Questo sito utilizza cookie di Google e di altri provider per erogare servizi e analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google per le metriche su prestazioni e sicurezza, per la qualità del servizio, generare statistiche e rilevare e contrastare abusi. Navigando nel blog accetti l'uso dei cookie e il trattamento dati secondo il GDPR. Per maggiori dettagli leggere l'Informativa estesa.

Cartoon Gooroo - Vita, opere e morte di Vaughn Bodé, messia del fumetto /7




Vaughn andò improvvisamente in pezzi, come carta velina in un temporale.
Denny O'Neil, The Death of the Cheech Wizard


* * *


Nell'agosto del 1974, Bodé si trasferì finalmente a San Francisco. Secondo il fratello Vincent, che lavorava come controllore di volo all'aeroporto di Oakland in Oregon, e lo aveva consigliato in tal senso, era quella città la sua patria naturale.

Vaughn Bodé - La farfalla (Lucca, 1974)
Meno di tre mesi dopo, ai primi di novembre del 1974, Bodé fu insignito dello Yellow Kid, una sorta di Oscar del fumetto istituito in Italia nel 1970 all'interno della manifestazione popolarmente conosciuta come Lucca Comics. La Convention lucchese, di rilevanza internazionale, era giunta quell'anno al suo decimo appuntamento e Bodé vi si recò non solo a ritirare il premio che gli era stato assegnato come miglior artista straniero, ma anche a rappresentarvi il suo Cartoon Concert. Gli altri due cartoonist d'oltreoceano ospiti con lui della manifestazione erano vecchi maestri come Will Eisner e Roy Crane (il cui Captain Easy figurava tra le grandi passioni giovanili di Bodé), mentre tra i giurati era presente Al Williamson >erede, tra l'altro, delle strisce raymondiane Agent X-9 e Flash Gordon.

Dopo questa breve parentesi europea, di ritorno a San Francisco, Bodé iniziò a convivere con la sua nuova compagna, Helene. Ma poiché, come già la moglie Barbara, anche lei si dimostrò poco propensa a soddisfare le sue richieste sessuali di tipo speciale, si collegò presto anche all'ambiente S&M di San Francisco.
"Ciò che lo eccitava di più" raccontò in seguito il fratello Vincent a un cronista, "era il gioco del dominio e della resa. Si gingillava con il paradosso del padrone come schiavo e dello schiavo come padrone". Alla fine si mise anche seriamente in cerca di una donna disposta a sacrificarsi e andare in prigione dopo aver compiuto su di lui un assassinio rituale.
In più, in una sorta di crescendo autodistruttivo, riprese a fumare sigarette dopo sei anni e cominciò a bere, oltre che a fumare grandi quantità di marijuana e assumere cocaina, amilnitrato, butilnitrato, metaqualone, black beauty, valium.
Click to enlarge e read.
Ma il suo successo professionale rimaneva immutato e lui continuava, nonostante tutto, a sentirsi completamente calato nel suo ruolo messianico, lo stesso che aveva attribuito al suo alter ego Cheech Wizard nelle sue creazioni. Era sempre più convinto di avere un messaggio da trasmettere, ed era questo a spingerlo ad andare avanti a ogni costo.
Quando poi, nella primavera del 1975, ebbe di nuovo modo di esibirsi in Europa con il suo Cartoon Concert, stavolta fu nientemeno che al Museo del Louvre, a Parigi. E mise anche, in quell'occasione, una seria ipoteca sulla possibilità di trasferirsi prima o poi a vivere proprio in quella città.

