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Incantesimi cinemusicali /4: Chanson de Bianca




Se Come little children (vedi il terzo post della serie) si è rivelato un vero rompicapo, il brano che presento oggi, Chanson de Bianca - una canzone del film Léolo - rischia di esserlo persino di più.

Secondo dei due soli film scritti e diretti da Jean-Claude Lauzon, regista canadese scomparso prematuramente in un incidente aereo nel 1997, Léolo è una produzione franco-canadese del 1992.
Nonostante sia misteriosamente presentato talvolta come un film con toni da commedia ("crescere può essere dolorosamente divertente" recita la copertina del dvd) è in realtà un film  di formazione cupo e grottesco, a tratti disperato, e con almeno una scena non adatta ai deboli di stomaco.
Léolo è stato inoltre oggetto di controversie per il modo in cui il regista tratta il tema della sessualità infantile (masturbazione, sesso con animali, sesso con prostitute). Ma comunque la si pensi, rimane sicuramente un'opera notevolissima, grazie anche alle generosi dosi di poesia che vi sono profuse, e, per quanto può valere, è entrato anche a far parte della lista dei 100 migliori film di tutti i tempi del giornale Time.

"Poiché io sogno, io non sono" è la frase ricorrente nel film, e ne rende molto bene il senso e l'atmosfera.

La storia, presumibilmente in parte autobiografica, parla infatti di un dodicenne di Montreal che si costruisce una realtà di sogno alternativa, allo scopo di compensare lo squallore del mondo quotidiano in cui si trova costretto a vivere. E lo fa attraverso la scrittura e la lettura, (a questo proposito, una delle figure più affascinanti del film è senz'altro il "domatore di parole", interpretato da Pierre Bourgault, un politico nazionalista del Quebec).
Assunto così il nuovo nome di Léolo Lozone, il dodicenne si immagina figlio di un contadino siciliano, che avrebbe inseminato sua madre al posto di suo padre. In che modo? Semplice: sua madre sarebbe rimasta incinta mangiando un pomodoro italiano che aveva assorbito il seme del contadino dopo che costui si era masturbato nel suo campo. E tutto questo perché al centro del mondo di sogno del ragazzo c'è l'amore impossibile per Bianca, la sua bellissima vicina di casa siciliana. Così come si può affermare che ci sia ancora lei, Bianca, al centro di questo incantesimo cinemusicale e di questo post.

A interpretarla nel film è stata infatti chiamata Giuditta del Vecchio, una delle attrici più affascinanti del nostro cinema, il cui aspetto e voce, fortemente adolescenziali, contribuiscono in modo determinante all'efficacia dell'incantesimo, almeno su di me.
La conosco per altri tre film: Snack Bar Budapest (1988) di Tinto Brass, Ninfa Plebea (1996) di Lina Wertmuller, e, decisamente più vicino ai miei gusti, Giorni felici a Clichy (1990) di Claude Chabrol, tratto dal romanzo omonimo di Henry Miller. Ed è una foto (questa a sinistra) al centro della locandina di quest'ultimo titolo a offrircela in tutta la sua bellezza.
Devo però anche aggiungere che non sono ancora riuscito a trovare una pur minima traccia di biografia riguardante questa attrice, e non conosco neppure il suo anno di nascita. Non so quale ne sia la ragione, ma come vedremo tra breve non è il solo mistero con cui mi sono trovato a fare i conti in questo post.

