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Solve et Coagula - Pagina 133



Parte seconda - Capitolo 1/5

Dopo aver terminato il racconto della sua versione dei fatti – o doveva chiamarla deposizione? - Massimo osservò il sovrintendente di polizia e il medico allontanarsi da lui e mettersi parlottare in disparte, in prossimità della finestra. Quel loro scambio di parole, pensò, stava decidendo della sua sorte e sentì rafforzarsi il suo senso di impotenza.
Si chiese poi se non lo stessero privando dei suoi diritti, a interrogarlo così senza un avvocato o un rappresentante delle autorità del suo paese d’origine; ma non osava né protestare né fare domande, neanche a proposito degli eventi che avevano portato alla morte del suo amico Maurizio, sulla cui natura continuavano a tenerlo all’oscuro. Poteva solo attendere, attendere e sperare che si decidessero a sbottonarsi. Ma la cosa che trovava di gran lunga più assurda era il desiderio che provava, anche in quel frangente così disperato, di tornare a contemplare il ritratto di Paula Susi, quasi si fosse trattato di un’icona religiosa a cui affidare le proprie speranze di salvezza. Era riuscito appena in tempo a nascondere l’album da disegno sotto le coperte, rendendosi conto solo dopo del rischio che aveva corso, di dover fornire altre spiegazioni ancora, a un gesto che probabilmente non sarebbe neanche stato in grado di spiegare.
Lo lasciarono sulle spine ancora per qualche minuto, poi l’ufficiale tirò fuori dalla sua borsa e gli allungò una copia del Suffolk News-Herald.
«Se va alla pagina della cronaca locale di Dunwich e legge il trafiletto che ho evidenziato potrà togliersi alcune curiosità».
Massimo fece come gli era stato detto e nel giro di istanti visse una vasta gamma di reazioni che andavano dal più totale sconcerto a qualcosa di simile a un moderato sollievo.
«Cos’è… uno scherzo?» fu tutto quello che riuscì a dire.
Il sovrintendente capo si accigliò. «Le sembra che abbiamo voglia di scherzare?». E fece un cenno appena percettibile con la testa verso l’agente di polizia che sostava ai piedi del letto, all’erta quasi fosse pronto a prevenire il più improbabile dei tentativi di fuga.
«Volete dire che la causa di morte di Maurizio… del mio amico, è quella scritta qui: asfissia da paralisi respiratoria per effetto di botulismo fulminante?».
«È il risultato che hanno dato gli esami autoptici» confermò il medico. «Quando siete stati trovati in spiaggia eravate vivi entrambi, ma il suo amico è sopravvissuto meno di ventiquattro ore. Lei a quanto pare è stato più fortunato. Dovete aver mangiato qualcosa di avariato nel corso del viaggio… carne o pesce in scatola».
Massimo annuì. «Ci siamo portati del tonno da casa, ma…» si interruppe, perché non osava proseguire e completare la domanda: Cosa avete intenzione di fare di me adesso?
L’ufficiale, quasi gli avesse intercettato il pensiero, gli dette subito la risposta che cercava.
«Con la sua deposizione, che farò più o meno finta di non aver sentito, considero chiuse le indagini. Da questo momento può lasciare questa stanza e, per quel che riguarda me, anche l’ospedale. Qualcuno deve proteggerla dall’alto perché il suo caso non ha trovato nessuna risonanza nazionale… si consideri fortunato anche in questo».
Detto ciò gli rivolse un rapido cenno di saluto e fece per voltarsi e allontanarsi dalla stanza.
«Il suo giornale…» disse Massimo d’impulso.
«Lo tenga pure. E ci mediti sopra… spero le sarà utile per il futuro».


Commenti

  1. o.O e vabbè... ci vuoi punire, vero? :P

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    1. Vuoi dire che non ti è piaciuto? ^_^

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    2. No, voglio dire che non so che direzione prendere XD Mi aspettavo visioni, catabasi o anabasi... mi si parla di botulino! Sei un perfido demiurgo :D
      Attendiamo la "svolta" :P O attendiamo e basta, fai tu XD

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    3. Glò... ma tu ti aspettavi qualcosa di semplice e lineare da Ivano??? Noooooo! Non è possibile...
      Però adesso che c'entra il botulino? Era in quello che si sono fumati?
      Oppure... oppure a qualcuno fa comodo che le cose finiscano così per nascondere altro?
      Ci devo pensare... mumble mumble...

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    4. Eh infatti Pat! :D Non mi convince affatto la spiegazione lineare e ovvia dell'intossicazione :P

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    5. Però, Glò e Patricia, che bella coppia di sospettose. Una volta tanto che tutto è lineare e ovvio subito a immaginare che ci sia qualcosa sotto ^_^

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    6. Ma vuoi deluderci???????
      Tutto lineare? Ohibo' D)

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    7. Tutto lineare, ma in senso relativo non assoluto. Rimane da scandagliare e decifrare l'incognita Paola Susi ^^

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  2. Botulino, scatolette di tonno? Io mangio spesso il tonno in scatola, devo preoccuparmi...dimmi che la morte di Maurizio ha un'altra spiegazione!

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    1. Non ti preoccupare Giulia, anche io sono un fagocitatore di tonno in scatola e credo che in questo caso il botulino non sia la cosa che più attenta alla nostra salute.
      Una scatoletta a rischio di solito presenta un rigonfiamento nella parte superiore, oppure il contenuto ha un aspetto e un odore strano, con esalazioni e bollicine varie.
      E' successo a un mio vecchio amico di mangiare del tonno in scatola con botulino, per fortuna è stato subito portato al pronto soccorso e non ci sono state conseguenze di rilievo.

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  3. Il botulino mi ha francamente spiazzato. :D e ora non mangerò più scatolette di tonno!

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    1. Caspita, addirittura! Pensavo fosse abbastanza noto il collegamento tra i cibi in scatola mal conservati e il botulismo ^_^

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  4. Eh, il tonno è proprio letale... se oggi non contiene mercurio, una volta lo si conservava in scatolette di piombo...

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    1. Si può dire che più che il tonno, in questo e in mille altri casi, sia l'uomo a essere letale :D

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  5. Quando un sovrintendente capo ti dice: «Le sembra che abbiamo voglia di scherzare?» di solito si è parlato di corda in casa dell'impiccato.

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    1. In fondo sono stato buono... niente assassini e storie truci... "solo" un incidente ^^

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