Ma Bodé non si limitava certo a esibirsi o a ritirare premi. Continuava a creare, a produrre sempre nuove storie che non avevano perso nulla dello smalto iniziale. E proprio Cheech Wizard, sulle pagine del National Lampoon, aveva trovato nel frattempo un modo di morire, ucciso da un discepolo geloso, e risorgere. Quando infatti le lucertole, desiderose di svelare il mistero di chi si nascondesse sotto il cappello da mago, avevano provato a riesumare le sue spoglie, si erano trovate a contemplare una bara vuota. Si scoprirà poi che Cheech aveva trovato momentaneamente alloggio nel cavo di un albero morto dove continuava a indulgere come prima nel sesso, nell'alcol e nelle droghe, in attesa di completare la sua missione e ascendere all'ottava sfera di Ermete Trismegisto.
Era senza dubbio una rappresentazione in immagini e parole della stessa costante impossibilità di separare le due spinte, quella verso il bondage e il sadomasochismo da un lato e quella religiosa dall'altro, che dominava la vita dell'artista, e che lo condusse infine a tentare una loro sintesi sotto forma di una pratica di autoasfissia erotica che battezzò: meditazione nera. Si appendeva all'asta di un armadio con una cinghia di pelle attorno al collo e, nel corso di una sessione di autoerotismo, si soffocava fino a perdere coscienza. Solo allora la cinghia si allentava e lui poteva cadere sui cuscini sparsi sul pavimento e tornare finalmente a respirare.
Chi ha visto L'impero dei sensi di Nagisa Oshima (anche solo nella versione sforbiciata) sa più o meno di cosa si tratta. Si blocca l'afflusso di sangue al cervello nel tentativo di accedere all'estasi, sfruttando proprio quell'intervallo nanometrico di assenza di pensiero, e di ego, che viene a crearsi. Bodé diceva di sentirsi, ogni volta che sperimentava la meditazione nera, solo a un passo dal raggiungere la "Luce che ride".

Nel mese di giugno del 1975 sarebbe poi stato anche possibile sorprenderlo di notte, seduto a un tavolo dell'Andy's Donut di Castro Street, intento alla stesura di Confessions of a Cartoon Gooroo, che vedrà però la luce solo postumo. Come dichiarato nel titolo, era una nuova confessione di Bodé, dopo quella che aveva affidato un anno prima alle pagine di Schizophrenia (vedi il post precedente). La differenza è che stavolta non vi erano immagini, ma solo un fiume impetuoso di parole che sembrava aver rotto ogni argine. Così come la sua vita privata sembrava ormai lanciata a folle corsa in una discesa senza freni verso un finale già scritto...
Mago, ierofante, BODÉSATTVA occidentale, TAO-TOON-FOOL, commediante della Coscienza superiore, e Cartoon GOOROO… sono io, quel BODÉ, lui medesimo. Che pensa, disegna, scrive, fotte, e esibisce la lucente Opera Magica della Luce che se la ride alla grande, e queste non sono cazzate!
Gesù, nessuno mi aveva mai detto che quando vai dentro di te e accendi i tuoi chackra, affini e scartavetri la tua mente a incredibili livelli di sensibilità umana, nessuno mi aveva detto che vedi l’intero fottuto schema sulla lavagna della tua mente...

Ma anche:
Sono rimasto intrappolato nei grandi scenari oscuri dei giochi di morte masochistici, dall’infanzia all’età adulta. Violenti, simbolici giochi di morte non solo come me stesso, l’Autosessuale, ma con le mie Donne, e anche con qualche boyfriend…

Fino alla rivendicazione finale del proprio successo, della raggiunta liberazione dai sensi di colpa, e dell'invito a seguirlo sulla strada della piena accettazione di se stessi:
Guardami! Usa ME per renderti libero. Non più COLPA. Io ce l’ho fatta. Puoi farcela anche TU.

Fu poi la volta, nel luglio 1975, dell'annuale Convention del fumetto di New York, dove Bodé fece il solito pieno di successo. Firmò anche un contratto con la WMA (William Morris Agency), la stessa agenzia che rappresentava i Rolling Stones, per la diffusione dei suoi libri e la possibile realizzazione di una serie di cartoni animati tratti dalle sue storie. Ma sulla via del ritorno a San Francisco, la sera di sabato 12 luglio, litigò in aereo con Helene, che pare avesse trovato a New York un nuovo amore e tornasse a San Francisco solo sotto le pressioni di Vaughn. Il litigio proseguì anche nei giorni successivi.
La sera del 15 luglio, martedì, i Rolling Stones si esibirono al Cow Palace, e Vaughn e Helene assistettero al concerto. Le persone che ebbero occasione di parlare con lui quel giorno lo descrissero come totalmente incoerente. Finì anche con il colpire Helene con un pugno.
Il giovedì seguente vide i due ancora protagonisti di un litigio, a causa stavolta del rifiuto di lei di sottoporsi a una pratica sessuale che includeva l'uso di un dildo modellato sulla falsariga delle astronavi di Flash Gordon. Vaughn decise allora di vedersi con una danzatrice del ventre dai capelli rossi che frequentava da quando Popper Alexandria, la compagna di Larry Todd, li aveva fatti incontrare. Fumarono erba e praticarono bondage insieme, ma lei si rifiutò di esaudire le sue richieste più estreme che prevedevano che lo strangolasse e lo colpisse a sangue.
Bodé ritornò al suo appartamento solo la mattina presto, mentre Helene stava uscendo per recarsi al lavoro. La sua intenzione era di chiudersi da solo nella sua stanza per una sessione di meditazione nera.


