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Il regno di ERB: The Greatest Adventure /6



Caspak è, dopo Poloda, il secondo dei mondi immaginati da Edgar Rice Burroughs a salire sulla ribalta di The Greatest Adventure, nel numero 2 della serie. E' l'isola-continente su cui è ambientata la trilogia della Terra dimenticata dal tempo e la prima tappa dell'equipaggio del Resolve alla ricerca della gemma chiamata Occhio del Giudizio. E, sulle loro tracce, approdano su Caspak anche i loro inseguitori, capitanati da Tarzan. Che devono però prima fronteggiare un attacco dei mostruosi uomini alati che sono tra gli abitanti autoctoni dell'isola, inviatigli contro dai loro nemici. Nemici che hanno al loro servizio anche i Primi Nati, o Pirati Neri di Barsoom, la più antica delle brutali razze guerriere di Marte.

Oltre a Caspak, che è il nome nativo, l'isola  ha però anche un altro nome: Caprona, assegnatole dall'italiano Caproni, un navigatore al seguito di James Cook che la avvistò nel 1721, al largo dell'Antartico. Senza tuttavia farvi scalo, dato che l'isola appariva interamente circondata da un'alta barriera rocciosa e priva punti d'approdo. L'epiteto "Terra dimenticata dal tempo" deriva dalla sorta di contemporaneità atemporale in cui l'isola è sospesa, con le sue faune di ere diverse che la abitano tutte insieme, descritte da Burroughs in base a quel che lui ricavava dalla paleontologia della sua epoca. Uomo di Neanderthal compreso, presentato nelle vesti di nostro antenato. Ma su questo dovremo tornare in seguito.

Avverrà così che i primi a sbarcare su Caspak saranno, quasi due secoli dopo l'americano Bowen Tyler e gli altri sopravvissuti al rocambolesco confronto tra i passeggeri di una nave di linea britannica e l'equipaggio di un u-boat tedesco denominato U-33 che l'ha attaccata. Siamo nel 1916, nel mezzo di una guerra mondiale in cui gli americani non sono ancora coinvolti a pieno titolo, e quello che succede alla fine - dopo una serie di eventi che sarebbe lungo e anche superfluo spiegare qui - è che il sommergibile va alla deriva nell'Atlantico con un equipaggio misto di Inglesi e Tedeschi, oltre a Tyler, fino a trovarsi in prossimità dell'Antartico. E, se non ho sbagliato a fare i conti, a sbarcare a Caprona in quell'occasione sono diciotto persone, lo stesso numero cioè dei componenti l'equipaggio dell'astronave marziana modificata Venture guidata da Tarzan. Potrebbe essere solo una coincidenza ma ne dubito. A bordo dell'U-33 vi era tuttavia una sola donna, l'inglese Lys La Rue, mentre l'equipaggio del Venture ne comprende cinque: Jane e Meriem Clayton, Virginia Maxon, Victoria Custer e Shannon Burke. 
A rendere possibile il primo sbarco di Tyler e dei suoi compagni d'avventura a Caprona/Caspak è la scoperta di un collegamento sottomarino con un fiume interno, che permetterà la navigazione del loro sommergibile fino al mare che riempie un cratere vulcanico al centro dell'isola, da cui proviene il calore che consente all'isola stessa di avere, pur in prossimità dell'Antartico, un clima che va dal tropicale al temperato.

Con il procedere poi della Grande Avventura, i vari membri del Venture hanno anche avuto modo di conoscersi meglio a vicenda e lo sceneggiatore Bill Willingham ne ha approfittato per farci ascoltare dei frammenti di dialogo che rimandano all'universo letterario di Edgar Rice Burroughs. (Ricordo che è Jason Gridley il narratore in prima persona dell'avventura).



Il Numero 13 citato nella seconda delle due vignette indica Townsend Harper, che nel romanzo The Monster Men (titolo originale su All-Story: "A Man Without a Soul") prende il posto della tredicesima delle creature umanoidi fabbricate "in vitro", in un'isola sperduta dalle parti del Borneo, dallo scienziato Arthur Maxon. Il che è stato possibile perché il tredicesimo prodotto, a differenza dei precedenti dodici, era riuscito particolarmente bene. E' perfino superfluo dirlo, ma alla fine Harper conquista il cuore della figlia dello scienziato, Virginia Maxon, di cui si era invaghito a prima vista in America al punto da sentirsi spinto a pedinarla fino in Borneo. E la coppia, felicemente sposata, è adesso a bordo del Venture, pur se non è destinata a rimanervi a lungo.

