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Solve et Coagula - Pagina 115



Capitolo 9 - parte 14

Naturalmente Luisa era anche attraversata dal dubbio di aver vissuto, quella mattina nel suo appartamento, qualcosa di più di una semplice allucinazione. In fondo, ed era un bel guaio, l’ipotesi contraria spiegava poco o niente di tutto quel che le stava accadendo. Con un senso di crescente impotenza, Poteva solo constatare che la situazione stava rapidamente degenerando: non solo suo padre era svanito nel nulla, quasi certamente dalla sera prima, ma anche di Giulia si erano perse le tracce.
«Hanno ritrovato la sua auto, sulla Bolognese, ma di lei niente» le stava spiegando Irene, una collega di lavoro di Giulia più o meno loro coetanea.
“La Bolognese” portava alla casa di Fabrizio, ed era una strada male illuminata e poco trafficata nelle ore notturne. Per questo la macchina era stata notata solo quella mattina, parcheggiata malamente in uno spiazzo erboso a lato della carreggiata, e con le portiere aperte.
«E del ragazzo che era con lei… neanche di lui si sa niente?».
Irene la guardò stupita. «Finora nessuno ha fatto parola di qualcuno in macchina con lei».
Già, ovvio, pensò Luisa. Chi poteva sapere di Fabrizio?
«Se sai qualcosa di questa storia, dovresti andare alla polizia» osservò l’altra.
«È la prima cosa che farò appena uscita di qui» la rassicurò Luisa, sforzandosi di apparire determinata a farlo veramente. In realtà non aveva nessuna idea di cosa le convenisse fare. E se la polizia era già sulle sue tracce? si chiese. Il pensiero che avrebbe potuto trovare ad attenderla davanti a casa una volante della polizia non le piaceva per niente, ma prima o poi sarebbe stata costretta a rincasare e forse, a quel punto, le conveniva togliersi il dente il prima possibile.
Comincio così a considerare le varie situazioni, tutte spiacevoli, con cui sarebbe stata forse costretta a fare i conti. Magari erano già riusciti a scoprire che Giulia la sera prima aveva cenato con lei al ristorante vegetariano, e questo la rendeva, ai loro occhi, l’ultima persona ad averla vista. Mentre, riguardo allo sconosciuto che era con loro, chissà se erano già riusciti a identificarlo.
Sarebbero poi venuti ben presto a conoscenza della stanza che affittava in nero e questo certo la preoccupava, ma era ancora niente rispetto al momento in cui sarebbe saltata fuori la notizia della scomparsa di suo padre. Due delle persone che le erano più vicine scomparivano nel nulla nella stessa sera e lei non aveva uno straccio di alibi. Ovviamente avrebbe fatto subito i nomi di Fabrizio e Eva Luna, ma sarebbe bastato a tirarla fuori dai guai?
«Hey, scusa…».
Irene, la collega di Giulia, si stava rivolgendo di nuovo a lei.
«Voglio dire, lo so che non è il momento più adatto, ma sono troppo curiosa…».
Luisa entrò subito in allarme, ma la esortò a continuare.
L’altra indicò allora il proprio occhio sinistro. «Quella lente a contatto dorata è davvero una figata. Dove l’hai trovata? Non in una farmacia, immagino».
Dunque il cambiamento al suo occhio non era in nessun modo parte dell’allucinazione, come aveva finito per sperare, ma lo vedevano anche gli altri. Cosa doveva fare? Avrebbe potuto usare la storia della lente a contatto con la maggior parte della gente, ma non certo con la polizia. Ora sì che si vedeva senza più nessuna via d’uscita.


Commenti

  1. Urca!!!!!!
    Allora il cambiamento non era solo dovuto all'ambiente. Lei sta cambiando e diventerà come la visione del padre?
    Cosa si sta preparando?
    Glò.. Alessia.. a rapporto!!! Veloci!!!! Qui c'è un mistero notevole da svelare....