Last illo.


* * *


L'immagine di apertura del post è un dettaglio della quarta di copertina di The Collected Cheech Wizard. Clicca sull'icona a lato per la visualizzazione intera.

Commenti

  1. Se non sbaglio David Carradine è morto nel tentativo di praticare qualcosa di simile alla meditazione nera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buono a sapersi, Ariano, grazie. Cercherò conferma.

      Elimina
    2. In effetti sembra proprio che...
      David Carradine potrebbe esser stato ucciso da un gioco auto-erotico finito male: è questa l’ipotesi che sta prendendo corpo dalle indagini sulla morte dell’attore che era tra i protagonisti della saga «Kill Bill» di Quentin Tarantino. «Aveva una fune legata attorno al collo e un’altra intorno all’organo sessuale, ed entrambe le corde erano legate insieme e appese nell’armadio».

      Elimina
  2. C'è gente che meditando in nero c'è morta.
    In ogni caso, è proprio un tizio pieno di risorse... e quanto al padrone come schiavo e schiavo come padrone è una cosa molto bella se applicata a qualche personaggio... ne uscirebbe una storia carica di tensione!

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come saprai, Miki, nell'S&M e bondage ci sono molte figure legate a questi ruoli. Penso che siano figure già discretamente sfruttate da certa letteratura...

      Elimina
  3. La storia diventa sempre più torbida.
    Quello che racconti sopra è come è morto il cantante degli INXS e lo si dice anche di Robert Carradine.

    RispondiElimina
  4. Stasera mi metti in difficoltà, Marco. Non conosco neanche gli INXS :( Robert Carradine... intendi forse David Carradine?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il sito ufficiale degli Inxs è un delirio! Per fortuna mi ha soccorso Wikipedia. Ecco cosa dice:
      Michael Hutchence: fu trovato morto il 22 novembre 1997 in una stanza di albergo a Sydney, in circostanza controverse.
      Immagino a questo punto quali siano le "circostanze controverse".

      Elimina
  5. Sì, scusa David Carradine, mi è scappato un Robert a caso.
    Sì, è lui il cantante degli INXS, non mi ricordavo il nome. All'epoca stava insieme a Kylie Minogue e lei afferma di essere sempre in contatto con lui grazie a sedute spiritiche... va beh...

    RispondiElimina
  6. La fotografia che hai inserito sembra già di genere mortuario, di quelle che si usavano una volta. Ricordo con inquietudine una serie di fotografie che avevo scoperto da bambina nel cassettone di mia nonna in Trentino, con morti addobbati nel letto per la loro veglia funebre e altre foto angoscianti di neonati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E la posa da sepoltura egizia certo dà il suo bel contributo...

      Elimina

Posta un commento

Chi commenta su questo sito lo potrà fare solo da loggato con Google. Deve quindi essere consapevole che il suo username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile. Potrà portare al Profilo di Blogger o a quello di Google+ a seconda della impostazione che si è scelta.
Gli utenti possono eliminare i commenti che hanno inserito. A una eliminazione definitiva provvederà direttamente l'amministratore del sito nel minor tempo possibile. Gli estremi dell'account saranno memorizzati per facilitare commenti successivi.
Tutti i commenti contenenti link per scambio visite o con link che indirizzano a contenuti non attinenti a quanto trattato nei post saranno celermente rimossi dal blog.

Post popolari in questo blog

Non ho dimenticato... Alessandro Momo /2 di 2

Non ho dimenticato... Alessandro Momo /1 di 2

10 serie a fumetti che hanno scandito i miei anni '70

Vikings S03 E07-10: La presa di Parigi

Il libro azzurro della fiaba - I sette libri della fiaba Volume 1

Sette opere d'arte per sette poesie

I misteriosi Quindici