Di Harper e Virginia si perdono infatti misteriosamente le tracce nel corso del succitato scontro con gli esseri alati di Caspak. E con loro sparisce anche una navicella della flotta del Venture.

Julian the Second ha invece penetrato i segreti dello spazio e del tempo, come spiega in questo dialogo che intrattiene con la tarzanide Meriem, e per l'occasione anche medico di bordo del Venture. Un anno prima di morire, in Turchia nel 1938, diverrà padre di Julian the Third, che metterà al corrente Edgar Rice Burroughs delle gesta di Julian the Fifth, Julian the Ninth e Julian the Twentieth, protagonisti dei tre volumi che compongo la trilogia lunare. Julian the Second è, tra i vari Julian, l'unico con un arco di vita, 1917-1938, all'incirca compatibile con gli eventi di The Greatest Adventure.



Alla ricerca di tracce degli avversari e dell'Occhio del Giudizio, in una terra della cui esistenza nessuno di loro sospettava l'esistenza, Tarzan e i suoi compagni, nel finale del secondo numero, hanno una sorpresa: almeno un altro uomo civilizzato ha raggiunto l'isola prima di loro, e vi si trova ancora.



Si tratta, naturalmente, di Tyler Bowen, che subito li conduce a Fort Dinosaur, l'avamposto fondato da lui e dalla sua compagnia mista di inglesi e tedeschi dopo l'arrivo a Caspak. E' lì che trascorreranno la notte.

Ma quello con Bowen non è né l'unico né il più sorprendente degli incontri che attendono Tarzan e i suoi a Caspak, giacché in un'isola del mare interno troveranno non soltanto tracce evidenti del passaggio dei loro nemici, sotto forma di un massacro perpetrato ai danni di una tribù dell'isola, ma perfino, imprigionata tra le fondamenta di un antico tempio in rovina, le regina di Opar La. E Willingham ne approfitta anche per mettere in scena il primo incontro tra lei e Jane, che darà vita a una delle sottotrame forse più riuscite della miniserie: il conflitto tra le due donne dovuto all'invincibile ostinazione di La, convinta al di là di ogni evidenza che le trame del destino faranno infine di Tarzan l'uomo della sua vita. Secondo una delle illusioni più diffuse, tra le tante provocate dalla follia d'amore.
A portare La su Caspak e imprigionarla nelle fondamenta delle rovine sono stati naturalmente gli uomini del Resolve, e il motivo lo spiega lei stessa: l'Occhio del Giudizio, il cui nome originale è Dagal Takor, si trovava in origine in Opar, prima di esser rubato da un principe dell'antico regno africano e portato a Caspak, dove il principe fondò una colonia. Le rovine in cui si trova prigioniera La sono i resti di quell'antico insediamento. E La ci rivela anche che proprio la perdita della gemma potrebbe aver causato la degenerazione degli uomini di Opar in uomini-bestia. Mentre le donne, per qualche motivo (ragioni di copione), sono rimaste tali qual erano.
La, arruolata in qualità di traduttrice, con la promessa che le sarebbe stato restituito il Dagal Takor in cambio della possibilità di effettuare alcuni scavi minerari nel regno di Opar, era stata infine abbandonata a Caspak, dopo la scoperta che il gioiello non era più sull'isola, bensì portato da qualcuno, attraverso un tunnel sotterraneo scavato dal basso fino alle fondamenta delle rovine, in un vasto mondo sotterraneo. Si tratta, manco a dirlo, di Pellucidar. E poiché, secondo almeno una delle teorie che riguardano la terra cava, la proporzione terra-acqua tra mondo di superficie e mondo interno è invertita, La ricorda bene che l'estensione delle terre emerse in Pellucidar è maggiore che sulla crosta terrestre.


The Dynamite effect: La e Meriem gemelle separate alla nascita.


