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Picnic at Hanging Rock Reloaded: Oltre la Roccia /1




Link ai precedenti post dello Speciale:
1. Primavera, tempo di Picnic
2. Le ragioni di uno Speciale

Non importa quanto spesso la vicenda sia stata demistificata, il suo fantasma sopravvive come leggenda metropolitana, con tutta l’apparenza di un vero cold case. Il mistero sopravvive nella domanda ineludibile: “È successo davvero?”.

Chris Conti*


Il 2017 può essere a ragione considerato una sorta di “anno del risveglio” per quel vero e proprio fenomeno culturale, multiforme e inestinguibile, che risponde al nome di Picnic at Hanging Rock. E’ l’anno in cui viene annunciato l’imminente arrivo della serie tv omonima, ed è l’anno dell’uscita di Beyond the Rock: The Life of Joan Lindsay and the Mystery of Picnic at Hanging Rock, un libro della giornalista Janelle McCulloch che è in primo luogo una biografia dell'autrice del romanzo e, più marginalmente, un tentativo, l’ennesimo, di risolvere il “mistero delle ragazze scomparse”.


All'uscita di questo libro sono trascorsi quasi quarant’anni da The Murders at Hanging Rock di Yvonne Rousseau (1980), e trenta anni esatti da The Secret of Hanging Rock (il famoso capitolo XVIII accompagnato da testi dell'agente letterario di Joan Lindsay, John Taylor, e della stessa Yvonne Rousseau): due testi che hanno segnato due tappe fondamentali nel percorso del fenomeno Picnic at Hanging Rock. La differenza è che stavolta l’autrice sostiene con convinzione le ragioni che spingono a conferire alla vicenda narrata da Joan Lindsay una solida base di realtà. E questo a dispetto che anche la Australian Ghost Hunters Society abbia accolto la tesi che il cosiddetto Mistero del Collegio sia una mera invenzione letteraria.

Lo spunto iniziale a riaprire l'indagine la McCulloch lo trae dalla dedica del romanzo, o, meglio ancora, da quel che di essa è stato sottratto all'attenzione pubblica. Così come il romanzo era in origine un capitolo più lungo rispetto alla versione pubblicata, lo stesso vale per la dedica, che era in origine di una frase più lunga. Riporto qui di seguito il testo per intero, evidenziando in grassetto la frase eliminata:

Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per conto proprio. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nel 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza.* Per la sua autrice, che da bambina conosceva molto bene Mount Macedon e Hanging Rock, la storia è interamente vera.

Perché mai, si chiede la McCulloch, Joan Lindsay avrebbe scritto questa frase se la sua storia fosse un’invenzione?

Riguardo poi alle ragioni dell'espunzione, la giornalista riporta di aver chiesto spiegazioni alla editor di Picnic at Hanging Rock, Sandra Forbes, che le ha risposto che presentare il libro come un'opera di fantasia è stata una decisione condivisa con Joan Lindsay. Qualunque cosa questo voglia significare.

Ma ovviamente non è tutto qui. Vi sono altre ragioni presentate dalla McCulloch a sostegno della sua tesi, e tra queste la scoperta che un bisavolo di Joan era un magistrato della polizia di stanza a Kyneton - cittadina situata nell'area di Macedon-Hanging Rock - alla fine dell'Ottocento. Il che ha spinto la novella Sherlock Holmes a frugare negli archivi della stazione di polizia della cittadina e scoprire una copia del Victorian Police Gazette - un giornale a circolazione limitata pubblicato a cadenza settimanale dalla metà del XIX agli inizi del XX secolo - che riportava la notizia della scomparsa di due ragazze nella zona alla fine dell’Ottocento. Della scomparsa sarebbero stati sospettati due uomini, le cui generalità non sono però divulgate dalla McCulloch, per salvaguardare la privacy dei loro discendenti. È dunque possibile, ritiene lei, che Joan Lindsay abbia saputo della sparizione delle ragazze da membri della sua famiglia.


