5 cartoline dall'Estate dei Fiori Artici
Questo mese di febbraio si preannuncia all’insegna dei meme per il
mio blog, visto che ho deciso di aderire, per il momento, a ben due di
quelli in circolazione. Quello che presento per primo, sebbene sia in realtà secondo per
apparizione cronologica, l'ho trovato in questo post del blog Appunti a Margine di Chiara Solerio, che si è a sua volta ispirata al post 5 cartoline dai miei personaggi del blog Lettore Creativo di Silvia Algerino. Si tratta di immaginare di ricevere delle cartoline dai protagonisti di un nostro scritto. L'intento originario sarebbe in realtà quello di essere aggiornati sulla situazione al presente dei nostri personaggi, dopo il finale del libro, ma poiché anch'io, come Chiara, sono in corso d'opera, seguirò la sua stessa soluzione e farò parlare i miei personaggi (ma in realtà uno solo: il vostro umile cronista) direttamente da alcuni luoghi citati nel mio romanzo L’Estate dei Fiori Artici. Il principale protagonista della storia sono infatti io, e sarò quindi io a compilare le cinque cartoline previste. In quanto al loro destinatario, facciamo che le prime tre siano indirizzate a uno qualsiasi dei miei amici di allora, mentre le seconde due le invierò a Daniele, altro amico protagonista con me della prima parte del romanzo. In fondo qui si gioca e ci si diverte - in modo, si spera, intelligente - nel frattempo che, perché no?, ci si fa anche un po' di pubblicità.
Fra parentesi, quelle che utilizzo e riproduco qui sono tutte vere cartoline, messe in vendita nel circuito del collezionismo, reperite su e-bay. Le prime tre sono collegate alla prima delle quattro parti in cui si divide L’Estate dei
Fiori Artici, relativa a un mio viaggio (reale) da Firenze a Parigi interamente in autostop, svoltosi nell’estate del 1979 in due soli giorni e tre tappe: Firenze-Genova, Genova-Modane, Modane-Parigi. Io all'epoca avevo diciotto anni, quasi diciannove, avevo appena terminato il liceo artistico e dividevo un appartamento con mia madre e mio fratello. Questo era il mio primo viaggio all'estero, condiviso con S., un amico di allora che ho ribattezzato, per ragioni di privacy, Daniele.
* * *
La prima cartolina la scrivo e spedisco da Genova in data 27 luglio 1979.
E noi che avevamo paura di non riuscire a trovare un passaggio prima di chissà quante ore! Invece è a malapena ora di pranzo e siamo già a Genova. E senza avere ancora tirato fuori di tasca un soldo! Certo, la scorta di scatolette di tonno e frutta finirà entro stasera o al massimo domani a pranzo, ma finché possiamo continuiamo con la nostra filosofia del risparmio a ogni costo. E speriamo anche di continuare a essere fortunati con l'autostop.
La seconda cartolina la spedisco invece dal suolo francese, da Modane, in data 28 luglio 1979.
Incredibile! Un solo giorno di viaggio ci è bastato per attraversare il confine. Sembra proprio che qualcuno lassù abbia deciso di darci una mano. E' stato bellissimo anche dormire nel sacco a pelo sotto il cielo stellato, con le Alpi sullo sfondo. Adesso riprendiamo a fare autostop. E se la fortuna ci assisterà oggi come ieri, stasera saremo già a Calais, pronti a imbarcarci su un traghetto per l'Inghilterra.
La terza cartolina la invio, sempre in data 28 luglio 1979, dalla capitale francese. Vi è raffigurata Place St Michel, con la celebre fontana dell'arcangelo.
Per ora tutto bene, o quasi. Alla fine ho fatto qualcosa che con il senno di poi avrei dovuto evitare, visto che ha scombussolato i nostri piani e ci ha costretti a trattenerci a Parigi più del previsto, ma ormai non posso più farci niente. Il caso ha comunque voluto che la notte che pensavamo di dover trascorrere all'aperto, in qualche piazza o parco, la passeremo al chiuso e almeno di questo possiamo dirci contenti. Contiamo di rimetterci in viaggio per Calais domani mattina presto.
La quarta cartolina, del 4 agosto 1979, ha a che fare con la seconda parte del romanzo e la scrivo da Follonica.
