Solve et Coagula - Pagina 41
Capitolo 4 - parte 3
Il prossimo passo sarebbe stato riaprire la bozza della mail
destinata a Fabrizio e portarla a buon fine, trasformando l’invito alla
conferenza in un invito a cena che, come lei avrebbe subito chiarito, sarebbe
stata a tre. Solo che appena entrata nella pagina della posta, Luisa trovò ad
attenderla una mail del tutto inattesa che lo stesso Fabrizio le aveva
scritto poche ore prima. La aprì subito, non senza provare una leggera ansia, e
la lesse d’un fiato.
Ciao Luisa,
ho avuto il tuo indirizzo e-mail da Giulia. Ieri le avevo scritto per chiederle di andare insieme alla nuova conferenza di Eva Luna che sarà mercoledì della prossima settimana, in un pub del centro. Mi ha risposto che le era impossibile venire perché il mercoledì è il giorno in cui lei ha lezione di danza. Ma ha anche aggiunto che tu eri probabilmente interessata. Fammi sapere se è davvero così. Se sarai d’accordo, potremmo organizzarci per andare insieme.
ho avuto il tuo indirizzo e-mail da Giulia. Ieri le avevo scritto per chiederle di andare insieme alla nuova conferenza di Eva Luna che sarà mercoledì della prossima settimana, in un pub del centro. Mi ha risposto che le era impossibile venire perché il mercoledì è il giorno in cui lei ha lezione di danza. Ma ha anche aggiunto che tu eri probabilmente interessata. Fammi sapere se è davvero così. Se sarai d’accordo, potremmo organizzarci per andare insieme.
Ti auguro una buona giornata,
Fabrizio
Fabrizio
Per un momento non seppe cosa pensare, poi cominciò ad
analizzare la situazione a mente fredda e concluse che in fin dei conti questo
imprevisto poteva anche volgersi a suo vantaggio. Ma doveva prima assicurarsi
la collaborazione di Giulia, anche per evitare che la sua amica del cuore
potesse, senza volerlo, fare danni. Attese l’ora in cui sapeva avrebbe staccato
dal lavoro, poi la chiamò sul cellulare.
«Ciao, Giuli».
«Ciao, stavo per chiamarti io. Immagino che avrai
delle spiegazioni da darmi».
«Calmati, ti ho chiamato giusto per questo. Per
cominciare, ho trovato poco fa sul mio computer una mail di Fabrizio…».
«Lo so, gli ho dato io il tuo indirizzo. Non ci ho
visto nulla di male, potevi sempre rifiutare il suo invito. Certo, adesso che
so che lo vuoi addirittura a cena a casa tua…».
«È solo successo» spiegò Luisa «che alla fine avevo
deciso di seguire il tuo consiglio e andare con lui alla conferenza. Poi ci ho
riflettuto sopra e ho deciso che fosse meglio partire in prima anziché in
quarta o anche solo in terza».
«E, tradotto in parole povere, che significa?».
«Te lo spiego subito: come ben sai, non riesco ancora a fidarmi
completamente di lui e per questo volevo incontrarlo ancora una volta con te
prima di decidere se vederlo o no da sola. È da qui» concluse Luisa «che è nata
l’idea della cena a tre».
«Hai mai pensato» commentò Giulia a quel punto «a
tenere un corso su come complicare le cose facili? Ti verrebbe sicuramente
bene».
«Ma a questo punto, dopo gli ultimi sviluppi» riprese
Luisa, scavalcando la nota ironica dell’amica «preferisco dargli l’impressione
che ho deciso d’invitarlo a cena solo dopo aver letto il suo messaggio. Volevo
perciò assicurarmi che tu…».
«Che io non ti rompessi le uova nel paniere
rivelandogli che in realtà lo avevi già deciso prima e in piena autonomia,
giusto?».
«Sì, è così» ammise Luisa.
Luisa è proprio sullo stile u.c.a.s. (= ufficio complicazione affari semplici)! ;-) Del resto il bello del suo personaggio è proprio questo.
RispondiEliminaProbabilmente, nella sua ottica, il suo modo di pensare e agire le appare quanto di più logico e lineare ;-)
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