Questo sito utilizza cookie di Google e di altri provider per erogare servizi e analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google per le metriche su prestazioni e sicurezza, per la qualità del servizio, generare statistiche e rilevare e contrastare abusi. Navigando nel blog accetti l'uso dei cookie e il trattamento dati secondo il GDPR. Per maggiori dettagli leggere l'Informativa estesa.

Un fatto per ogni anno /1: 1960-1978




Così alla fine, dopo lunga indecisione, ho deciso di aderire anch'io all'ormai famoso meme lanciato dal sempre ottimo Marco Lazzara in questo suo post.
La mia indecisione era in verità dovuta a una sola e unica considerazione: che questo post e i successivi avrebbero facilmente rischiato di trasformarsi in una serie di pagine di annunci mortuari. Meglio lasciar perdere, mi sono perciò detto. Ma ho poi pensato che non doveva necessariamente essere così e che sarebbe bastato crearmi questa regolina ad arte per rimediare: parlare di tutto fuorché di morti di parenti, amici e animali. Solo a quel punto, mi sono sentito davvero libero e felice di intraprendere il compito. Non che le cose poche allegre mancheranno alla fine; ce ne saranno lo stesso e più che abbastanza, soltanto di altro tenore.
A parte ciò, sono stato per il resto assolutamente spontaneo nella compilazione del meme. Per questo di alcuni anni troverete evocato un solo avvenimento e di altri di più: a volte affiorava un solo ricordo isolato, altre volte se ne aggiungeva subito un altro o due. E immagino comprendiate anche bene come io, causa veneranda età, mi sia trovato obbligato a dover spalmare il meme su più post, tre per l'esattezza. La parte che vengo a offrirvi adesso qui è quella relativa ai miei primi diciotto anni.


* * *


1960: Nasco il 2 ottobre, nel letto di una stanza della mia bella e mai dimenticata casa di periferia, appena in tempo per l’inizio del TG della sera.

1961: Non pervenuto.

1962: Vivo la mia prima passione musicale: Lettera a Pinocchio, cantata da Johnny Dorelli. Traduco però male le parole: “Amico dei giorni più lieti” diventa per me “Amico dei giorni pupperi”.

1963: Mi vaccinano contro il vaiolo. Ricordo ancora nitida la sensazione come di un graffio sull’epidermide del braccio.

1964: Tentativo fallimentare, da parte dei miei, di farmi frequentare l’asilo. Dopo un solo giorno dichiaro conclusa, e in modo irrevocabile, l’esperienza. Troppi mocciosi tra i piedi tutti in una volta, per i miei gusti.

1965: Primo anno di vacanze estive con i miei nel paradiso terrestre. Detto in termini più concreti, in una località di bassa montagna ai piedi del massiccio del Falterona.

1966: Le vacanze estive raddoppiano: a luglio, ritorno nel paradiso terrestre; ad agosto, al mare con gli zii, in un campeggio di Follonica.
A ottobre comincio il mio primo anno di scuola, ancora con pennino e calamaio ed educazione vecchio stile. La mia idea sarebbe di fare come con l’asilo, ma alla fine, dopo una fuga durante la quale vengo intercettato per strada da un lontano parente e ricondotto ignominiosamente in classe, mi convinco che non si può.

1967: Alla fine del primo anno di scuola i miei, dietro consiglio del maestro Signor Masi, mi acquistano l’enciclopedia I quindici. I libri del come e del perché nella loro prima edizione italiana. E’ amore assoluto.
Ma l’amore fa capolino anche a luglio: nel mio terzo soggiorno estivo nel paradiso terrestre incontro finalmente la mia Eva. Storia intensissima ma, ahimè, anche breve. Ad agosto, di nuovo a Follonica con gli zii.

1968: Le mie principali passioni sono ormai chiaramente delineate: divoro con estrema voracità libri, fumetti e film.


Il mio primo pezzo "da collezione".


1969: Arrivo primo al concorso scolastico di scrittura e vinco un diploma di merito su carta pergamena e un soggiorno a Parigi, ma i miei rifiuteranno la seconda parte del premio.
Il film Gli eredi di King Kong inaugura il mio ciclo di visioni Godzilliane. La mia nonna materna si occupa di accompagnarmi a vedere questo e tutti gli altri film con il lucertolone come protagonista.

1970: In quinta elementare faccio da principale animatore nei giochi durante l'intervallo della ricreazione e mi guadagno, per la prima volta, il rispetto dei miei compagni di classe. E' anche il primo anno delle elementari in cui rischio qualcosa con il voto in condotta, ma alla fine mi decido a tornare a fare il buono.