Caro Daniele, so che non potrai leggere questa cartolina fino al tuo ritorno dall'Irlanda, e forse a quell'ora sarò già rientrato anch'io, ma non importa. Sono sceso dal treno pochi minuti fa e sto per avviarmi verso un campeggio a pochi passi dalla spiaggia dove trascorrevo un tempo le mie estati. Ho infatti deciso che un po' di tranquillità, dopo l'esperienza della notte parigina, è quel che mi ci vuole, sebbene io non riesca a incolpare Parigi di niente. Spero anzi di tornarci presto, perché l'ho trovata una città meravigliosa. Non so chi di noi due tornerà a casa per primo ma io credo che mi tratterrò a Follonica fin quasi a fine agosto.
Infine, la quinta e ultima cartolina la invio, in data 19 agosto 1979, dal cuore assolato e selvaggio della Maremma Toscana. I fatti a cui accenno sono descritti nella terza e quarta parte del mio romanzo.
Caro Daniele, ti scrivo di nuovo anche se immagino tu sia ancora in Irlanda. E' successo di nuovo qualcosa che ha modificato i miei piani e in modo ben più radicale della notte di Parigi. Stavolta non mi sono quasi mosso, d'accordo, eppure mi sono trovato coinvolto in una serie di vicende che al confronto fanno impallidire quelle che abbiamo vissuto insieme in quell'occasione. Ne avrò di cose da raccontarti al mio, o tuo, ritorno!
E questo è tutto. Sono molto contento di aver aderito al meme di Silvia, sebbene in una versione modificata dalla particolare natura del mio scritto, poiché ho potuto così anticipare, per la prima volta, qualcosa de L'Estate dei Fiori Artici. Spero che vi siate divertiti a leggere questo post come io mi sono divertito a compilarlo.
* * *
L'immagine di apertura del post è: Vladimir Kush, Atlas of Wonder.
Idea deliziosa: sento che il contagio memetico si fa strada in me!
RispondiEliminaDevo rubarti questa "idea doppia": sia cioè quella dei 5 personaggi (non ne ho così tanti ma posso usare i tanti comprimari) sia quella del me stesso del passato che mi manda cartoline, che trovo parimenti deliziose.
Grazie per il contagio ^_^
Grazie a te, Lucius. E come puoi vedere, anche io ho utilizzato solo tre personaggi: il mio me stesso di allora in veste di redattore delle cartoline, e due miei vecchi amici, tra cui uno senza nome, come mittenti. Mi auguro quindi che il contagio memetico segua il suo decorso fino in fondo. E nel caso, più che me, ricordati di citare Silvia come ideatrice del meme ;-)
EliminaGrazie mille, Ivano, per aver ripreso il mio post. Bella l'idea di utilizzare cartoline vere, un valore aggiunto non da poco. ;)
RispondiEliminaGrazie a te per la splendida idea, Silvia, che sembra destinata a fare nuovi acquisti. Già la catena tu-Chiara-io ha prodotto discrete variazioni sul tema. Chissà quali altre sorprese ci riserverà questo meme ;-)
EliminaHo voluto utilizzare vecchie cartoline anche per restituire il più possibile il sapore degli anni in cui è ambientato il mio romanzo.
Come idea per creare hype per il proprio romanzo in procinto di pubblicazione mi sembra ottima. In effetti mi hai incuriosito, doppiamente col fatto che a quanto vedo si tratta di un'esperienza autobiografica.
RispondiEliminaSì, soprattutto nella prima parte l'esperienza è autobiografica. Nelle tre parti successive ho dovuto, per esigenze di narrazione, fare dei ritocchi, ma si può parlare ancora di un 70-80% di autobiografia.
EliminaGrazie Ariano, spero di vederti a tua volta partecipe ;-)
Bella pensata! Un modo garbato e coinvolgente per parlare del tuo lavoro.
