Liebster Award 2016 edition (Il ritorno) e una Nota su Solve et Coagula
1. Liebster Award - Il ritorno
Dopo le graditissime assegnazioni di Ariano Geta e Giulia Mancini (vedi prima parte del Liebster Award 2016) ho ricevuto altri due L.A., da parte di Cristina M. Cavaliere (Il Manoscritto del Cavaliere) e Orlando Furioso (Fumetti di carta).
Avendo già assegnato a suo tempo i miei 11 award, creato la lista di domande collegata e detto 11 cose di me, quel che mi rimane da fare adesso è ringraziare di cuore Orlando e Cristina per aver pensato a me e, naturalmente, rispondere alle loro domande.
Avendo già assegnato a suo tempo i miei 11 award, creato la lista di domande collegata e detto 11 cose di me, quel che mi rimane da fare adesso è ringraziare di cuore Orlando e Cristina per aver pensato a me e, naturalmente, rispondere alle loro domande.
Le 11 domande di Cristina M. Cavaliere
1. Definisci con una breve frase il tempo della tua infanzia o quando eri
pulzello/a.
L’infanzia per me coincide, nel mio ricordo, nel perfetto equilibrio tra vita
contemplativa e vita attiva: da un lato i giochi di strada con gli amici, i lunghi o brevi viaggi con i familiari o la scuola, i weekend trascorsi dai parenti, dall'altro le riflessioni solitarie, le prime letture, l'esplorazione della natura.
2. Qual è il motto che faresti incidere sul tuo scudo?
Ricordati di ricordare (da Henry Miller)
3. Qual è il tuo rapporto con le regole in generale (verso il tuo comandante
in capo, nel redigere i tuoi scritti e le tue missive, rispetto ai tuoi
compagni d'arme ecc.)?
Qualche piccola trasgressione alle regole sociali non mi spaventa, purché mi appaia ben
al di qua della soglia del crimine. Sono invece intransigente per quel che riguarda il rispetto delle regole stabilite nei giochi.
4. Qual è/è stata la persona che ha influito di più nella tua vita, anche in
senso negativo?
Mio padre.
5. Qual è il tuo rapporto con la nobile arte, intesa in tutte le sue forme
(pittura, musica, scultura ecc.)?
Amo soprattutto la poesia, la musica e la pittura. Ma amo nella stessa
misura anche le arti cosiddette minori.
6. Che cosa significa per te prendere in mano un libro e leggere?
Nei casi migliori, entrare in una dimensione di atemporalità.
7. Che cosa preferisci tra: a) romanzo, b) racconto, c) poesia e perché?
A parti merito romanzo e poesia. Il romanzo per il motivo che ho esposto
nel punto precedente (l’atemporalità richiede tempo per instaurarsi); la poesia
per il suo filo più diretto con il trascendente.
8. Che cosa ti fa perdere veramente le staffe e partire lancia in resta?
Le persone troppo esagitate e rumorose.
9. Che cosa ti placa l'animo maggiormente?
Scrivere.
10. Qualcosa di cui non potresti fare a meno nella vita.
Il mare.
11. Qualcosa che, nella vita, elimineresti volentieri (attenzione, ho detto
"qualcosa" e non "qualcuno"!)
Il petrolio.
Le 11 domande di Orlando Furioso
1. "Politicamente corretto":
sì o no?
NO
2. La tua ricetta per risolvere la "crisi
del fumetto".
Ma c’è davvero la crisi del fumetto? Quando entro nelle librerie il reparto è sempre
tra quelli più sontuosi, pieno di volumoni rilegati ad alto prezzo.
3. Abbiamo (ancora) bisogno di
Miti?
Non dipende da noi. Il mito è eternamente
presente e ci sopravanza infinitamente.
4. Quale divinità vorresti essere?
(valgono tutte le mitologie)
Freyr.
5. Come far appassionare gli italiani e
le italiane alla lettura?