1971: La casa editrice Giunti a maggio dà inizio alla pubblicazione dell’intero ciclo dei romanzi di Tarzan di Edgar Rice Burroughs. Posso così finalmente aggiungere alla mia estesa conoscenza di Tarzan nel cinema e nei fumetti quella del Tarzan letterario.
Inizio a collezionare la mia prima enciclopedia a fascicoli: Gli animali e la loro vita, dell’Istituto Geografico De Agostini di Novara.
Sul finire dell’anno mia madre mi porta con lei a vedere il film Incontro, con Massimo Ranieri e Florinda Bolkan. E’ l’inizio di un amore, mai venuto meno, per l’eros al cinema (e non solo).




1972: Con l’acquisto in edicola e la lettura del numero 23 de I fantastici quattro (Tutto iniziò a Yancy street) nasce la mia passione per i fumetti della Marvel. Inizio inoltre a collezionare Il Topolino d’oro con le storie anteguerra del grande Floyd Gottfredson e Tarzan Special con le splendide tavole domenicali di Russ Manning.
In primavera gita scolastica a Rapallo e Saint-Vincent. Il pranzo in un ristorante della città ligure degenera presto in una guerra tra i tavoli a colpi di gamberetti volanti.

1973: Gita scolastica nel Nord-Est: Venezia-Lignano Sabbiadoro-Trieste. Viene sfiorato più volte il sesso di gruppo, sia sull’autobus che in albergo.
Scopro e mi appassiono al fumetto inglese: Romeo Brown, Garth, James Bond... ma soprattutto Modesty Blaise e Dan Dare.

1974: E' l'anno, tra le altre cose, delle grandi scelte sbagliate.
In Estate si interrompe, dopo sette anni consecutivi, la tradizione delle vacanze a Follonica con gli zii. Trascorro luglio e agosto nel Mugello, nella casa di campagna di famiglia. Sto per acconsentire a un fidanzamento ufficiale con una campagnola mia coetanea, ma all’ultimo momento mi tiro indietro. Resterà il più grande rimpianto della mia vita.
A ottobre inizio il primo anno della scuola d’arte, preferita al liceo scientifico dopo una lunga indecisione. Altra scelta sbagliata.

1975: Ripristino delle vacanze a Follonica con gli zii. La lettura, nel corso della vacanza, di quel capolavoro che è Deserto d'acqua di J.G.Ballard, mi fa appassionare alla fantascienza scritta, che da quel momento e per un paio d'anni sarà l'unica forma di letteratura da me presa in considerazione.
E' l'anno del mio primo impianto hi-fi, regalo di uno dei miei zii che lo aveva costruito con le sue mani, e lo inauguro con l'acquisto del mio primo disco rock: Greatest Hits di Elton John.
Al cinema, con il film La supplente, mi innamoro per la prima volta di un'attrice: Dayle Haddon. Faccio il bis l'anno successivo con 40 gradi all'ombra del lenzuolo, mentre non riuscirò mai, mio eterno cruccio, a vedere Spermula.




1976: E' un anno di tranquilla routine. L'ultimo davvero tranquillo. Mi divido tra la scuola e le mie passioni, che sono sempre le stesse: fantascienza, fumetto e cinema.

1977: Seguo le orme di famiglia con la militanza nelle file del PCI (Partito Comunista Italiano) e la partecipazione alle attività sociali della Casa del Popolo del mio quartiere.
Nonostante la partecipazione ai moti studenteschi, supero senza troppa difficoltà gli esami finali e prendo il diploma di Maestro d'arte. Ma ho ormai pienamente compreso di aver sbagliato strada e sono fortemente tentato di abbandonare la scuola una volta per tutte. Non mi iscrivo al biennio successivo.

1978: Dopo un anno trascorso a lavorare in un laboratorio di cornici, arrivo all'estate completamente esaurito e mi rifugio in solitudine in località Monghidoro, nell'Appennino romagnolo. Ho già da un po' smesso di leggere fantascienza e porto con me I promessi sposi. Sono sempre più incerto sul corso da dare alla mia vita, soprattutto dal punto di vista professionale.
Con un anno di ritardo, ma mi decido infine a iscrivermi al biennio di specializzazione. Alcuni dei miei nuovi compagni di scuola diventano i miei nuovi amici nella vita. Ho ormai rinunciato a interessarmi al futuro e tiro a campare: studio il minimo indispensabile ed esco tutte le sere fino a tardi. La mia passione politica vive i suoi ultimi fuochi.


* * *


L'immagine di apertura del post è un fermo immagine del film Tarzan the Ape Man (1932).

