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Tre pianeti in Scorpione e altri messaggi da Pacific Palisades /2




Christian de Bartillat: Non è forse lei un mago, un messaggero?
Henry Miller: Sarebbe meraviglioso, se così fosse. C'è un'altra parola, che amo molto e che si avvicina a 'mago', ed è 'giullare di Dio'. Non so se è questo che sono, ma mi piacerebbe esserlo.

Henry Miller è stato un appassionato cultore di astrologia e questa materia ricorre perciò spesso nelle pagine di domande e risposte di Conversazioni a Pacific Palisades, insieme a un più generale richiamo alla profezia, che è un altro degli elementi portanti dell'opera milleriana. Al punto che nella loro conversazione (che, ricordiamolo, si svolge in francese) lo stesso Miller e Christian de Bartillat si divertono a giocare sulla confusione di termini tra 'Milleriano' e 'Millenario'.
Ma è sul discorso astrologico che a me interessa soffermarmi qui, perché i modi in cui esso si intreccia con la mia realtà e il mio vissuto personali (e sì, questo è un very self-centered blog) sono davvero sorprendenti.

Prima di andare avanti, vi invito però a considerare l'immagine riprodotta qui sotto del tema natale di Henry Miller, ma anche e soprattutto ad ascoltare le parole dell'astrologo Ciro Discepolo nel video successivo (Nota: solo il primo terzo del video riguarda Henry Miller e il contenuto di questo post. I rimanenti due terzi sono su Ernest Hemingway e Giacomo Casanova).


Tema natale di Henry Miller tratto dal libro:
L'interpretazione del tema natale di Ciro Discepolo




Ed ecco, infine, la parte di Conversazioni a Pacific Palisades dedicata alla caratteristica dell'oroscopo di Miller a cui accenna Discepolo nel video (pagg. 24-25):
C.B. - Jacqueline Langmann, nell'analisi astrologica che fa di lei, precisa che lei è nato sotto un segno molto buono.
H.M. - Un segno di forza. Lei dice che ho tre pianeti nello Scorpione e che questa congiunzione lo rende più forte. Dice che "questo è troppo per lo Scorpione e per chiunque". A volte sento anche questo, perché ho una capacità di sentire superiore alla maggior parte della gente, qualcosa di fin troppo esagerato. Tutto in me è esagerato; i miei errori, i miei sentimenti, la tenerezza, l'amore, tutto è portato al grado estremo.

* * *


Ma perché tutto questo dovrebbe avere anche a che fare con me in prima persona?
La risposta è perché io stesso ho tre pianeti in Scorpione (anche se sono pianeti diversi da quelli di Henry Miller. I miei sono: Venere, Mercurio, Nettuno). E tutti gli astrologi con cui mi è capitato di avere a che fare mi hanno espresso considerazioni molto simili a quelle pronunciate da Miller nel passo dell'intervista che ho appena citato.

I miei tre pianeti in Scorpione


In conclusione, l'aver saputo, grazie a questo libro-intervista, di condividere tale caratteristica con uno dei miei dieci scrittori preferiti, non poteva che elettrizzarmi e spingermi a condividere con voi tutto ciò.

Ma torno adesso a farmi da parte e lascio di nuovo la parola, per il gran finale, al grande Henry Miller (pag. 128):
Le stelle, le costellazioni? E' un grandissimo mistero. A dire il vero, io non so proprio perché sia così. Per me tutto è sconosciuto, non ci sono spiegazioni. Gli uomini di scienza ne danno, di spiegazioni, ma io non le accetto, perché penso che sul cosmo si possa dire tutto quello che si vuole. Credo di aver detto da qualche parte: "Quel che il mondo ha di meraviglioso, è che risponde a tutte le domande che gli si pongono". La vita risponde a tutte le domande, e si possono dare tutte le risposte che si vogliono. Sta a noi decidere. Si può dire: è terribile, è brutto, è buono, o qualunque altra cosa. E' tutto vero, perché la verità è un miscuglio di tutto.

* * *

Note e crediti

Tutte le citazioni sono tratte da: Henry Miller, Conversazioni a Pacific Palisades con Christian de Bartillat. Ugo Guanda editore, 1992. Traduzione di Dolores Musso.

L'immagine di apertura del post è una foto ad alta risoluzione di Marco Lombardi e Maurizio Cabibbo delle nebulose: Fiamma NGC 2024, Testa di Cavallo B33 con la retrostante Nebulosa a emissione IC 434, Nebulosa di Orione m42, Nebulosa a emissione e a riflessione NGC 1977 Running Man (Costellazione di Orione). Dal sito: Associazione AstronomiAmo.