* * *


L'immagine di apertura del post è: Eugene von Guérard, View of the Granite Rocks at Cape Woolamai (1872).

Commenti

  1. O.T
    Ciao Ivano ...ho intenzione di scrivere una “rece” , virgoletto il termine perché non sono assolutamente un recensore , del tuo romanzo.
    Voglio farlo su un blog , di cui non ti dico il nome ...anche se conoscendomi saprai già di quale blog parlo ...quello che mi pubblica sempre tutto quello che gli mando😂😂( non so se sia un bene).
    Vabbè volevo chiederti se posso farlo.
    L’idea sarebbe quella di farti una sorpresa.
    Ma sai com’è...in questi casi non sai mai se fare bene o male.
    Quindi te lo chiedo espressamente se lo posso fare?
    Stai tranquillo che non spoilero niente..sarebbe qualcosa di più del trafiletto della trama che editano su Amazon o chi ha già parlato del tuo libro per presentarlo.
    La differenza tra chi ha fatto già sta cosa e la mia rece è che io ho letto il libro -:)
    L’idea mia sarebbe di infondere curiosità e magari convincere chi leggerà ( se mai vorrai che la pubblichi) a comprarti il libro.
    Sennò non avrebbe senso scrivere niente, son sincero.
    Il tipo del blog come prevedevo mi ha già dato l’okay.
    La rece per ora è scritta su un foglio protocollo in penna..è da sistemare , rimodellare..ma l’idea portante c’è!
    Non chiedermi di fartela leggere in anteprima però.
    Dimmi te se posso altrimenti lascio perdere.
    Ah non saprei manco quando la pubblicherebbe.
    Di sicuro ci sarebbe la foto della copertina del romanzo e poi altre foto “ispirate” dalla lettura del romanzo.
    Fammi sapere.
    Qualunque sia la tua decisone.
    Amici come prima.
    Ciao

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    Risposte
    1. E certo che sì, Max! Anzi ne sarei felicissimo, perché sarebbe la prima recensione del mio romanzo ad apparire su un blog scritta da qualcuno che ha già letto il libro. Quelle apparse finora sono tutte segnalazioni fatte da chi non lo aveva ancora letto e in alcuni casi forse neanche aveva intenzione di leggerlo.
      Hai perciò strada libera.
      Grazie infinite e ciao a presto :-))

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  2. Vado un poco O.T. ma cosa ne pensi delle versioni dei personaggi e delle terre inventate da E.R.B fatte da Philip Jose Farmer come lo stesso Tarzan ed Opar? Le hai lette? Ti piacciono?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto i due libri del ciclo di Opar, Nick, ma non quelli di Tarzan. E' passato davvero un sacco di tempo da allora, ma ricordo di averli trovati discretamente noiosi. Tu li hai letti?

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    2. Anche io ho letto solo i due libri del ciclo "Ancient Opar", in edizione Mondadori, come te li ho trovati noiosi anzi, detto sinceramente, totalmente inutili. Li avevo presi perché a leggere quello che ne scriveva la buonanima di Lippi erano due romanzi fantastici, però nel mio caso non mi sono riuscito ad appassionare.

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    3. Bene, allora siamo almeno in due a pensarla così :-)

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  3. Una ricostruzione davvero dettagliata dell'universo letterario nella trasposizione fumettistica. Peraltro io, come ti avevo già scritto in precedenza, credevo che Tarzan fosse più o meno quello dei film, il bebé europeo allevato dalle scimmie, non immaginavo che Burroughs avesse esteso il suo universo in modo così ampio.

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    Risposte
    1. Il Tarzan di Burroughs è lontanissimo da quello dei film. Talmente lontano che Burroughs, indispettito dal vedere il suo colto aristocratico trasformato in uno scimmione semianalfabeta, si sentì prima obbligato a sbeffeggiare Johnny Weismuller nel romanzo "Tarzan e l'uomo leone" e poi a produrre lui stesso due film su Tarzan così da rimediare per quanto possibile al danno d'immagine.
      Aggiungo che anche il tanto celebrato "Greystoke" con Christopher Lambert - che personalmente ho trovato orribile - non ha nulla a che spartire con l'originale di Burroughs.

      Elimina

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