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  2. Patricia, Luisa è come la visione... visto che le sue sorelle ci sono descritte con quelle caratteristiche (Alessandra e la bambina della foto). Continuo a chiedermi se la dea della visione non possa essere la madre (vera)!
    E dobbiamo attendere fino a domenica prossima :P
    Ivano, stai notando che portiamo avanti le nostre elucubrazioni in assoluta autonomia??? o.O Questo perché la blog novel ci piace assai, e poi perché tu non ci riveli nulla :P
    Buonanotte!!! :D

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    1. @Patricia
      @Glò
      Questo spazio è a vostra completa disposizione. Sono soltanto vietate le scommesse su come andrà a finire perché sono contrario al gioco d'azzardo ^^

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  3. Letto ieri sera, ma ho preferito pensarci un po' su!
    Qui c'è poco da speculare su cosa stia accadendo, come ha detto Glò, quanto più pensavo al come Luisa potrà tirarsi fuori da questa situazione di asfissia che le si è stretta attorno.
    In questa scheggia i toni sono molto più da thriller/giallo e quindi adesso aspetto che avvenga una effettiva svolta nella situazione generale! ^^

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    1. Dovrebbe essere così, Alessia. Anche se è successo in passato che certe mie previsioni siano state smentite all'ultimo momento. Non sempre i miei personaggi si dimostrano collaborativi ^^
      Comunque ho sempre pensato a questa novel come a qualcosa di oscillante tra il dark fantasy e il giallo/thriller sovrannaturale.

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  4. E il mio commento?
    L'ho spedito col cellulare e non c'è??????? Sabotaggio!!!!

    Allora... avevo detto Uno e trino. Possibile che siano lo stesso identico essere? In fondo da quanto il padre le ha confessato la sua esperienza, la vita di Luisa è cmabiata notevolmente. E' quasi come se vivesse in una dimensione in cui uno e trino è possibile. Non è più nel mondo reale così come lo conosciamo noi.
    In questa nuova dimensione in cui pare vivere ora niente può essere impossibile.
    Che ne dite?
    Scomm..no! Non si può! ahhahahah

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    1. Il mio blog è come il suo padrone: non se la dice molto con i cellulari ^^
      Uno e trino? Ci sta. Sarebbe in sintonia con le tesi di De Quincey. Mi riferisco, naturellement, al magistrale capitolo "Levana e le nostre signore del dolore" contenuto in "Suspiria de Profundis".

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  5. ehm...ehm... capito....ninete! Ma ti credo! Ti credo!

    Ivano.... io ho la terza superiore quella che una volta era segretaria d'azienda...è un parlar troppo difficile per me questo!

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    1. Vedi a provocarlo, come ci risponde??? :P
      Così impariamo! XD

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    2. Eh, sì... proprio un birbantello Ivano.... :P)

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    3. @ Glò
      @ Patricia
      Questi sono i compiti a casa...

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    4. @Patricia Non riesco più ad accedere al tuo blog! :O

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    5. Son tornata!
      Spero definitivamente ma col marito che smanetta non si sa mai... potrebbe farmelo mettere privato di nuovo per... lavori in corso!

      Domani però anche col pc a pedali vengo a leggere di Luisa eh....

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    6. Bene, bene. Son contento di sapere che hai risolto la situazione. Luisa domani? Sì, dovrebbe affacciarsi da queste parti... dovrebbe ^^

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    7. Risolto direi di no però mi son rotta!
      Mi mancavate tutti!

      Elimina
  6. L'ho messo privato per qualche giorno.... :((
    ieri mio marito mi ha dedicato un po0' di tempo e con ghostery e privacy badge abbiamo trovato la sorpresina.... double click, iubenda adsens e non so più come si chiamano gli altri cookie.
    Da dove arrivano non so, Iubenda siamo riusciti a toglierlo ma gli altri non ancora e così visto che fino a sabato probabilmente non "penserà" più alla sua dolcissima metà... l'ho messo privato qualche giorno. E non ho invitato nessuno....
    Senza blog sono morta!!!!! E pensare che oggi c'era un bel post... uff!!!!

    ps non è che ho dimenticato di invitare te eh.... :P)

    RispondiElimina
  7. Stanno sparendo tutti... si fa il vuoto attorno a Luisa. E poi quell'occhio dorato, davvero inquietante.

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    Risposte
    1. L'orecchio dorato, come puoi vedere, c'è anche nell'immagine di testa che accompagna sempre la blog novel. E poi sì, tutti spariscono intorno a lei, o almeno così sembra.

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  8. Sìsì, certo... l'avevo notato eccome. Infatti avevo menzionato la cosa in un commento precedente.

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