Presento, intanto, la lista dei brani presenti nella colonna sonora di Léolo, purtroppo mai pubblicata ma decisamente interessante oltre che eterogenea:

01. Alleluia - Marie Keyrouz
02. Spem in Alium - The Tallis Scholars
03. L'Orange - Gilbert Becaud
04. Gloria (Misa Criolla) - Ariel Ramírez y Los Fronterizos
05. The Lady of Shalott - Loreena McKennit
06. Sabahiya - Banga
07. Tejbeit - Ethiopian Musicians
08. Prelude in Tchahargah - Mahmoud Tabrizi Zadeh
09. Call to a Prayer - Baaba Maal
10. You Can't Always Get What You Want - The Rolling Stones
11. Cold Cold Ground - Tom Waits
12. Temptation - Tom Waits
13. Shamas-ud-doha, badar-ud-duja - Nusrat Fateh ali Khan
14. Song of Complaint - Atranik Askarian & Khatchadow Khatchaturian
15. Chanson de Bianca - Giuditta del Vecchio


Ed ecco adesso i video delle due principali sezioni del film dove è presente la canzone. Nel primo dei due compare anche una voce maschile, attribuita nei credits a Federico Troiani, mentre nel secondo è la sola Giuditta del Vecchio a interpretare il brano. I due brani non sono tuttavia corrispondenti: il primo è più lungo del secondo e i loro testi sono diversi.

Chanson de Bianca / 1

Giuditta del Vecchio e Federico Troiani (?)


Testo

Ma il sogno è
il mondo mio
tu sai che oggi lascerei la mia realtà.
Capisci me,
si, tu lo sai,
che solo per me il sogno è il mondo mio.
Un destino è un campo di grano
povero triste dolore profano
tutto tra noi è, ma non è per me, lo sai.
Il sogno mio
è vero ormai
e mi dà il senso, oramai, e tu lo sai
Un amico, sai cosa te ne fai
inutile, fuggevole,
tutto bravo è, ma non è per me, lo sai.
Il sogno mio
è vero ormai
e mi da il senso, oramai, tu lo sai.
Il sogno è
il mondo mio
tu sai che oggi lascerei la mia realtà.
Capisci me,
si, tu lo sai...

* * *

Chanson de Bianca / 2

Giuditta del Vecchio


Testo:

Un amico, sai cosa te ne fai
inutile, fuggevole, tutto bravo è
ma non è per me e tu lo sai.
Ma il sogno è
il mondo mio
tu sai che oggi morirei per onestà.
Ascolti me,
si, tu lo sai,
che solo il sogno è per me la realtà.
Un amico, sai cosa te ne fai
inutile, fuggevole,
tutto bravo è, ma non è per me, lo sai.
Il sogno mio
è vero ormai
e sveglia il tempo e sveglia il canto e tu lo sai...


* * *


Immagino non sia sfuggito a nessuno di voi che la Chanson de Bianca altro non è in realtà se non una bizzarra, sebbene suggestiva, rivisitazione di Pensieri e Parole di Battisti e Mogol.


Eppure, ed ecco il primo mistero, ancora nei credits del film non si fa alcun cenno a nessuno dei due nomi. Come autore della musica figura invece François Dompierre, prolifico autore canadese di colonne sonore, mentre autore del testo sarebbe tale Jersy Kowal, di cui non ho trovato traccia altrove al di fuori dei confini di questo film.
Premesso che l'arrangiamento musicale del pezzo è indubbiamente pregevole (mentre il testo mi appare, nella sua stesura, piuttosto caotico), la domanda che in me sorge spontanea a questo punto è: com'è possibile che non sia apparentemente insorto, in una situazione del genere, nessun problema di violazione di copyright o nessuna accusa di plagio?

L'altro enigma riguarda poi i presunti interpreti della Chanson: Sylvie Legault e Federico Troiani. Anche qui la situazione è tutt'altro che chiara.
Per quanto riguarda il primo dei due nomi - e premesso che il brano sembra sia stato in realtà cantato effettivamente da Giuditta del Vecchio - Sylvie Legault è un'attrice di cinema e di teatro d'improvvisazione canadese tuttora vivente, e sembra non entrarci niente (almeno secondo Wikipedia e IMDB) con Léolo.
Federico Troiani risulta essere invece un musicista e cantautore italiano attivo tra gli inizi degli anni '70 e i primi anni '80. Ma anche nel suo caso, nessuna delle pagine che lo riguardano e che ho consultato, cita una sua eventuale partecipazione al film come interprete di questa canzone.

