto anni '70, forse anche qualcosa prima nel senso che se in Italia è uscito negli anni '70 magari nel paese di origine era uscito anche prima.
    É uno stile per certi aspetti superato, ma preferisco questa nitidezza fotografica all'impressionismo acquarellistico di alcuni "santoni" della bd francese che fanno gridare alla "poesia dei contenuti" mentre a me appaiono solo come "l'imbarazzante pochezza della forma".

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    1. I disegni relativi a Tarzan appartengono, come specifica anche il titolo del volume, agli anni 1967-1969. Però Manning non ha mai modificato di una virgola il suo stile nel tempo, come puoi vedere dalla tavola di Star Wars che è del 1979.
      I santoni della BD a cui ti riferisci chi sono? Io dei nuovi autori di oltralpe praticamente conosco solo Francois Schuiten, che però è all'opposto delle caratteristiche che descrivi.

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    2. Ad esempio Bastien Vives, o anche Marjane Satrapi che, per carità, ha veramente dei contenuti profondi, però lo stile...

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    3. Capisco bene... io non riesco proprio a leggerli. Anzi, neanche a guardarli ^_^

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  5. C'erano le strisce a fumetti di Guerre Stellari?!
    Sembrano molto kitsch.

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    1. Anche i film non è che scherzano. Ricordo che quando ho visto il primo nel 1977, sono uscito dal cinema in preda al più totale disgusto.

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    2. Non so, magari se lo avessi visto da bambino mi sarebbe forse piaciuto, e forse ne conserverei anche un bel ricordo, ma ti assicuro che a sedici-diciassette anni mi sono sentito preso per i fondelli.

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  6. Mi piacerebbe avere le scansioni (possibilmente in Italiano) delle storie di Manning.C'è qualcono disposto ad offrirmele?

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  7. Siamo come due gemellini. Stessa età, più o meno, stessa città, stesse letture e stesse predilezioni fumettistiche. Peccato che il lettering dell'edizione italiana del Tarzan dell'incommensurabile Manning sia così orrendo.

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    1. Grazie del commento e benevenuto nel mio blog, Donald. Mi fa piacere sentire che abbiamo gusti simili, almeno nel campo del fumetto.
      Nell'edizione italiana ci sono purtroppo anche tre errorini di stampa da mettere in conto. Non ho idea se provengano dall'edizione IDW ma ne dubito. Comunque, nel complesso sono contento di questa riproposta. Non disponendo più dei vecchi Tarzan Special e Tarzan Super, finora mi ero arrangiato con le tavole domenicali messe a disposizione in internet da ERBzine, ma mi mancava la stampa su carta e la lingua italiana in cui mi ero goduto le storie da ragazzo. Mi domando però quando ancora abbiano intenzione di aspettare prima di pubblicare gli altri tre volumi.

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