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Picnic at Hanging Rock Reloaded: Oltre la Roccia /9

 



Link ai precedenti post dello Speciale:
1. Primavera, tempo di Picnic2. Le ragioni di uno Speciale3. Oltre la Roccia /1
4. Oltre la Roccia /25. Oltre la Roccia /36. Oltre la Roccia /4
7. Oltre la Roccia /58. Oltre la Roccia /69. Oltre la Roccia /7
10. Oltre la Roccia /8


L'anno successivo la nomina di Daryl Lindsay alla direzione della National Gallery of Victoria - siamo quindi nel 1942 - si aggiunge, alla collezione australiana del museo, un'altra veduta della Roccia accanto a quella di William Ford: un dipinto del 1912 di Frederick McCubbin (1855-1917) privo di elementi umani e intitolato semplicemente Hanging Rock (immagine in basso). E ne approfitto per ricordare che Frederick McCubbin, oltre a uno dei più importanti pittori australiani, fu anche, nell'ultimo periodo della sua vita, insegnante di pittura di Joan Lindsay.



Ma i quadri non sono le sole novità in ingresso del periodo. L'inizio dell'attività al museo spinge anche i coniugi Lindsay alla ricerca una casa in città, e la scelta cade su Angel Cottage, nell'East Melbourne. Mentre si riservano per i fine settimana la più illustre residenza di Mulberry Hill, nelle cui stanze ricevono molti colleghi artisti e personalità di spicco. Vanno a trovarli, tra gli altri, Laurence Olivier e Vivian Leigh, per i quali Joan scrive lo sketch teatrale My Kingdom for a Chocolat Blancmongel. In quella stessa occasione, un suo acquerello del lontano 1925, Summer Sketch  (vedi l'immagine di apertura del post) andrà ad arricchire la collezione d'arte della coppia di attori britannici.

Joan porta intanto avanti, di pari passo all'attività artistica, la sua opera di critica e ricercatrice d'arte, e nel 1949 e nel 1953 collaborerà alla stesura di due volumi: Masterpieces of the National Gallery of Victoria - un catalogo d'arte da lei compilato insieme a Ursula Hoff, responsabile del sezione stampe del museo, e al critico d’arte Alan McCulloch - e Early Melbourne Architecture, 1840-1888, realizzato con la sua amica di lunga data Maie Casey e altri artisti.
E si dà altrettanto da fare nel sociale, in qualità di membro attivo del club di donne lavoratrici Lyceum club - al cui interno, nel 1956, tiene una conferenza sul suo tema preferito: il tempo (nella visione ciclica); come sostenitrice dell’opera della Confraternita di San Lorenzo, che si prende cura dei cittadini meno abbienti; e, dal 1958, nella carica di Presidente della Società delle Arti e dei Mestieri. Acquisisce inoltre, per effetto del pensionamento e della concomitante nomina del marito Daryl al cavalierato nel 1957, il nuovo status sociale di Lady Lindsay.

Sono però i '60 gli anni per lei davvero cruciali, quelli in cui vedono la luce le sue opere più significative: il volume autobiografico Time Without Clocks (1962) e il suo unico vero romanzo, Picnic at Hanging Rock (1967). Si colloca, tra i due, Facts Soft and hard (1964), resoconto di un suo viaggio del 1952 in America, al seguito del marito che doveva documentare la scena artistica degli States. Per tenere fede al titolo, Time Without Clocks, pur raccontando la vita di Joan tra le due guerre, contiene nelle sue pagine un'unica data: il 14 febbraio 1922, giorno di San Valentino e giorno delle sue nozze con Daryl Lindsay. Fino al fatidico 1969, anno in cui lei rimane gravemente ferita in un incidente automobilistico nel Central Victoria, dal quale il marito esce invece praticamente illeso.

Ma il 1969 spicca anche per essere l'anno che vede il primo tentativo di trasposizione cinematografica di Picnic at Hanging Rock, a opera di Tony Ingram (Anthony S. Ingram), uno studente tredicenne del Clyde al suo secondo film dopo un adattamento del Signore delle mosche di William Golding. Il giovanissimo regista chiede, e ottiene, l'autorizzazione a procedere dalla scrittrice, fino a quando lei non si rende conto dell'effettivo potenziale di ciò che ha scritto e decide di fare le cose più in grande.

E' il 1972 quando l'agente letterario di Joan, John Taylor, vende i diritti cinematografici del libro a Patricia Lovell e Peter Weir, decretando allo stesso tempo la nascita dell'industria cinematografica nazionale australiana e del mito di Hanging Rock.

Rimarrà, a indelebile testimonianza dello sforzo di Tony Ingram, The Day of Saint Valentine, 3:44 minuti di cinema reperibili tra gli extra di alcune edizioni in DVD del film di Peter Weir. Non però dell'edizione Criterion Collection che possiedo io, per cui devo comunicare, con rammarico, che non ne ho mai preso visione.

