Solve et Coagula - Pagina 42
Capitolo 4 - parte 4
La risposta di Fabrizio arrivò quello stesso
pomeriggio. Prendeva atto, da un lato, dell’incertezza di Luisa sulla
possibilità di presenziare o meno alla conferenza e accettava, dall’altro,
l’invito a cena. Si diceva inoltre lusingato che lei e Giulia avessero pensato
di coinvolgerlo nella loro cena, che erano delle vere amiche, che non si
aspettava tanto eccetera eccetera. La mail si chiudeva però con un’avvertenza
di cui Luisa non poteva non tenere conto:
Mi spiace crearti delle complicazioni, ma io seguo una
dieta alimentare rigorosamente vegan e devo perciò pregarti di non cucinarmi né
carne né altri prodotti di origine animale. Andranno benissimo cereali, verdure
e legumi di qualsiasi tipo.
O caspita, esclamò Luisa dentro di sé, pure
questa!
Non era comunque il caso di perdersi d’animo. Fece di
nuovo mente locale e si ricordò di una conversazione con Giulia in cui l’amica
le aveva parlato di una sua compagna di danza che seguiva proprio quel
particolare tipo di alimentazione. Non le restava che chiamare di nuovo e
verificare l’esattezza del suo ricordo.
«Fabrizio ha accettato l’invito a cena» disse, non
appena si stabilì la comunicazione.
«Be’, è quello che mi aspettavo» replicò Giulia.
«Anch’io, ma c’è qualcos’altro che forse non sai».
«Ok, dì pure: sono pronta».
Luisa rise: «No, niente di catastrofico, almeno credo. È solo
che Fabrizio è un vegano... si dice così, vero?».
«Be’» ripeté Giulia «non dovrebbe essere troppo difficile
accontentarlo».
«È per questo che ti ho chiamata» spiegò Luisa «la sola idea di cercare
ricette di cucina in internet mi fa venire l’ansia e, se ricordo bene, è vegana anche una delle
tue compagne di danza».
«Due per la verità, ma non so chi ha influenzato chi»
rispose Giulia «vuoi dei suggerimenti su cosa cucinare, se ho capito bene».
«Hai capito benissimo. Purché sia roba semplice, alla
mia portata. Non ho molta pazienza io con pentole e fornelli, lo sai».
«Mm… ok. Stasera dopo la lezione le interpello
entrambe e domani ti faccio sapere».
Ottenuta la rassicurazione di Giulia, Luisa si sentì a
quel punto in dovere di rassicurare a sua volta Fabrizio con due righe in cui
gli chiariva che non era causa di nessun disturbo e che avrebbe avuto la sua
cena vegan. Dopodiché si lasciò cadere, esausta, sul divano del soggiorno. Non
sarebbe stata un’attesa facile, pensò, si sentiva già più nervosa del solito e
si chiese se avesse fatto davvero la scelta migliore possibile. Ma
qualunque fosse la risposta a quella domanda, era ormai impensabile che
potesse tornare sui suoi passi.
Ancora pochi secondi e si alzò di nuovo, ma solo per
cambiare stanza e distendersi sul letto con l’intenzione di ascoltare delle
canzoni in cuffia dal suo ormai preistorico lettore cd. E, come capitava sempre in quelle occasioni, il suo pensiero andò per un
momento a suo padre e alla sua vecchia collezione di musica rock.
Mi sa che Luisa ha trovato "pane per i suoi denti"... ;-)
RispondiEliminaDel resto la vita riserva quasi a ogni passo degli imprevisti... ;-)
Elimina