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Picnic at Hanging Rock Reloaded: Molti anni fa, primi anni '80... [Guest-post di Lamberto]




Link ai precedenti post dello Speciale:
1. Primavera, tempo di Picnic2. Le ragioni di uno Speciale3. Oltre la Roccia /1
4. Oltre la Roccia /25. Oltre la Roccia /36. Oltre la Roccia /4
7. Oltre la Roccia /58. Oltre la Roccia /69. Oltre la Roccia /7
10. Oltre la Roccia /811. Oltre la Roccia /9

Premessa

Il contenuto di questo post (unico guest- di questo Speciale) era in origine quello di una delle tante e-mail che mi arrivano a commento dei vecchi post del blog. E-mail e commenti che io in genere suddivido in tre categorie: "normali", "speciali", e... "particolari". In quest'ultima categoria ho fatto rientrare chi, per esempio, mi ha chiesto dettagli sulla vita di Alessandro Momo che per conoscerli avrei dovuto essere o suo padre o suo fratello.
Mentre rientra senza dubbio tra gli "speciali" il commento di Lamberto, che non a caso è diventato il post in uno Speciale.

Alternative movie poster by Kilian Eng
E' stato infatti per me immediato riconoscere, nelle parole di Lamberto - nonostante ancora adesso non sappia praticamente nulla di lui -, una certa comunanza di idee e concetti e una somiglianza di percorso di vita. Sebbene a sorprendermi più di tutto sia stato l'utilizzo, da parte sua, della parola "immaginale", la cui scoperta, all'inizio degli anni '80, ha segnato anche per me una svolta fondamentale nella mia concezione della realtà. Il che rende senza dubbio strano che il termine non abbia invece mai trovato posto in passato nel mio blog (l'ho scoperto attraverso la casella di ricerca), pur avendo io parlato spesso dello psicologo James Hillman, che ne ha fatto ampio uso. E non ho dubbi che senza l'intervento di Lamberto non lo avrei utilizzato neanche in questo Speciale, quasi fosse scomparso, come termine se non come idea, dal mio orizzonte mentale.

Devi anzi ammettere di avere scelto di usarlo, nel secondo capitolo di Oltre la Roccia, all'unico fine di aprire la strada a questo guest-post. E poiché da allora è anche passato più tempo del previsto, trovo utile rinfrescare un po' il concetto riproponendovi la relativa parte di post, seguita da un frammento della quarta di copertina dell'edizione Adelphi di Corpo spirituale e Terra celeste di Henry Corbin, che ne offre un chiarimento ulteriore.

[Da Oltre la Roccia /2] L'iranista Henry Corbin coniò, in una sua opera del 1960 intitolata Corpo spirituale e Terra celeste, il termine "immaginale", poi reso popolare dallo psicanalista junghiano e fondatore della psicologia archetipica James Hillman. E' il piano, intermedio tra il mondo materiale e quello spirituale, in cui opera l'"immaginazione attiva", che si distingue dall'immaginazione comune per la sua ineludibile natura simbolica e trascendente.

[Dalla quarta di copertina di Corpo spirituale e Terra celesteE di una parola nuova c’era davvero bisogno da quando, in Occidente, «tra le percezioni sensibili e le intuizioni o le categorie dell’intelletto il luogo era rimasto vuoto». Si trattava appunto del luogo della Imaginatio vera dell’alchimia, della immaginazione attiva, di quell’«intermondo tra il sensibile e l’intelligibile» la cui «scomparsa porta con sé una catastrofe dello Spirito».

E con questo dichiaro conclusa la mia non breve premessa e vi lascio ora al resoconto di Lamberto, della sua esperienza con il film Picnic a Hanging Rock.

Molti anni fa, primi anni '80...

Un giorno che purtroppo ricordo solo vagamente, molti anni fa, primi anni '80 credo, sul finire della mia adolescenza, per ragioni anch'esse scordate, ero a casa da solo. Accesa la tv - pomeriggio? sera? niente, pure qui nebbia... - mi ero trovato proiettato nello schermo in una sorta di ipnosi. Per il film di Weir.

Alternative movie poster
by Gilles Vranckx (2013)
Alcuni anni dopo, con l'avvento di internet avevo cercato nei forum o blog notizie riguardanti il film ed ero rimasto colpito da un racconto, fatto da un ragazzo, che (riducendolo all'osso, perché ne parlava non dico dettagliatamente ma neppure stringatamente) era simile al mio per quel che concerneva la casualità nell'essersi trovato solo davanti alla tv in quel momento.

Probabilmente se avessi avuto la capacità intellettiva di comprendere le enormi potenzialità dell'immaginale - parola che ho conosciuto solo dopo molto tempo ma che in qualche modo riassume anche altre conoscenze reperibili in culture e tempi diversissimi e che ho incontrato negli anni, da ricercatore indolente e scostante - avrei saputo, proprio per le caratteristiche esplosive date dall'età evolutiva dell'adolescenza, vivere la successiva vita almeno più pienamente e più liberamente e consciamente.

Ho una convinzione che per me è certezza; la quasi totalità del genere umano me compreso vive in uno stato di ipnosi ininterrotto salvo rari sprazzi che con l'avanzare dell'età di diradano sempre più; ciò che sappiamo e pensiamo è frutto di innumerevoli stratificazioni culturali delle nature più diverse; quel che crediamo come nostre personali idee giungono da queste eterogenee forze plasmanti che mai si fermano, soprattutto con l'avvento dei cosiddetti media.

Unica via per avere la prova di quel che nel mio piccolo affermo, e che persone ben più evolute di me sanno, è la via del silenzio. L'unico punto dal quale si potrebbe osservare la sfera culturale nella quale si è immersi, per comprenderne le ragioni dei movimenti e provarne orrore. L'unico punto da dove osservare se stessi e meravigliarsi per la penosa condizione e per converso recepire il mistero dell'esistenza di una cosa che chiamiamo coscienza e nessuno sa spiegare cosa sia. L'unica prospettiva per comprendere che questo intricato e folle modo di agire dell'uomo - e particolarmente dei burattinai - è solo uno dei molteplici che si potrebbe adottare, quindi relativizzarlo e conseguentemente privarlo di buona parte dell'imprescindibilità.

In fin dei conti, il silenzio cos'è se non uscire dal tempo? In una video-intervista* Joan Lindsay afferma di avere vissuto un periodo della sua vita in tale stato, e da quanto ho capito è stato in quel lasso di non-tempo che lei ha generato Picnic a Hanging Rock.

C'è un commento** da parte di una acquirente del libro, in un sito web, che fa cadere le braccia per la totale ottusità che dimostra, quella che solo le persone adulte sanno esplicitare così grossolanamente.

Plausibilmente l'unica ragione per la quale gli esseri umani non si sono ancora estinti è che infanzia ed adolescenza sono ineluttabili.


* * *


* In: Patricia Lovell, "A Recollection: Hanging Rock 1900". In: Picnic at Hanging Rock special edition director's cut, Disc 2 (DVD, Umbrella Entertainment 2004).

** Ne tralascio la pubblicazione per ovvi motivi di privacy.

Nell'immagine di apertura del post è raffigurato un poster cinematografico britannico.

Commenti

  1. Mi piace il termine "immaginale" penso che lo utilizzerò molto in futuro. Ringrazio Lamberto per avermelo fatto conoscere.

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    Risposte
    1. Occhio però Nick, che è una nozione complessa. E' facile confonderla con l'immaginazione pura e semplice e per questo richiede di sapere varie cose che vi sono a monte ;-)

      Elimina

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