Tutto quello che posso fare è quindi riportare tradotta la "recensione" più completa che ho trovato in rete, in un articolo del sito Bloody Disgusting che mette a confronto tra loro le varie edizioni DVD di Picnic at Hanging Rock:

Il primo adattamento su schermo del romanzo di Joan Lindsay fu realizzato nel 1969 dal tredicenne Tony Ingram. Per essere il film di un tredicenne, con un cast di compagne di scuola, è ben fatto. In verità è migliore di certi film che ho visto realizzati da studenti di corsi cinematografici delle università locali. Ingram è riuscito a catturare l'atmosfera ombrosa del romanzo in una sua versione estremamente ridotta che funziona sorprendentemente bene. Mi piacerebbe solo poter guardare il film senza il commento di Ingram, che non è possibile disabilitare.

Come possa tutto ciò trovar posto in 3:44 minuti è una curiosità che forse un giorno riuscirò a soddisfare; se e quando arriverà per me il momento di acquistare una diversa edizione del film del 1975 per i soli inserti speciali.

Sempre nel 1972, a molti anni di distanza dal suo ritiro come pittrice dalla scena pubblica, e a oltre mezzo secolo dalla prima esposizione, Joan replica l'esperienza della mostra di pittura pantecnicista con Maie Casey. Le due amiche espongono stavolta alla McClelland Gallery, nella vicina Langwarrin.

Per lei è un ritorno al passato, che sembra però accennare al futuro e all'apertura del nuovo ciclo della sua vita che si avvierà quattro anni dopo, con la morte del marito Daryl nel 1976. Joan è nel suo ottantesimo anno di vita e, rimasta sola, comincia a dar corpo al suo sogno di un “tempo senza orologi”.

Rick Amor, Portrait of Joan Lindsay (1976).
Si dà al giardinaggio e alla cura degli animali da cortile. Dipinge. E scrive, “seduta sul pavimento e circondata da fogli di carta come in un anello magico”. Pur senza rinunciare del tutto alla vita in società, giacché continua a frequentare le riunioni del Lyceum club e anche la McClelland Gallery.

C'è poi il giovane pittore Rick Amor, di cui lei incoraggia il lavoro. L'artista, che abita in un cottage all'interno della proprietà di Mulberry Hill, ha tre figli, la cui frequentazione ispira la scrittrice a rimetter mano a una storia da lei iniziata anni prima per il figlio del suo guardiano di casa Ray Clements. Ne trarrà il suo unico libro per ragazzi: Syd Six Pence, che uscirà nel 1982 illustrato dallo stesso Amor.

Rimarrà invece incompiuto l'ultimo romanzo di Joan, Love at the Billabong, interrotto dalla sua morte il 23 dicembre 1984, all'età di ottantotto anni e al termine di una breve malattia. E di un decennio che, con il successo internazionale del film Picnic at hanging Rock, l'aveva esposta a una notorietà che la lusingava ma le dava anche problemi, per l'insistenza con cui la gente si aspettava da lei la soluzione del "mistero del collegio".

Come ultimo atto lascerà la sua casa di Mulberry Hill all’Australian National Trust, alla cui fondazione lei e il marito avevano attivamente contribuito. Oggi è un museo nazionale a lei dedicato.

Commenti

  1. Quindi uno studente tredicenne può vantarsi di essere stato il primo a trasporre in video il romanzo, prima ancora di Peter Weir. Inutile aggiungere che, vista la brevità, sarei curioso anch'io di vederlo. Se dovessi reperirlo sul web faccelo sapere ;-)

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    1. La ricerca sul web è stata la prima cosa che ho tentato, ma non solo non è reperibile il video, non c'è neanche traccia di fotogrammi tratti dallo stesso. Quindi, per il momento, non sembrano esserci alternative all'acquisto del dvd :-(

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  2. Questa si che è una chicca! Ignoravo totalmente la storia del primo adattamento cinematografico di "Picnic ad Hanging Rock". Mi sa che non sono nemmeno l'unico ad esserne all'oscuro.

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    1. Eh sì, Nick, il Picnic sembra davvero destinato a espandersi a cerchi nel tempo come diceva Joan Lindsay... capitolo inedito, corto di Ingram, finale di film di peter Weir ritrovato... e chissà se è davvero finita qui ^__^

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  3. Un fotogramma in rete ci viene proposto, per esempio sulla pagina letterboxd del cortometraggio, ma dubito fortemente che c'entri davvero qualcosa... A questo punto non vivrò più bene fino a quando non l'avrò visto....

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    1. Sì, quello lo avevo trovato anch'io. Ma quel che poco che lascia intravedere non ha un'aria molto promettente. Spero davvero che non c'entri niente ;D

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