Non credo
esistano ricette di nessun tipo. Le varie iniziative che vengono intraprese in
tal senso mi appaiono tutte, quale più quale meno, inutili e spesso anche ridicole.
6. Consigliami il tuo libro
preferito.
Come faccio a
consigliarti “Alla ricerca del tempo perduto”? Sei disposto a leggere oltre 3000 pagine,
la metà delle quali occupate da descrizioni di cene, ricevimenti e genealogie
nobiliari?
7. Convincimi ad ascoltare il tuo disco
preferito!
Scusa ma non riesco a proportene meno di cinque, uno per ciascuno dei miei "generi" musicali preferiti.
1) Musica barocca: Il brano incompiuto di Bach aggiunto in chiusura all'Arte della fuga, nella versione "oggettiva" di Glenn Gould.
2) Musica romantica: Piano Sonata D960 di Franz Schubert, nella esecuzione di Valery Afanassiev.
https://youtu.be/M1oNW4SnGWQ
3) Musica contemporanea: Akhnaten Act I Prelude di Philip Glass.
https://youtu.be/6Ql8TidvZto
4) Canzone: Quel meraviglioso e sontuoso incontro tra grande musica e alta poesia che è La sposa occidentale del duo Battisti/Panella. Un esempio:
https://youtu.be/NlLbHRHILMU
5) Soundtrack: Phantom of the Paradise di Paul Willams.
1) Musica barocca: Il brano incompiuto di Bach aggiunto in chiusura all'Arte della fuga, nella versione "oggettiva" di Glenn Gould.
2) Musica romantica: Piano Sonata D960 di Franz Schubert, nella esecuzione di Valery Afanassiev.
https://youtu.be/M1oNW4SnGWQ
3) Musica contemporanea: Akhnaten Act I Prelude di Philip Glass.
https://youtu.be/6Ql8TidvZto
4) Canzone: Quel meraviglioso e sontuoso incontro tra grande musica e alta poesia che è La sposa occidentale del duo Battisti/Panella. Un esempio:
https://youtu.be/NlLbHRHILMU
5) Soundtrack: Phantom of the Paradise di Paul Willams.
8. Si può cambiare idea?
Sì, anche se con il tempo
dovrebbe accadere sempre meno, se si fa corretto e bilanciato uso della ragione e dell’esperienza personale.
9. Si può cambiare idea sulle cose fondamentali?
Idem come
sopra.
10. Nostalgia?
Come no!
Soprattutto di due estati magiche della mia vita trascorse ormai da molto tempo.
11. Perché solo i blogger commentano sui
blog?
Non è del tutto vero. Vale
per i post pubblicati di fresco, ma su quelli più vecchi capita che commentino anche lettori arrivati dalle ricerche su Google.
* * *
2. Nota per i lettori di Solve et Coagula
L'attuale rallentamento nella scrittura delle pagine di Solve et Coagula è dovuto solo in parte alla mia momentanea, parziale assenza dal blog. Come sa chi segue la mia blog novel, nelle pagine più recenti mi sono concentrato molto su un racconto del floklore inglese, I bambini verdi di Woolpit, di cui ho riportato sia un riassunto della versione originale sia un mio adattamento parziale. Proprio dover dare un seguito a questo adattamento, con la conseguente necessità di creare dal nulla un'intera nuova sezione della "fiaba", mi consiglia ora, per la prima volta dall'inizio della blog novel (se si eccettua il momento di passaggio dalla prima alla seconda parte), di astenermi momentaneamente dall'improvvisare e sperimentare invece diverse versioni, così da poter scegliere alla fine quella che mi sembrerà riuscita meglio. Conto poi, una volta scritto e pubblicato il mio ideale seguito dei Bambini Verdi, di riprendere il normale modus scrivendi incentrato sul "buona la prima".
* * *
L'immagine in alto sotto il titolo é: Magic Gateway by jerry8448 (DeviantArt)
Belle anche le tue risposte, alla fine il Liebster Award si conferma sempre come un classico per conoscere qualcosa in più dei vari blogger.