Mappa di Macedon-Hanging Rock, l'area in cui è ambientato Picnic a Hanging Rock, con la Great Dividing Range sulla destra
e la cittadina di Woodend a sinistra.

O ne è venuta a conoscenza perché ha studiato al Clyde Grammar School, un college che si trovava negli stessi paraggi di Woodend in cui è situato l’immaginario Appleyard college del romanzo? Secondo infatti una ex studentessa della stessa scuola, una donna di cento anni ancora in vita a Londra quando la  McCulloch ne ha raccolto la testimonianza, al Clyde tutti sapevano della scomparsa delle due ragazze, pur essendo all’oscuro dei dettagli della sparizione.

La McCulloch ha raccolto inoltre la testimonianza di un noto artista visuale australiano impiegato nello staff del regista Peter Weir durante le riprese del celebre film del 1975, Martine Sharpa cui Joan Lindsay ha raccontato di aver vissuto nell’infanzia, a Hanging Rock, un’esperienza che l’ha segnata profondamente. Esperienza che avrebbe avuto luogo alla fine dell’anno 1900 - durante il primo picnic a Hanging Rock a cui la scrittrice prese parte all’età di quattro anni -, rimasta a lungo a livello sub-cosciente ma probabile causa scatenante di quell’interesse per l’occulto e il sovrannaturale che la donna avrebbe poi manifestato in tutta la sua vita adulta.

Lo stesso romanzo Picnic at Hanging Rock ha del resto avuto, secondo il racconto della Lindsay, una genesi molto particolare: come sequenze di immagini elaborate nelle ore notturne, in uno stato affine, se non del tutto coincidente, con il sogno lucido, poi tradotte di giorno, nell'arco di un solo mese, in pagine di scrittura.

Janelle McCulloch ci ricorda infine che amici e amiche della scrittrice erano concordi nell’attribuirle una capacità di leggere il paesaggio australiano analoga a quella dei suoi abitanti originari. E devo dire che questa cosa non mi sorprende troppo, visto che non è necessario essere dei “primitivi” per leggere un paesaggio. Qualunque persona libera da filtri razionali è teoricamente in grado di farlo, in Australia come altrove.



Ecco quindi arrivare la domanda inevitabile: "Joan Lindsay bambina 'vide' su Hanging Rock le ragazze scomparse alla fine dell’Ottocento?". Così come molti anni dopo avrebbe “visto”, durante un viaggio con il marito Daryl nel Central Victoria, delle suore scavalcare un recinto di cavalli in un posto dove, lo avrebbe scoperto in seguito, era sorto in passato un convento distrutto da un incendio (mentre il marito che era con lei non vide niente di niente)?

A sostegno di questa possibilità della visione, Janelle McCulloch riporta anche un altro aneddoto, legato alla realizzazione del film del 1975:

Joan un giorno si trovava sul set, seduta quieta in disparte ad osservare le riprese. Anne [Anne-Louise Lambert, la Miranda del film] stava avendo delle difficoltà con una particolare scena. Dopo dozzine di ciak il regista si decise a un intervallo di riposo per tutti, e Anne si allontanò in costume tra i cespugli, nel tentativo di tornare padrona di sé. Allora vide Joan. Joan si diresse verso di lei, la strinse in un abbraccio, e disse: “Oh, Miranda, quanto tempo è passato!”.

Anne era stupefatta. “Salve, Joan, sono io, Anne-Louis Lambert. Mi fa molto piacere incontrarti”. Ma Joan sembrava persa in un’altra memoria. Si afferrò a Anne piangendo. Anche Anne iniziò a piangere. Anne riferì poi di aver percepito tutta la verità di quel momento; le emozioni di Joan erano completamente autentiche. Joan credeva veramente di aver ritrovato Miranda.

