Quando Jennifer cantò nella Città Oscura - Incantesimi cinemusicali /5
E' con grande piacere che torno a sfornare, dopo mesi, qualcosa di nuovo per questa categoria di post. Ma sono soprattutto felice di farlo con un'attrice e un film che mi piacciono in modo esagerato. Lei è Jennifer Connelly, esso, il film, è Dark City.
Jennifer, che ha percorso quasi per intero i miei anni '80, contribuendo a illuminarli con la sua bellezza stratosferica attraverso un buon numero di film: C'era una volta in America, Phenomena, Labyrinth, Étoile, The hot spot (con una Connelly, per la prima ma non ultima volta, davvero "hot"). Quando poi l'ho ritrovata, anni dopo, è stato proprio in Dark City, il grande film di Alex Proyas del 1998, dove lei fa sfoggio, in un paio di momenti, anche delle sue doti canore. Proprio su questi due momenti, suggestivi e delicati, è incentrato questo post. Perché... sarà l'atmosfera del film, sarà il mio vecchio amore (non ricambiato) per l'attrice, sarà la grande bellezza delle due canzoni, ma io ogni volta mi incanto e faccio fatica a passare oltre.
L'atmosfera del film, dicevo. Quella di Dark City tiene fede al titolo come poche altre e abbonda di fascino grazie anche a una scenografia strepitosa. Passo sopra anche a certe debolezze evidenti del film, perché i pregi sono davvero molti di più e si impongono con forza. All'apparenza un fanta-horror con dei momenti (per fortuna pochi) un po' caciaroni, Dark City è anche una metafora riuscitissima della condizione umana. Perché se è vero, come diceva una vecchia canzone, che noi siamo solo lucciole che stanno nelle tenebre, Dark City è proprio la storia di un uomo che riesce a sfuggire, grazie ai poteri della Vigilanza e del Ricordo, a questa oscurità, fino a trasformarsi nel modellatore al cuore della propria realtà.
Ma veniamo adesso al cuore di questo post: la musica. Nel film Jennifer Connelly interpreta Emma, cantante in un locale notturno (poi sarà anche la cassiera di cinema Anna, ma qui non ha importanza). Le canzoni che lei ci dona, dicevo, sono due: l'ultrafamosa Sway e la toccante The Night Has a Thousand Eyes.
Ma fate bene attenzione: solo nella versione director's cut i brani sono interpretati da Jennifer Connelly, nella versione "ufficiale" del film l'attrice è invece doppiata da una cantante professionista, l'inglese Anita Kelsey. Chiarito questo, non mi resta che finire con l'invitarvi all'ascolto/visione di queste due minuscole gemme.
The Night Has a Thousand Eyes (Weisman/Wayne/Garrett, 1962)
Sway (Dean Martin, 1954 - da ¿Quién será? di Pablo Beltrán Ruiz, 1953)
Jennifer Connelly!
RispondiEliminaUn tempo ero praticamente innamorato di lei!
I casi della vita. Eravamo rivali in amore e non lo sapevamo!
EliminaUna grandissima fig...liola! :)
RispondiEliminaCome mai nella versione ufficiale fu ridoppiata?
Moz-
Immagino sia dipeso dal fatto che quelli della produzione volevano un'interpretazione dei brani più professionale...
EliminaNon sei l'unico ad esserti incagliato con la Jennifer....
RispondiEliminaSiamo in tanti, eh? Ne avevo il sentore... ;)
EliminaBuongustaio come non mai caro Ivano e detto da una donna , se permetti vale il doppio!!!!!
RispondiEliminaGran film e pregevoli atmosfere musicali!
Bacio soave caro amico mio!
Sono un collezionista di questo genere di atmosfere, Nella :)
EliminaUn bacio a te, cara pozzo di scienza musicale!
Mamma mia, quello era un film incredibile! L'avevo visto in un locale in una serata a tema in occasione della presentazione del libro di una mia amica. Prima di questo avevano proiettato anche Alphaville.
RispondiEliminaIo credo di averlo visto almeno 5-6 volte. E l'uscita del director's cut ha rinnovato il piacere :)
EliminaPosso darti un suggerimento per un futuro post?
RispondiEliminahttp://www.amazon.it/Invenzione-Di-Morel-Giulio-Brogi/dp/B009TKKBL0
Haha, è davvero difficile scrivere un post su un film che non si è visto, sai?
RispondiEliminaP.S. Ho provato a capire se avevi un blog ma il tuo profilo su blogger è molto ermetico...
No,non ho mai avuto un blog.
RispondiEliminaSei molto fortunato; non hai ancora visto "L'invenzione di Morel",quindi potrai gustartelo e godere della storia,scoprendo poco a poco cosa accade,come in un giallo.
Quel film è un piccolo gioiello; ricordo che mi ci imbattei a notte tarda,in televisione.e rimasi incantato dalla storia e dalle atmosfere particolarissime e sospese.
Anche se il "meccanismo" (è il caso di dirlo) è completamente diverso,in fondo il tema è molto simile al contemporaneo "Picnic a Hanging rock": Il tempo del sogno.
Se,leggendo il blog, ho capito i tuoi interessi allora ti dico che "L'invenzione di Morel" ti intrigherà;
ma non leggere la trama su internet, lasciati il piacere di scoprirla vedendo il DVD (facilmente reperibile su ebay o altri siti).
Non pianifico mai la visione dei film, ma seguo i miei percorsi cinefili giorno per giorno. Che forse mi condurranno prima o poi a vedere anche questo film, chissà.
EliminaAscolterò con calma la musica, Ivano, poi ti dico :)
RispondiEliminaOk Clara, però tieni presente che queste sono due canzoni molto famose, utilizzate nel film ma che non ne rispecchiano necessariamente l'atmosfera.
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