Voi ci capite qualcosa? Io, per il momento, mi arrendo.


* * *

Note e crediti


Le informazioni biografiche sui vari personaggi citati sono tratte da Wikipedia.

La lista dei titoli della soundtrack di Léolo proviene dal blog World of soundtrack

Commenti

  1. Sei andato a pescare un film assurdissimo, a tratti surreale... !
    Sì, lei è in Snack Bar Budapest e in effetti non si trovano molte notizie su questa attrice. Inoltre sembra essere sparita da molto tempo...

    A me Battisti non piace per nulla, ma è curiosa questa cosa qui che riporti... Guarda, per risolvere qualche mistero del genere, puoi rivolgerti a Nocturno (rivista o forum) ;)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io invece adoro Battisti, Miki, ma solo l'ultimo periodo, quello con Pasquale Panella al posto di Mogol. Considero i 5 dischi (più l'inedito "Gabbianone") della coppia Battisti/Panella il vertice assoluto della musica leggera italiana.
      Venendo al film, il tuo suggerimento su Nocturno è buono, ma ti confesso che a me più che risolverli nei misteri piace sguazzarci ;) Sono però contento quando nelle mie peregrinazioni mi imbatto in un indizio, anche minimo, che va ad accumularsi agli altri in mio possesso :)

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    2. Sì, ti capisco perfettamente.
      Anche io ho qualche mistero legato a ricordi... spesso ne ho parlato sul blog e tra un po' ne riparlerò, sperando che possiate aiutarmi!

      In ogni caso, mi ero perso la tua risposta al post precedente, ho letto ora :)

      Moz-

      Elimina
    3. Uhmm... sembra interessante. Aspetto i post e spero di poterti essere utile, se sono cose pertinenti ai miei campi d'indagine :) Per me i ricordi sono fondamentali e uno dei miei motti è il milleriano (nel senso di Henry Miller): "Ricordati di ricordare".

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  2. No, questo film non lo conoscevo proprio.
    Ci sarà un secondo post in cui cercherai di svelare il mistero dietro la colonna sonora?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pare che oltre ai grandi misteri classici - UFO, Loch Ness ecc. - esista tutta una selva di mini-misteri ugualmente senza apparente soluzione.
      Con Chanson de Bianca anche setacciando internet non si arriva da nessuna parte. Proprio come era successo per Come little children nel mio post precedente.
      Forse bisognerebbe adottare per entrambe i casi la soluzione proposta da MikiMoz, cioè chiedere a Nocturno. Ma almeno per il momento preferisco dedicare il mio tempo a occuparmi di nuovi argomenti.

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  3. Congratulazioni per un buon articolo simile. Solo una piccola osservazione: la canzone 6 ha il nome sbagliato. Il suo nome è "Sabahiya", ed è eseguita da Banga (Tanta-Suaag). Saluti! Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Passion_–_Sources

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie delle congratulazioni e benvenuto nel mio blog. E anche della precisazione. Avevo preso la lista pubblicata in questo post da un sito specializzato in colonne sonore e può darsi ci siano anche altri errori... chissà.
      Un saluto e ancora grazie!

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  4. I misteri legato a questo film sono piuttosto impenetrabili!
    E' veramente strano che della Del Vecchio sia sparita ogni traccia, com'è possibile?
    Il nome Leolo mi sembra davvero evocativo. Ma è un diminutivo siciliano? Anche se non c'entra per nulla, il suono mi fa venire in mente Mr. Trololo!

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    Risposte
    1. Davvero pazzesca la situazione di questo film, Kukuviza... tutte le strade che intrapresi all'epoca per cercare di venirne a capo finivano in un vicolo cieco. Chissà se oggi, a quasi cinque anni di distanza, qualcosa è cambiato.
      Sul nome Léolo, non ricordo se è chiaramente specificato nel film, ma credo che il giovane protagonista lo ritenga appunto un nome siciliano.

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