Commenti

  1. E se questi erano solo i primi 18 anni, chissà con gli altri cosa ci riserverai...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in effetti, anche i prossimi saranno anni assai movimentati... ;-)

      Elimina
  2. Anni assai densi, nonostante siano quelli della fanciullezza e giovinezza :O
    Ma fidanzarsi ufficialmente a 14 anni??? :O Un rimpianto, ne sei proprio sicuro?
    E chissà cosa ci attende per la prossima fase!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di anni, per la verità, ne avevo ancora tredici. E per quel che riguarda il rimpianto, eccome se son sicuro, continuo a sognarmela anche di notte oltre che a occhi aperti.
      La prossima fase? Non subitissimo. Ho bisogno prima di respirare a fondo con un post intermedio ;-)

      Elimina
  3. Che peperino eri già fin da piccolo! :D
    Noto, con piacere, che certe passioni, nate nei primi anni di vita, sono diventate l’impalcatura di un’intera esistenza. Sono convinta che funzioni esattamente così!
    Condivido la passione per I quindici, le varie enciclopedie a fascicoli, i libri, i film… e l’inarrestabile desiderio di indipendenza ed esplorazione di nuovi territori/realtà, con conseguenti fughe da casa.
    Aspetto con curiosità i prossimi post :))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che ero un carattere leggermente ribelle, e allo stesso tempo profondamente radicato nella struttura a clan che ancora resisteva in quegli anni, in certi contesti non ancora del tutto fagocitati dalla realtà cittadina.
      Per i prossimi post... vedi sopra, le risposte a Marco e Glò ;-)

      Elimina
  4. Lo dicevo che la tua vita sarebbe stata molto interessante, sicuramente più della mia :-D
    Attendiamo il seguito!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A onor del vero, ho trovato molto interessante anche la tua, soprattutto nei suoi risvolti amorosi.
      Il seguito arriverà, non tra pochissimo ma comunque tra poco ;D

      Elimina
  5. Ma come hai fatto a datare tutti questi avvenimenti? Massima invidia: vorrei partecipare ma è tutto un amalgama senza date, la mia vita ricordata. :-(
    Ti ho letto con piacere e complimenti per letture e cinema ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che un quarto di secolo di rievocazioni autobiografiche messe per iscritto a qualcosa è servito. E in ogni caso ho anch'io le mie lacune, per esempio, per quel che concerne il 1976, non sono riuscito a isolare nulla di davvero significativo. Immagino che sia stato un anno di calma piatta...

      Elimina
  6. Ricordo solo che sono nato facendo una capriola, perché me lo hanno detto. Poi le date sono perse. Non potrei fare un post del genere!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuro, sicuro, Ferruccio? Neanche aiutandoti con fotografie? O con gli oggetti del passato, che conservano spesso una traccia delle circostanze della nostra vita?

      Elimina
  7. Questi post sono veramente interessanti, potrei farne un paio pure io.
    Sono curioso di vedere la seconda parte ora :)

    CervelloBacato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche se il meme non è di mia invenzione, se deciderai di partecipare sarò contento come se lo fosse. Terrò d'occhio il tuo blog nei prossimi giorni :-)

      Elimina
  8. Che bello, un viaggio nel tuo passato! Non immaginavo fosse così vecchio il Pinocchio di Dorelli, io il primo che ricordo è quello Disney ma credo fosse una replica perché l'ho visto nel 1988.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh già, Francesca, l'inizio di un viaggio nel mio ormai lungo passato... Sono comunque più giovane del Pinocchio Disney, che è del 1940. Non so se ancora oggi funziona così, ma un tempo i classici Disney venivano riproposti a rotazione. Biancaneve e i sette nani, ricomparve nei cinema quando frequentavo le medie inferiori, e fu un evento che coinvolse mezza classe. Avrebbe anche potuto trovare posto in questo post.
      Grazie e un abbraccio a te :-)

      Elimina
  9. Io non riuscirei a ricordarmi i fatti in modo preciso come hai fatto tu e altri partecipanti, anno per anno. Mi è piaciuto molto il resoconto della tua fuga da Alcatraz (leggi: asilo). Mia madre mi ha sempre raccontato che il primo giorno strillavo come un'aquila e tiravo calci negli stinchi alle suore; però alla fine ci sono andata. Tra i miei vaghissimi ricordi dell'infanzia c'è il terrore che provavo per certe pubblicità, come l'ippopotamo Pippo che invece era il beniamino dei bambini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I miei due nipotini sono pazzi di gioia quando vanno all'asilo... sarà che a noi toccava andare dalle suore?
      E sul serio ti terrorizzava l'ippopotamo Pippo? Con quella sua aria a tenerone? Io trovavo davvero terrorizzanti solo i lupi mannari - Zio Lupo, Lon Chaney jr., l'uomo lupo di Ciuffettino -, però alla fine mi piacevano anche per quello.