E seppure, come ho accennato più sopra, Janelle McCulloch nel suo libro non si sbottona più di tanto, questa è comunque la conclusione che lei trae al termine dell'indagine di Beyond the Rock:

La mia idea è che due ragazze siano state rapite. E credo onestamente che siano stati due uomini a farlo… ho le mie ragioni per crederlo… ma non ho prove concrete. Questi uomini sapevano che le ragazze sarebbero state là. Probabilmente le hanno occultate in una delle fessure senza fondo della Roccia.

 

* * *


* Da: Chris Conti, Did It Really Happen?: Picnic at Hanging Rock. Sydney Review of Books, 29 September, 2017.

L'immagine di apertura del post è: Beatrice Alemagna, Picnic at Hanging Rock (Deleted Scene).

Commenti

  1. Non voglio sembrare il solito sospettoso, ma quando esce una serie / un film riguardo un certo evento (o anche solo una saga già preesistente) uno dei primi fenomeni che si nota è la ristampa di libri che riguardano l'evento (o la vecchia saga) con l'aggiunta di altri che sfruttano "l'onda". Per capirci, ho il sospetto che il libro della McCulloch sia stato scritto per "sfruttare" la nuova ondata di interesse che inevitabilmente si è creata intorno ai fatti di Hanging Rock (veri o fittizi che siano) e che quindi i contenuti di quel libro possano essere un po' "forzati" per così dire.

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    1. In realtà il libro della McCulloch è uscito un anno prima della serie tv e a quanto pare ci lavorava già sopra da un bel po' di tempo... ha dovuto intervistare gente varia sparsa per il mondo e fare ricerche sul campo. Quindi no, almeno in questo caso tra le due uscite non c'è collegamento ^__^

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  2. Per adesso non mi sbottono più di tanto però l'inizio mi sembra intrigante. Gli ingredienti per generare interesse ci sono tutti: un antico caso di cronaca locale perso tra le nebbie del tempo, la scrittrice che rimane ossessionata dal Mito della scomparsa e i primi dettagli che si cominciano a dipanare....

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    1. Sono contento di avere stuzzicato il tuo interesse Nick. Il viaggio, come sai, sarà lunghetto, quindi mettiti pure comodo in poltrona ;-)

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  3. Ho letto Picnic a Hanging Rock qualche settimana fa ed è uno dei romanzi top three del 2021 finora. Belle le atmosfere e il modo con cui l'autrice gioca con il lettore e lo spinge a darsi delle spiegazioni. Non sapevo della serie e ne sono molto felice. Vedremo.

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    1. Benvenuto sul mio blog, Mick! E benvenuto anche nel club degli appassionati del Picnic. Io il romanzo lo lessi la prima volta quasi trent'anni fa, alla sua prima pubblicazione in Italia. Poi con il tempo è diventato per me una materia di studio.
      La serie tv è molto ben fatta. Le vere mie uniche perplessità riguardano il casting, con la scelta di attori con caratteristiche molto diverse da quelle descritte nel romanzo. Ma è senz'altro da vedere (ed eventualmente collezionare) ^__^

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  4. Assolutamente intrigante e complimenti per la prosa che fa venire subito voglia di leggere il post successivo (cosa che farò tra un attimo, avendo finalmente tutto a disposizione!).
    Non ricordavo il particolare secondo cui l'autrice avesse partecipato, da bimba ,ad un picnic a Hanging Rock . Proprio nello stesso anno della sparizione della ragazze, tra l'altro. L'ipotesi subliminale si fa largo.. che fosse stata testimone di qualcosa che non è mai riuscita a inquadrare perfettamente?

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    1. No, davvero hai aspettato che completassi tutto per leggere? Wow! Spero solo che il risultato finale sia di sufficiente coerenza, perché ti confesso che io ho invece scritto un post alla volta. Ma grazie intanto per i complimenti alla prosa :-))
      Riguardo poi al dettaglio del picnic a cui ha partecipato Joan da piccola, non so se la notizia sia arrivata prima d'ora in Italia. Potrebbe anche essere di no.

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