Commenti

  1. Ma quale tediato?
    Amo i racconti su tali questioni... ora mi hai fatto venire una curiosità fortissima, perché sono argomenti che mi affascinano... vorrei conoscere anche io qualche personaggio come quel vecchietto :)

    Moz-

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    1. Ho avuto molti incontri di questo tipo, Miki, con personaggi dotati di strane qualità. In un certo senso è come se li attirassi o loro attirassero me. E poiché lo stesso succedeva a Miller, mi chiedo se non dipenda dai tre pianeti in Scorpione ;D

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  2. Ho ascoltato racconti "strani" ormai troppe volte per non lasciare aperta la porta ^^
    E anche io ho avuto le mie belle soddisfazioni XD
    Gran bella condivisione Ivano! ^_^

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    1. Grazie mille Glò. In realtà non credo che avrei raccontato questo aneddoto, se non avessi letto questo libro-intervista che mi ci ha in un certo senso costretto. Forse lo avrei utilizzato nelle pagine di un romanzo o magari, chissà, neanche lì.

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  3. Non ho mai confrontato i miei caratteri astrologici con altri scirttori. però ogni hanno pubblico un guest post astrologico per blogger e scrittori

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    1. A me, come vedi, il confronto è accaduto per caso. Sapevo bene di avere tre pianeti in Scorpione e che questa era forse la caratteristica più importante del mio oroscopo. Leggere che Henry Miller, di cui io sono fan quanto tu lo sei per Hemingway, condivideva la mia stessa insolita caratteristica, non poteva certo lasciarmi indifferente!

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  4. mi è scappata un acca in più, colpa dei nomi e cognomi accati Sono vergognoso

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    1. No problem, Ferruccio, si capiva lo stesso. Poi, come dice il proverbio: "una h tira l'altra" (più o meno) ;D

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  5. Bellissimo questo particolare di cui hai parlato, soprattutto perché da piccola - ma da molto meno esperta . mi divertivo anche io a rintracciare questi legami.
    Una volta un'amica mi fece il tema natale ma non mi ricordo nulla se non che all'epoca era perfetto e un'altra volta una signora in un negozio di minerali, senza che io le dicessi nulla, forse solo il mio segno zodiacale, fece uno scanner totale della mia persona di allora. tornai a casa sorpresa e un po' traumatizzata, ma del tutto in positivo!

    Oggi a queste cose non faccio più molto caso, anche se mi sorprendono sempre, però di una cosa sono orgogliosa: il mio compleanno cade lo stesso giorno della nascita di Beethoven! :°D
    Ciao Ivanoo!

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    1. Ciao super Alessia!
      Neanche io per la verità mi interesso più come un tempo di queste cose. Però non potevo certo passare sotto silenzio la scoperta di questi miei punti di contatto con Henry MIller!
      P.S. Il mio compleanno cade invece lo stesso giorno di quello di Sting ^-^

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    2. Ahah! :D Abbiamo delle ascendenze musicali in comune, quindi!
      Certo io forse un po' più matusalemmica della tua, ma va bene lo stesso! :°D

      Ho visto le opere di Burchfield *_*
      Sono meravigliose!

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    3. Matusalemmica ma sempre gettonatissima! :D
      Visto che meraviglia il vecchio Burch? *_* Io lo scorso anno ho usato un suo dipinto per gli auguri natalizi del blog. Può darsi che bisso, chissà!

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  6. Attento Ivano , io con l'astrologia ci vado a nozze...ahahahah...Non riesco per l' ascendente , ma il segno al novanta per cento l'azzecco..
    Intuizione, perspicacia, sensibilità, premonizione?..Non so proprio ,l'essere sensitiva è un dono di natura come l'intonazione o amare il disegno...
    Amo ascoltare gli altri e non per curiosità, per darmi risposte e sentire domande, per dire è bene o non mi piace , per cantarmela un pochino insomma , perchè la realtà come Miller suggeriva è anche questo. La possibilità di dire quel che più ci piace!
    Bacio!

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    1. Grazie per il bel commento, Nella. Dopotutto da una che ha intervistato il Duca Bianco, non ci si può attendere nulla di meno! Bacio a te :-*

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  7. Non capisco nulla di astrologia. Credo di non conoscere nemmeno il mio ascendente (o forse sì, se quel vecchio manuale delle giovani marmotte non mentiva). Tuttavia non escludo nessuna possibilità, specialmente se ne parla uno come Henry Miller....

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    1. Io ho smesso da un po' di occuparmi di astrologia, perché ho preso altre strade che sento più congeniali, però è sicuro che l'astrologia non ha mai smesso di occuparsi di me, come dimostra anche il mio incontro con questo libro-intervista.
      L'interesse di Miller per l'astrologia mi era noto da tempo, anche dai diari di Anais Nin, però questo dettaglio dei tre pianeti in Scorpione lo scopro solo ora. Meglio tardi che mai!

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