      Elimina
    2. Ho una mia teoria sulle suore, che non si cono mezze misure. La mia suora all'asilo, madre Laura, era un angelo e ci sapeva fare con i bambini, infatti andavo volentieri pur essendo molto timida. Un'altra, invece, era terrorizzante e assestava manate sulla testa dei bambini che non volevano fare il riposino (rigorosamente sui banchi e non nei lettini come ora).

      Ti confermo che Pippo mi terrorizzava e correvo a nascondermi tra le gambe dei miei genitori, proprio quando iniziava a caracollare e canticchiare (come hai ormai capito non ho tutte le rotelle a posto!). Un altro personaggio che mi faceva paura si trovava nel cartone animato di Tacabanda, sempre nella pubblicità: il tipo con i baffetti che dava di gomito all'altro e faceva quello strano verso.

      Beh, l'uomo lupo di Ciuffettino mi sa che faceva paura un po' a tutti!

      Elimina
    3. Anche quello di "Zio lupo" a giudicare da certi, ormai antichi, commenti nel blog ^^

      Elimina
  10. Bene! E abbiamo incominciato a scoprire qualche altarino :))
    Chissà cosa ci riserveranno gli anni futuri! ahhahaahhaahah

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente gli anni futuri potrebbero crearmi più di una difficoltà... a salvarmi c'è il fatto che posso cavarmela con un solo episodio per anno ;D

      Elimina
  11. Io di molti anni non saprei francamente che dire.
    Grazie per aver segnalato Deserto D'acqua di Ballard che è un autore che sto riscoprendo in questi mesi e che intendo esplorare ancora più a fondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Deserto d'acqua dovrei proprio rileggerlo anch'io. Dopo più di quarant'anni ricordo solo la sensazione generale e una scena nel finale che mi è rimasta impressa a fuoco.
      Per il meme, puoi sempre fare un tentativo... io ho iniziato a compilarlo senza neanche avere la certezza assoluta che poi avrei pubblicato.

      Elimina
  12. Sesso di gruppo... a 13 anni? 😂
    Ho riso da matti e anche per il fidanzamento ufficiale a 14.
    Un tipo precoce, tu, Ivano! 😜
    Una pagina autobiografica che sono contenta contempli altre due puntate.
    Buona domenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non puoi avere idea della libido che circolava in quel pullman durante quella gita, Marina ^^
      E il fidanzamento ufficiale per la verità era a 13... estate 1974, io compio gli anni a ottobre ;-)
      Ci vediamo qui per le prossime due puntate, allora, o di là da te. Spero comunque che parteciperai anche tu al meme.
      Buona domenica altrettanto a te!

      Elimina
  13. Molto simpatica questa iniziativa che aiuta a conoscere meglio gli amici del blog.
    Io dovrei andare troppo indietro nel tempo e farei confusione con gli anni :):):)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In molti sembrano avere questo problema... l'alternativa potrebbe essere il percorso per decenni proposto da Miki Moz ;-)

      Elimina
  14. Non potevo perdermi questo primo post. Anzitutto sono saltata sulla sedia alla data 1960, perché non immaginavo che tu quest'anno compissi 57 anni. Te ne davo almeno 5 in meno. :)
    Poi... che dire, tutto coinvolgente. Vado a leggermi la seconda parte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà pensavo che me ne avresti dati 50 in meno ;D
      Grazie per il coinvolgimento, Luz :-))

      Elimina

Posta un commento

Chi commenta su questo sito lo potrà fare solo da loggato con Google. Deve quindi essere consapevole che il suo username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile. Potrà portare al Profilo di Blogger o a quello di Google+ a seconda della impostazione che si è scelta.
Gli utenti possono eliminare i commenti che hanno inserito. A una eliminazione definitiva provvederà direttamente l'amministratore del sito nel minor tempo possibile. Gli estremi dell'account saranno memorizzati per facilitare commenti successivi.
Tutti i commenti contenenti link per scambio visite o con link che indirizzano a contenuti non attinenti a quanto trattato nei post saranno celermente rimossi dal blog.

Post popolari in questo blog

Non ho dimenticato... Alessandro Momo /2 di 2

Non ho dimenticato... Alessandro Momo /1 di 2

10 serie a fumetti che hanno scandito i miei anni '70

Vikings S03 E07-10: La presa di Parigi

Il libro azzurro della fiaba - I sette libri della fiaba Volume 1

Sette opere d'arte per sette poesie

I misteriosi Quindici