42 anni dopo + Carmilla

 

Questo che vi apprestate a leggere è un breve post imprevisto, originato da un commento di Maris - titolare del blog Cara Lilli e autrice di un libro che porta lo stesso titolo - al post che Max ha dedicato sul blog Il buio in sala al mio romanzo L'Estate dei Fiori Artici.

E' in realtà, il commento di Maris, una vera e propria recensione del mio libro, che mi ha entusiasmato e a cui volevo, per questo, dar risalto nel blog. E poiché lei si è detta d'accordo, l'occasione giusta per farlo mi è sembrata oggi, 27 luglio 2021, quarantaduesimo anniversario dalla data di inizio della vicenda narrata nell'Estate dei Fiori Artici, che si dipana appunto a cominciare dal 27 luglio 1979.

Sono queste le splendide parole che Maris ha dedicatolo, lo scorso 3 luglio, al mio romanzo:

Arrivo tardi a dire le mie impressioni, e me ne scuso, perché in verità è da un bel po' che ho terminato questo libro.

La lettura mi è risultata davvero piacevole fin dal principio. L'autore ha la capacità di rendere "visivamente" proprio le scene descritte. Finanche i pensieri dell'io narrante, cioè del protagonista, mi sembrava di “sentirli”.
Leggevo, man mano, e già mi immaginavo una trasposizione cinematografica della storia, che secondo me si presta benissimo a prendere corpo su uno schermo.
Un romanzo di formazione, direi, che pur raccontando solo un breve periodo della vita del protagonista racchiude tutto un mondo... la curiosità, il fascino di ciò che è nuovo e inesplorato; il timore e i dubbi che sembrano non trovare risposta; l'intreccio tra giochi della mente e giochi del corpo, la razionalità e l'istinto.
Intrigante ma senza eccessi, che avrebbero appesantito la lettura, trovo che uno dei punti forti sia la genuinità e la naturalezza delle emozioni che i protagonisti vivono.

Complimenti ad Ivano, gli auguro il riscontro positivo che merita 😊

Io ho infatti scritto L'Estate dei Fiori Artici in forma di romanzo ma come la trascrizione di un film proiettato nella mia mente, e scoprire che è possibile leggere il mio libro e avere una percezione di questa tipo, può solo farmi piacere. Un triplo grazie quindi a Maris: per avermi dato fiducia a scatola chiusa, per avermi recensito con parole per me così significative, e per i complimenti e l'augurio finali.

Ma veniamo ora a una seconda parte, già anticipata dal titolo, di questo improvvisato mini post: una sorta di "spiegazione figurata" del perché della mia latitanza (l'ennesima) da questo spazio, che è allo stesso tempo anche una fessura aperta sul mio universo extra-blog. E a cui non aggiungerò altre parole al di là di quelle della didascalia.

La presente inattività del blog non è infatti dovuta a niente del genere di una pausa estiva, ma al mio esser coinvolto in attività per me più essenziali, e quindi più soddisfacenti, del blogging. Per cui ritengo molto probabile, oltre che auspicabile, che ancora a lungo questo mio spazio vivrà solo di interventi occasionali come questo.

Ivano Landi, Bozzetto per "Carmilla". (2021, acquerelli su carta da disegno)