RispondiEliminaE' anche bello scoprire che non ci stiamo annoiando reciprocamente ;-)
EliminaRisposte non banali, come sempre ;-)
RispondiEliminaGrazie Ariano. Cerco di essere sempre il più spontaneo possibile :-)
EliminaBellissime risposte Ivano! :)
RispondiEliminaRispetto a questa:
"Come faccio a consigliarti “Alla ricerca del tempo perduto”? Sei disposto a leggere oltre 3000 pagine, la metà delle quali occupate da descrizioni di cene, ricevimenti e genealogie nobiliari?"
ti dirò che in effetti a me non puoi consigliare La Recherche perché... l'ho già letta (e amata!) e non solo: a tempo perso me la sto pure rileggendo! :D
Un abbraccio e grazie di cuore per aver risposto alle mie domande!
Wow! Questa sì che è una notizia... un fratello di sangue! Si può dire che io sia costantemente impegnato in una rilettura a tempo perso della Recherche :))
EliminaGrazie a te per le belle e stimolanti domande!
Non avertene, ma leggendo le tue risposte ho trovato molti punti in comune. Sei un grande.
RispondiEliminaAvermene? Al contrario ne sono felice! Non puoi però entrare un po' più nel dettaglio? Mi hai lasciato una certa curiosità...
EliminaMa certo, volentieri, in ordine: similitudini per il tipo di infanzia, a parte che io quelle cose le facevo dai nonni che mi hanno cresciuto, più campagna che città, esplorazioni a iosa; stesso concetto di regola; nel bene o nel male dico anche io mio padre come influenza; gusti artistici identici;stesso atteggiamento nei confronti degli agitati e rumorosi;sul libro ho risposto viaggio ma mi riconosco anche nella tua risposta; stessa idea sul petrolio;politicamente scorretto, non rende l'idea quello che traspare sul blog, ma la mia vita parla da se; stesso rapporto con i miti;in linea con la promozione della lettura per chi non legge; la penso come te sul cambiare idea, credo che alla fine un uomo sia in grado di trarre le conclusioni in base al vissuto ;stesso sentimento in relazione alla nostalgia.
RispondiEliminaTutto lì, che dire d'altro.
Dimenticavo, in linea anche sul discorso romanzo e poesia.
EliminaFantastico *__*
EliminaCome potrebbero annoiare questi post? Si riesce a conoscere un po' di più ciascun amico blogger ^_^
RispondiEliminaRipasserò per ascoltare la musica da te preferita!
E per quanto riguarda Solve et Coagula, io attendo con pazienza ;)
Grazie Glò :))
EliminaE io attendo con pazienza il momento in cui potrò dedicarmici. Per ora continuo a essere costretto a saltare di qui e di là :P
Riguardo alla musica, quella di questo post è davvero una sintesi estrema delle mie principali preferenze ^_*
Grazie di aver risposto alle mie domande, e confermo: questa iniziativa del Liebster award ha permesso di conoscerci un po' meglio, al di là dei post che sono sempre un po' istituzionali. :-)
RispondiEliminaMi è piaciuta in modo particolare la risposta alla mia domanda 1: "L’infanzia per me coincide, nel mio ricordo, nel perfetto equilibrio tra vita contemplativa e vita attiva" perché mi ha fatto venire in mente le due parti di cui si compone il romanzo di Marguerite Yourcenar "L'opera al nero": La vita mobile - La vita immobile.
Per quanto riguarda la pittura, come sai, è una delle mie grandi passioni. Anche la musica, naturalmente, ma più in senso emozionale dato che mi manca la comprensione della parte "tecnica" per poterla apprezzare fino in fondo.
Per usare la terminologia bataillana, che hai conosciuto attraverso una delle mie note a Solve et Coagula, si potrebbe dire che questo equilibrio spontaneo sia un privilegiò della condizione di sovranità propria dell'infanzia. Naturalmente deve essere un'infanzia vissuta nei termini che più gli sono propri, il che non sempre si verifica.
EliminaGrazie a te per le succose domande :-)