RispondiEliminaGrazie mille Glò! Sono d'accordo sul fatto che Silvia abbia avuto bella pensata. In futuro avrei trovato comunque un modo per parlare del mio lavoro, ma certo non adesso, e sono stato molto contento di questa occasione :-))
EliminaBeh... io spero ovviamente che ci ragguaglierai, non troppo nel futuro, sull'Estate...! ^_^
EliminaPer la verità, cara Glò, spererei proprio di pubblicare... non troppo nel futuro ;-)
EliminaE cavolo, mi hai fatto salire la curiosità alle stelle!!! *_______*
RispondiEliminaMoz-
Wow! Che piacere mi fa sentirtelo dire, Miki. Grazie! *___*
EliminaSe è come hai scritto sotto le cinque cartoline, potrebbe davvero piacermi^^
RispondiEliminaMoz-
Potrebbe piacerti anche perché c'è dentro un po' di cultura pop ;-)
EliminaImmaginavo l'avevo captato!^^
EliminaMoz-
Io sono rimasta appesa alle vicende che fanno impallidire...
RispondiEliminaArriveranno presto, Marina, almeno ci conto...
EliminaDavvero spettacolare!
RispondiEliminaGrazie Ferruccio! Perché non partecipi anche tu all'iniziativa?
EliminaChe bello questo post Ivano, mi fa piacere che tu abbia aderito al meme di Silvia, un'idea davvero carina quella delle cartoline dai propri personaggi, io parteciperò la prossima settimana spero, con i miei tempi lunghi che ormai conoscete. Molto bella anche l'idea delle cartoline vere e mi hai messo anche molta curiosità sul tuo romanzo...
RispondiEliminaGrazie mille, Giulia, per il gradimento del post e per la curiosità verso il mio romanzo. Sono davvero curioso di leggere la tua versione del meme. Tu poi che sei una pubblicata hai anche la possibilità di mantenerti più fedele all'intenzione originale di Silvia.
EliminaIl meme diventa particolarmente interessante se ci incarniamo nei nostri "noi stessi" di allora, in effetti.
RispondiEliminaHo letto con piacere questo tuo te stesso di tanti anni fa. :)
Questo meme si presta in effetti a molte varianti interessanti. Un grande grazie, Luz. Spero di vederti tra i partecipanti :-)
EliminaMolto interessante questo meme. Forse parteciperò anche io, ma devo studiare bene la cosa.
RispondiEliminaOttimo! Verrò sicuramente a leggerti, Giuseppe.
EliminaIl meme è carino, non so ancora se parteciperò causa mancanza di tempo. Però se tra tutte le cartoline dovessi sceglierne una sola opterei per Place S. Michel, prima di tutto perché Parigi è pur sempre Parigi. Secondo perché il mio viaggio di nozze l'ho trascorso proprio in quel quartiere e su quella piazza passavo spesso.
RispondiEliminaUn viaggio di nozze nel Quartiere latino, quindi. La trovo una scelta allo stesso tempo intellettuale e Bohémien ;-)
EliminaLa mia scelta tra le cinque cartoline cadrebbe invece, sempre per motivi affettivi, su quella di Follonica.
Grazie del commento, Nick. Spero di vederti presto uscire con la tua versione del meme.
Davvero molto carino come meme, e ho appena lasciato un commento anche sul blog di Silvia. Però non credo che parteciperò. Mi sembrerebbe strano che i miei personaggi mi spedissero delle cartoline, arrivando al massimo al 1794 come epoca storica! Al massimo delle lettere o dei messaggi su pergamena, magari inviati col piccione viaggiatore; ma allora perderei tutto il divertimento nello scegliere le immagini. :-)
RispondiEliminaCapisco bene, Cristina. Per quanto un meme possa essere adattabile ci sono dei limiti che non si possono superare, pena il suo completo snaturamento ;-)
EliminaL'idea delle cartoline "reali" ci porta davvero nel passato recente in un periodo in cui recuperiamo le tracce della nostra presenza in uno spazio tempo diverso dal qui ed ora che viviamo. Questa leggendo e stata la sensazione che ho vissuto insieme a te.
RispondiEliminaCartoline, libri, storie anche inventate sono come macchine del tempo che ci riportano indietro...complimenti per il tuo lavoro!
Grazie del commento e benvenuto, Roberto! Hai colto nel segno paragonando questo mio spazio a una specie di macchina del tempo, visto che privilegio i decenni '60 e '70, che sono stati quelli della mia infanzia e prima giovinezza.
EliminaAccetto e ricambio con piacere i compimenti. Come sai, apprezzo molto anch'io il tuo blog. Devo anzi ricordarmi di inserirlo quanto prima nel mio blogroll :-)